2021-03-09
Il Pd preso all’amo dalle sardine fa infuriare i giovani: siete imbarazzanti
Proteste in tutta Italia per il sostegno dei «pesciolini» a Zinga L'ex ministro Peppe Provenzano sogna il colpo da segretario demNon è un partito per giovani. E anche quelli che ci sono, dopo lo show delle sardine pro Zingaretti, sono ancora più arrabbiati. Da Milano alla Calabria, passando per le Marche e la Campania, i ragazzi che mandano avanti ogni giorno le sezioni e le federazioni giovanili sono sempre più arrabbiati con il segretario dimissionario che ha detto di «vergognarsi» del suo partito. E specie al Sud, sembra cominciata la diaspora degli ex zingarettiani, tra chi si avvicina già a Stefano Bonaccini e chi sogna Peppe Provenzano segretario.A parte le ospitate di Zingaretti dalla neo compagna Barbara D'Urso, la scena che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di molte giovani leve del Pd in giro per l'Italia è stata quella di sabato, davanti alla segreteria del Nazareno. Il fatto che una ventina di sardine, capitanate da Mattia Santori, dopo un breve bivacco esterno siano state ricevute per quattro ore dal presidente dem Valentina Cuppi, non è proprio andata giù a chi ogni giorno tenta di cambiare le cose dall'interno e senza ricevere così tanta attenzione. Il proclama pro Zingaretti delle sardine, poi, ha fatto il resto. Sabato sera hanno cominciato i Giovani democratici di Locri, con un post su Facebook. Poche righe, grande chiarezza: «Ciao Partito democratico, volevamo dirti che mentre hai le sardine davanti alla sede nazionale, noi siamo su ogni territorio anche ben lontani dalle telecamere. Se iniziassi a distinguerti calcolandoci un po', magari ti ritroveresti la classe dirigente in casa e una base anche quando il tuo segretario si vergogna di te». Passate la tristezza e l'amarezza, in capo a poche ore è tornato anche lo spirito goliardico, con la fantomatica foto di Santori in tenda sotto la fotografia di Enrico Berlinguer, postata con la didascalia: «C…. su tenda». Sulla stessa lunghezza d'onda Alessandro Galli, segretario dei Gd di Fabriano, nelle Marche, che sempre sui social, non le manda a dire a quel che resta della segreteria nazionale del suo partito: «Ma come fate a incontrarvi in piena pandemia con le sardine, quando ci sono dei giovani che appartengono all'organizzazione giovanile ufficiale del partito che neanche sono mai entrati al Nazareno?». E Galli, dopo aver ricordato l'ultimo disastroso congresso giovanile, in cui «aveva vinto Caterina Cerroni, ma qualcuno dai piani alti ha deciso che era il candidato sbagliato e allora è finito tutto in salamoia», accusa i «grandi»: «Parlate di giovani, ma la verità è che i giovani vi piacciono solo quando stanno a cuccia in un angolino». Stessa delusione a Milano, dove il coordinatore cittadino dei Gd, Ludovico Manzoni (figlio di Daria Bignardi), almeno ha cercato di prenderla con ironia: «Tra Beppe Grillo che si candida segretario e un gruppo esterno che invece di iscriversi vuole occupare il Partito democratico, noi iscritti al Pd dobbiamo avere un qualche grave peccato di una vita precedente da espiare».Già, «il gruppo esterno», come lo chiama Manzoni con comprensibile puntiglio. Zingaretti nel weekend diceva che «l'interesse delle sardine dimostra che il nostro partito è una forza che mobilita», e in effetti qualcuno, zitto zitto si è mobilitato. Si tratta di Peppe Provenzano, 38 anni, ex ministro per il Sud, che mercoledì scorso era in diretta sul canale Youtube delle sardine, ma soprattutto, sabato è andato a farsi un giretto a largo del Nazareno mentre andava in scena la finta occupazione. Le foto di lui scattate con un cellulare, con regolare mascherina, trench blu e vezzosa sciarpetta rossa a pois bianchi, hanno fatto il giro tra i giovani del partito. Perché, non è un mistero, specie al Sud c'è chi lo sogna segretario. Eppure, in molti dubitano che abbia mai votato Pd. Comunque, se non «giovane», è un meno vecchio, e allora ecco Dario Rocca, coordinatore dei circoli di Lamezia Terme, sfogarsi su Fb: «Bene, il tempo è giunto per Provenzano segretario (Se l'assemblea non respinge le dimissioni del Segretario, che è la mia speranza). Ah, non è vero, ora avremo i vassalli di Renzi. Che amarezza». Ma ovviamente, dopo l'ultimo colpo di teatro dello Zingaretti politico, tutto è destinato a rimescolarsi. E anche rapidamente. E così, proprio oggi, a Napoli è in programma un incontro organizzato dai Giovani dem della Campania dal titolo «Dialogo sul centro-sinistra del futuro», dove naturalmente parla Piero De Luca, deputato Pd e figlio di don Vincenzo, ma le conclusioni sono affidate a Stefano Bonaccini, il presidente dell'Emilia che molti vedono in marcia verso la segreteria nazionale. Del resto, domenica, mentre Zingaretti si preparava a tornare dalla D'Urso, il Pd campano rimetteva in discussione tutti gli accordi (veri, o presunti) sul prossimo sindaco di Napoli e Leo Annunziata, coordinatore regionale del partito, si faceva intervistare dal Mattino per dire che «Roberto Fico non è il candidato». Del resto, a Vincenzo De Luca, questa storia di fare liste e accordi con i 5 stelle non è mai andata giù.Ma in attesa di riposizionarsi tutti quanti, le sardine «pro Zinga» sembrano non andar giù a chiunque abbia meno di quarant'anni. Così è sceso in campo da Bruxelles anche Brando Benifei, 34 anni e una lunga carriera nelle federazioni giovanili all'ombra di Andrea Orlando, che su Facebook ha fatto loro la ramanzina: «Senza rispetto e comprensione di che cos'è un partito che forse si conosce troppo poco non si va lontano». Il problema è che non sembrano solo le Sardine a non saperlo.
Manfred Weber e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
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