
Sinistra senza vergogna: la città dell'accoglienza, il modello antileghista, il mantra del dentro tutti. Ora scoprono i clandestini il primato dell'invasione non è più una risorsa. E cinque deputati dem accusano il Viminale di non fare abbastanza per mettere uno stop.Toh, guarda, ci sono gli immigrati a Milano. La sinistra al sapor di zafferano, indecisa tra la scoperta dell'acqua calda e quella dell'uovo di Colombo, ha preferito optare per una terza sorprendente rivelazione: la presenza dei clandestini in città. Chi l'avrebbe mai detto, eh? Ci sono clandestini a Milano, pensate un po'. E bivaccano nei giardini. Qualche volta perfino in stazione. Perdirindindina, come si poteva immaginare? Già: come sipoteva? Ce l'hanno fatto a dadini per mesi con il «modello Milano». Con Beppe Sala anti Salvini. La risposta alla Lega. La metropoli che apre agli immigrati. Il simbolo dell'altra Italia, quella buona e ospitale. Hanno organizzato le tavolate degli immigrati. Le abboffate multietniche. Cous cous africano e polpette asiatiche. Mangia con il ghanese. Brinda con il senegalese. Si sono ingozzati di manioca per dire che sotto la Madonnina c'è spazio per tutti. «Entreremo nel Guinness». Il record degli stranieri che banchettano. Il primato dell'invasione. E poi la marcia dell'integrazione. La città che accoglie. La città di tutti. La città che abbatte i muri. Il sindaco sempre in prima fila. Avanti c'è posto. Il barcone della solidarietà. Nessuna persona è illegale. Eccetera. E adesso, dopo tutto ciò, cascano dal pero: oh guarda, ci sono degli stranieri a Milano. Come mai? Com'è possibile che dormano nei parchi pubblici? E persino in stazione? Che è un po' come se, dopo aver divorato 5 chili di pasta all'amatriciana, uno dicesse: perché mi sento scoppiare?Fanno quasi tenerezza, questi avanguardisti del Pd, talmente sono improbabili. Sono andati in giro per anni a dire agli stranieri: venite tutti qui. Li hanno invitati. Fatti sfilare. Coccolati. Protetti. Quando la polizia ha tentato qualche controllo in stazione sono insorti: «basta con i rastrellamenti». E ora si meravigliano perché ci sono i clandestini nel giardinetto del centro. Santi numi, chi l'avrebbe detto? Come se finora, per altro, non fosse mai successo. Come se finora non ci fosse mai stato, non dico un palazzo occupato, ma nemmeno una panchina occupata da un immigrato allo sbando. Per loro fortuna, di fronte a questa improvvisa emergenza, di fronte a questa novità assoluta che rischiava di destabilizzarli, hanno subito saputo farsene una ragione, trovando non la soluzione ma almeno il colpevole. E chi sarebbe il colpevole della città invasa dagli stranieri? Beppe Sala? Il Modello Milano? L'accoglienza sbandierata come medaglia? Macché: il colpevole, ovviamente, è Matteo Salvini. E quale sarebbe la sua colpa? Quello di essere troppo cattivo con gli immigrati? Al contrario. È troppo buono. Troppo permissivo. Non sa usare il pugno di ferro. Mica come quel duro di Paolo Gentiloni…Giuro: sta scritto proprio così. Andate a leggere, se non ci credete, l'interrogazione che cinque deputati Pd milanesi (Lia Quartapelle, Emanuele Fiano, Ivan Scalfarotto, Lisa Noja e Bruno Tabacci) hanno rivolto al ministero dell'Interno, accusandolo per l'appunto di non fare abbastanza per frenare l'immigrazione. Dai Matteo, che aspetti? Non è che starai un po' sottovalutando il problema? Ascolta la lezione di Bruno Tabacci, uno s'è in materia migratoria s'è fatto una certa cultura, se non altro per quanto riguarda le migrazioni da un partito all'altro. Ascolta Ivan Scalfarotto e Lia Quartapelle che spiegano il caos di Milano con i respingimenti dell'Austria, come se l'Austria avesse iniziato a respingere adesso, come se le nostre frontiere da Ventimiglia al Brennero non fossero blindate già da un pezzo. E ascolta pure Emanuele Fiano, quello che fino a ieri ti dava del razzista perché volevi fermare l'ondata di clandestini. E adesso ti à dell'incapace perché non la fermi abbastanza. L'importante nella vita è essere coerenti, come è noto. E la sinistra, modestamente, non smette di stupirci al riguardo. Infatti, dopo aver dipinto per giorni, il ministro dell'Interno come l'orco del male, come un essere «non umano», razzista, cattivista, egoista, fascista, forse anche nazista, adesso, nell'interrogazione dei Magnifici 5, lo descrive come uno smidollato, incapace anche solo di liberare i giardinetti di Porta Venezia, uno che dovrebbe imparare in fermezza anticlandestini da Gentiloni. Quindi Salvini sbaglia perché mostra il volto duro agli immigrati (disumano! razzista!) ma nello stesso tempo sbaglia perché non mostra abbastanza il volto duro agli immigrati (buonista! smidollato!). Quello che è chiaro è che, per loro, Salvini sbaglia sempre, qualsiasi cosa faccia. E va bene. Ma il dubbio resta: lui è ministro dell'Interno da meno di due mesi. Sicuri i deputati del Pd che i bivacchi a Milano non ci fossero anche prima? Strano. Perché a noi sembra che questa scena si ripeta, sempre uguale, da anni: giardini occupati, palazzi presi d'assalto, il predellino della stazione trasformato in dormitorio, immigrati che bivaccano tra i binari. Ricordiamo, nel recente passato, varie situazioni di emergenza con l'assessore milanese Pierfrancesco Majorino, che saltava di qua e di là a cercare di spiegare le ragioni di quell'invasione. Ora, invece, il medesimo Majorino dà ragione ai Magnifici 5 del Pd e accusa Salvini perché «sottovaluta la questione di chi perde il diritto all'accoglienza e finisce per strada». Cioè, in pratica, Salvini sottovaluta la questione dei clandestini. Buono a sapersi. Pensare che ci stavamo quasi convincendo, a forza di magliette rosse, della sua disumanità. Invece nulla: è troppo buono. Va beh, aspetteremo che diventi un po' più cattivo. Nel frattempo, caro Majorino, lei ci sa dire che cosa bisogna fare per non «sottovalutare più la questione dei clandestini»? Bisogna espellerli o invitarli a una tavolata multietnica a parco Sempione?
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.






