
Mentre arriva in libreria il romanzo su Mrs Robinson, seguito del «Laureato», il sociologo Pippo Russo dedica un saggio alla figura femminile più desiderata dei nostri tempi. Materna e decisa, attira l'uomo fragile.Il fenomeno delle Milf merita di essere preso sul serio, al di là delle sganasciate da caserma. Che lo confessino o meno, gli italiani mostrano una notevole passione per la categoria. Alla fine del 2017, Il Messaggero ha chiesto a uno dei maggiori siti di pornografia online, Pornhub, di analizzare le ricerche fatte dagli utenti italiani, sia maschi che femmine. «A mettere tutti d'accordo, uomini e donne, da Nord a Sud, è la Milf», ha commentato Emmanuele Jannini, ordinario di sessuologia medica all'Università di Tor Vergata. Milf («Mother I'd like to fuck») è un acronimo volgarotto che indica una madre capace di suscitare desiderio sessuale nei giovani, una donna non più acerba che accende le fantasie. «Il prototipo della mamma piacente è rassicurante per gli uomini», ha spiegato Jannini, «perché è una donna che conosce il proprio corpo e ha l'accoglienza della madre. Ma anche sulle femmine ha un effetto anti ansia: alla giovane, la Milf dice che nel futuro sarà ancora piacente. Alla spettatrice più grande suggerisce che è assolutamente ok avere una sana vita sessuale». L'attrazione per questo tipo di figure femminili è antica. Nel 2003 divenne un caso editoriale nel nostro Paese il romanzo di Stephen Vizinczey, intitolato Elogio delle donne mature (Marsilio), in cui l'autore sosteneva che «uomini e donne hanno molto in comune anche se sono nati ad anni di distanza». Ma si può andare ancora più indietro nel tempo. Proprio in questi giorni arriva nelle librerie italiane Bentornata, Mrs Robinson (Mattioli 1885), romanzo di Charles Webb del 2007 che costituisce, nientemeno, il seguito del bestseller Il laureato, uscito nel 1963. Come ha sostenuto Bruno Ventavoli su La Stampa, in effetti Mrs Robinson è «la madre di tutte le Milf», un personaggio capace di turbare i sogni di intere generazioni. Eppure, l'odierna ossessione per le Milf ha qualcosa di diverso rispetto al passato, e ci svela molto della nostra epoca. Lo ha compreso bene Pippo Russo, docente di sociologia all'Università di Firenze, autore di un brillante saggio intitolato Il primo sesso. Della superiorità estetica e morale della Milf (Edizioni Clichy). Secondo Russo, da sempre il ruolo femminile è centrale nelle società occidentali, e attualmente trova «la massima espressione attraverso la figura della Milf. Il primo sesso è qui, e domina il mondo esercitando un potere soffice in ogni senso possibile. Compreso quello carnale. Da questa sofficità, dalla sua prorompente avvolgenza, il maschio eterosessuale medio è vinto. Felicemente irretito».Scrive Russo: «La Milf è l'approssimazione, verbalmente grossolana, della donna nella sua completezza per come noi maschi eterosessuali medi riusciamo a elaborarla». La Milf è, in qualche modo, un baluardo di femminilità nell'epoca in cui - soprattutto fra le più giovani - va diffondendosi uno stile aggressivo, scontroso. I modelli femminili proposti oggi dal cinema e dalla tv sono combattivi, in stile Wonder Woman (nella versione ferrigna interpretata da Gal Gadot) o Jessica Jones (protagonista della serie televisiva Marvel). Donne forti, super eroine in grado di tenere testa ai colleghi uomini, spesso molto mascolinizzate a loro volta. La Milf, al contrario, pur manifestando in certi casi una certa aggressività sul piano sessuale, si presenta generalmente come più accogliente. È «propensa alla cura», nota Pippo Russo. Il maschio fragile di oggi, probabilmente, la ricerca anche per questo. Entra in gioco, qui, la componente materna, sebbene da punti di vista inaspettati. La Milf è madre, è più adulta, dunque perfetta per l'uomo bambino dei giorni nostri. Non solo è in grado di coccolarlo o di cullarlo tra le curve ben delineate, ma lo sgrava da parecchie responsabilità. La Milf ha già una famiglia, ha già costruito la sua vita, ha già accumulato un bagaglio di esperienze. Da un lato, nell'era della velocità e della fluidità, è la dimostrazione vivente che i legami famigliari non sono eterni, anzi si possono sciogliere con facilità. Dall'altro, permette al giovane partner di comportarsi da adolescente, non gli chiede di pensare al futuro, di cimentarsi nella costruzione di chissà quale edificio di coppia.Forte ma rassicurante, determinata ma dolce. Così appare: attira il maschio senza terrorizzarlo. L'esatto opposto di ciò che fanno le vestali del Me too, di fronte a cui l'uomo resta annichilito, incapace di relazionarsi, timoroso perfino di offrire uno strappo in auto (rischia di passare per molestatore, dopo tutto). Sempre in questi giorni, è uscito per Einaudi un libro dello storico Ivan Jablonka intitolato Laetitia o la fine degli uomini. Racconta la storia di Laetitia Perrais, rapita e uccisa nel 2011, a soli 18 anni, in Francia. Il caso di cronaca fece enorme scalpore Oltralpe, Jablonka lo ricostruisce presentandolo come un atto d'accusa nei confronti degli uomini e della loro violenza. In qualche modo, suggerisce, i maschi hanno sempre le mani sporche di sangue. Davanti alla Milf, però, il maschio può smettere i panni del carnefice che gli vengono imposti, e tornare inoffensivo come un infante. Infine, la Milf incarna lo sbriciolamento dei confini fra le età. Nei tempi della «famiglia adolescente», come l'ha ribattezzata Massimo Ammaniti, è la madre che si veste come la figlia, con un bel carico di consapevolezza in più. Dimostra che le barriere fra le età - specie grazie al Web, dove si possono, non a caso, combinare incontri di ogni tipo - non esistono più. Ovviamente, tutto ciò ha anche aspetti profondamente negativi. Il protagonista del Laureato, quando decide finalmente di crescere, scappa a gambe levate da Mrs Robinson, divenuta una Grande madre oppressiva. Ora, invece, si tende a fuggire dall'idea di diventare grandi, e la Milf si trasforma nel rifugio ideale.
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.
In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.
Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.
Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.
Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.






