2020-05-28
Il proibizionismo di Giuseppi già pronto a fare un’eccezione per le feste dell’Unità
Nicolò Cam:o:LightRocket via Getty Images
Tutti gli eventi sono vietati ma il responsabile organizzazione della segreteria del Pd sogna già dibattiti e salamelle in libertà. Ancora si dibatte sulla riapertura delle scuole a settembre, e c'è la concreta possibilità che gli studenti delle superiori debbano approfittare ancora per un po' dei meravigliosi benefici della didattica a distanza. Per quanto riguarda gli universitari, invece, le norme igieniche impongono che di frequentare le lezioni di persona si riparli - pare - nel 2021. Nel frattempo, persistono serie perplessità sulla frequentazione di bar e ristoranti. Sindaci e amministratori di ogni luogo, ordine e grado tuonano da giorni contro gli assembramenti, la cosiddetta movida (nemmeno fossimo in un film di Almodovar) e le rimpatriate fra amici. C'è stato persino un malcapitato che si è preso 400 euro di multa per aver abbracciato la fidanzata. E non parliamo delle vacanze: sembra proprio che in spiaggia si potrà andare soltanto muniti di metro, in assenza di spione civico che si metta a contare i decimetri che ci separano dal vicino. Sempre ammesso, poi, che ci sia consentito di spostarci da una regione all'altra.Insomma, riguardo alle relazioni interpersonali e alla vicinanza fisica siamo ancora in alto mare. La medicalizzazione dei rapporti umani sembra essere divenuta la regola, e toccherà abituarsi. Del resto ci viene instillata con perizia una robusta diffidenza nei confronti delle riunioni pubbliche, anche in spazi aperti. Eppure, come sempre accade, nello stato d'eccezione vi è una radiosa eccezione. Dovete farvi scrupoli ad andare al ristorante, al bar, al mare e in piscina e persino a scuola. Ma potete stare tranquilli: le feste dell'Unità si faranno. Lo assicura Stefano Vaccari, già sindaco di Nonantola, responsabile organizzazione della segreteria del Pd. In un vaporoso articolo uscito sulla «piattaforma» Immagina fa sapere che «ci saranno le Feste dell'Unità, cambiate, diverse, ma anche nuove. Sono state finora un'esperienza di confronto e condivisione straordinaria. Sono i luoghi attraverso i quali il Partito democratico entra in relazione con la società, le persone, comunica le proprie idee, fa vivere la propria idea di volontariato, pratica la politica pulita ricavando risorse importanti per l'autofinanziamento». Chiaro: il Pd ha bisogno delle feste per finanziarsi, per trovare nuovi tesserati, per fomentare un po' l'odio antisovranista. Dunque, virus o non virus, la festona s'ha da fare. Ma in modalità del tutto nuova, caratterizzata dall'inconsistenza che solo il Pd può offrire. «Stiamo vivendo una fase nuova e inedita che ci costringe però a ripensare questi luoghi, dentro ad un ripensamento complessivo del modo di essere un partito che convive con il coronavirus, senza rinunciare ad essere comunità, a mobilitare energie, a fare iniziativa politica in forme nuove», spiega Vaccari. La parte sul «partito che convive con il coronavirus», in effetti, è di estremo interesse, e meriterebbe approfondimento tramite apposito seminario: «Il Pd e il coronavirus. Prospettive politiche e sociologiche. Previsto intervento del segretario Nicola Zingaretti». Memori delle brutte esperienze dei mesi passati, tuttavia, gli esponenti dem vogliono andarci cauti. «Le feste», specifica Vaccari, «dovranno non solo essere sicure ma anche essere percepite come tali». Ah, il famoso problema della «percezione». Non sia mai che il popolo «percepisca» le feste come assembramenti pericolosi! «Per accogliere il pubblico “affamato di socialità" dovranno essere strutturate in modo da allontanare anche il ricordo della pandemia delle conseguenti misure preventive. Le Feste del 2020, dovranno essere caratterizzate quindi da tre segni più: più comunità, più semplicità, più prossimità. E diventare “generatrici" di una nuova socialità, per chi avrà meno occasioni e possibilità. Proviamo allora, tutti insieme», conclude Vaccari, «a far vivere i prossimi mesi il Pd come un partito delle persone, un partito digitale, per una democrazia più forte». Come riusciranno a essere contemporaneamente un partito digitale e un partito delle persone sarà emozionante scoprirlo. Messa così, però, la nostra «percezione» non è di grandissima sicurezza. Come possono parlare di più «prossimità» se non possiamo nemmeno darci la mano? E che faranno per «allontanare il ricordo» delle misure preventive? Proibiranno di esporre foto di gente con la mascherina come un tempo si eliminavano le immagini dei dirigenti di partito decaduti? Attendiamo delucidazioni. E aspettiamo, soprattutto, di vedere quanti droni sorvoleranno le feste dell'Unità in cerca di pericolosi trasgressori da multare perché colti nell'abominevole atto di abbracciare una salamella.
Ecco #DimmiLaVerità del 31 ottobre 2025. Ospite il senatore di FdI Guido Castelli. L'argomento del giorno è: " I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale"
Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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