2024-03-02
Il passaporto alle Poste. Si potrà fare nei Comuni sotto i 15.000 abitanti
Giuseppe Lasco (Imagoeconomica)
Partito il programma Polis per snellire la burocrazia, il neo dg Giuseppe Lasco: «Investiamo in risorse e competenze». Matteo Piantedosi: «Siamo più vicini ai cittadini».Al via la richiesta e il rinnovo dei passaporti presso gli uffici postali nei Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti. Il progetto Polis di Poste italiane procede a passi sempre più spediti e la sperimentazione è partita ufficialmente in provincia di Bologna, a San Pietro in Casale e Toscanella, frazione di Dozza, in vista di una progressiva estensione a tutto il territorio nazionale. La novità è stata presentata ieri allo sportello di piazza San Silvestro a Roma alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del presidente di Poste italiane, Silvia Maria Rovere, dell’ad di Poste, Matteo Del Fante, e del dg Giuseppe Lasco.Il progetto Polis, lanciato a gennaio dello scorso anno, ha dunque l’obiettivo di trasformare gli uffici postali nella casa dei servizi digitali. Si parla della creazione di uno sportello per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione, compresa la richiesta o il rinnovo dei passaporti. I cittadini che abitano in uno dei 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti avranno la possibilità di poter aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in questura, con la possibilità di ricevere il documento a domicilio. Basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino per il passaporto ordinario di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo, bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. La piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali Polis, riuscirà a far raccogliere all’operatore tutte le informazioni e i dati biometrici del cittadino come le impronte digitali e le foto nel giusto formato, inviando poi la documentazione all’ufficio di polizia di riferimento.Un altro aspetto riguarda la consegna. Il nuovo passaporto potrà essere inviato da Poste italiane direttamente a casa del richiedente, senza doversi recare in ufficio per ritirare il documento. Da sottolineare come il servizio di rilascio del passaporto si aggiunga agli altri già attivi negli uffici postali Polis, nei quali è possibile ritirare i certificati anagrafici e di stato civile, quelli previdenziali e i certificati per le pratiche di volontaria giurisdizione: «Ad oggi sono stati richiesti oltre 5.000 documenti», sottolinea Poste in un comunicato. Ma le novità non finiscono qua perché nei prossimi mesi sarà possibile fare richiesta in ufficio postale anche della carta d’identità elettronica e dei servizi dell’Agenzia delle entrate. Le varie novità saranno fornite, sia tramite i classici sportelli, nelle sale dedicate o tramite totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste in modalità self.Per quanto riguarda i finanziamenti del progetto Polis, ci sono 800 milioni di euro che provengono dal piano complementare al Pnnr e altri 400 milioni a carico di Poste. «Grazie alla collaborazione con Poste italiane e alla sua capillare rete di uffici sul territorio, stiamo progressivamente spostando il baricentro delle attività del Viminale per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei cittadini», ha sottolineato il ministro dell’Interno, Piantedosi, che ha anche aggiunto come il progetto Polis è «un’importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese».Il progetto Polis sta, inoltre, rispettando la tabella di marcia preposta e sta suscitando «grande interesse anche in Europa per il suo valore inclusivo e per la capacità di offrire servizi essenziali al cittadino che risiede in piccoli comuni, mettendolo al pari di chi vive nelle grandi città, ed ha facile accesso agli uffici e ai servizi», sottolinea l’amministratore delegato, Del Fante. E infine, il neo nominato (29 febbraio) direttore generale di Poste, Giuseppe Lasco, ieri ha voluto ribadire l’importanza della collaborazione stabilita negli anni tra Poste italiane e il ministero dell’Interno «che sta producendo risultati a beneficio dei cittadini in termini di servizi e di sicurezza». L’avvio della sperimentazione, per il rilascio dei passaporti, rappresenta dunque un nuovo «passo in avanti del progetto Polis su cui Poste Italiane sta investendo risorse e competenze», conclude Lasco. Da ricordare come giovedì Poste abbia diffuso i dati preliminari del quarto trimestre del 2023 e dell’esercizio dello scorso anno mostrando ricavi in crescita del 5,4% a 12 miliardi e un utile netto in aumento del 22,1% su base annuale. Gli occhi sono ora puntati al 20 marzo, quando verrà lanciato il piano strategico 2024/2028.
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