2021-12-11
Il super mediatore: «Politici? Conosco Cesa»
Blindata l’inchiesta per corruzione sui fondi del ministero dell’Interno. Spunta il mercato delle consulenze.Nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta della Procura di Paola collegata ai fondi del Ministero dell’Interno destinati alle «opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio», le indagini proseguono nel massimo riserbo. Il motivo lo spiega a mezza bocca un investigatore: «La Procura ha blindato il fascicolo dopo le ultime perquisizioni, dopo che sono spuntati nomi importanti». Dal Palazzo di giustizia negano che la riservatezza sia dovuta alle scoperte fatte nel materiale sequestrato, ma che si tratta di una prassi abituale. Sulla base un’annotazione della Guardia di finanza, i pm scrivono che, «può fondatamente presumersi che il Comune di Cleto sia stato agevolato nell’ottenimento dei finanziamenti dal Ministero dell’Interno per il tramite dei mediatori Sandro Bonacci», cinquantenne di Nocera Terinese (Catanzaro), distante una ventina di chilometri da Cleto, e, «Cosimo Bianchi», sessantottenne della provincia di Latina, il quale, a dire di Bonacci, «avrebbe il compito di fornire “consulenze” e “informative” in anteprima». I due avrebbero avuto accesso a «notizie riservate fornite verosimilmente da funzionari ministeriali». Uno dei punti su cui gli inquirenti lavorano per fare chiarezza è perché un ente locale si rivolga a dei professionisti esterni per ottenere finanziamenti pubblici. Eppure, guardando il sito internet della Agest, una delle due società con sede a Latina riconducibili a Bianchi (che oltre a possederne il 45% è anche il presidente), sembra esservi un vero e proprio mercato del settore. Sulla home page della Agest infatti, alla voce «servizi alla Pa», si trova una promozione del loro business nel settore pubblico: «Attraverso un costante monitoraggio della vita delle istituzioni, Agest predispone “Piani di sviluppo Integrato del territorio” e relativi progetti di finanziamento». Ma c’è anche la notizia dell’apertura delle «iscrizioni al corso “Il Project financing per le opere pubbliche”», presentato come: «Un seminario formativo che si propone di fornire agli Enti locali un valido inquadramento teorico ed operativo delle proprie figure tecniche ed amministrative responsabili del lancio, della gestione e dell’attuazione di un’iniziativa di Project Financing». Con tanto di offerte speciali: «All’Amministrazione che prima di altre procederà ad iscrivere un minimo di 8 partecipanti verrà offerta l’opportunità di analizzare, nel corso del seminario, la pre-fattibilità di un project financing di proprio interesse, approfondendo la prospettiva sia dal punto di vista della Pubblica Amministrazione, che delle imprese, che delle istituzioni finanziarie, con particolare riferimento alle loro valutazioni analitiche».Costo dei due giorni di corso, 500 euro per ogni partecipante. Ma le iscrizioni sono bloccate.Mentre Bianchi non ha risposto alle nostre telefonate, contattato dalla Verità Bonacci ha smentito di avere addentellati nei ministeri, sostenendo di trovarsi «coinvolto mio malgrado semplicemente nel senso che ho fatto conoscere dei professionisti e delle amministrazioni. Quindi io non ho un ruolo attivo diciamo quindi da questo punto di vista non le posso essere utile». Sulla questione degli amici di Roma l’uomo ha sostenuto: «No io a Roma conosco Bianchi». Bonacci nel 2008 è stato candidato con l’Udc in un Municipio di Roma e quando gli abbiamo chiesto dei suoi rapporti con la politica ha risposto: «Non ho proprio rapporti con il ministero, poi posso conoscere Lorenzo (Cesa leader dell’Udc, ndr) ma è una forza ormai marginale. È stato all’opposizione, quindi non ho di questi rapporti. Con i ministeri poi no. Cioè, una forza che non ha ministeri...». Quando gli abbiamo chiesto se aveva ancora rapporti con Cesa, Bonacci ha spiegato di sentirlo: «Di rado anche perché poi sa come sono questi politici, ogni tanto cambiano i numeri». Alla domanda se aveva sentito Cesa durante il periodo in cui era intercettato il docente è stato evasivo: « Ma se è capitato così ma anche perché ci sono state le regionali in Calabria ma è finita è finita così, nel senso che sono due cose completamente diverse, la mia vita privata, la mia attività politica». Bonacci ha tuttavia escluso di aver sentito Cesa, che dal 2019 non ricopre nessuna carica elettiva, in relazione ai fondi per il Comune di Cleto.
Francesca Albanese (Ansa)