2020-12-02
Il Natale spacca la maggioranza. Guerra su hotel e ristoranti serrati
Governo diviso sullo stop agli alberghi nelle località turistiche. Iv chiede l'apertura dei locali il 25 e 26 dicembre. Possibile un decreto ad hoc per imporre limitazioni durante le feste. Oggi Roberto Speranza presenta il nuovo dpcm.Non sono bastate tre lunghissime riunioni, ieri, per sciogliere i nodi più intricati del nuovo dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre. In mattinata c'è stato il confronto tra governo e Regioni; nel primo pomeriggio una riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capigruppo di maggioranza; in serata, lo stesso Conte ha incontrato i capi delegazione giallorossi. Solo oggi, però, quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferirà in parlamento, sapremo quali saranno le decisioni del governo in merito agli argomenti più spinosi, a partire dal divieto di muoversi anche tra Regioni gialle. Altri punti ancora da chiarire, la chiusura degli alberghi nelle località turistiche di montagna e la possibilità, come ha chiesto Italia viva, di tenere i ristoranti aperti a pranzo il 25 e 26 dicembre. Una spaccatura importante, una breccia aperta dal partito di Matteo Renzi, che chiede anche la possibilità di aprire gli outlet, e che il settore crocieristico resti operativo (l'orientamento del governo è bloccare le crociere durante le feste), nel muro rigorista eretto intorno agli italiani da Pd e Speranza. Sembra certo, dal 20 dicembre, quando scatteranno le restrizioni più dure, l'obbligo per chi arriva dall'estero di stare dieci giorni in quarantena (attualmente c'è solo l'obbligo di effettuare il tampone). Come se non bastasse, il governo pensa pure a un decreto legge sul Natale, che resterebbe in vigore dal 4 dicembre al 6 gennaio e potrebbe affiancare il prossimo dpcm, per dare copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali. Sul cenone di Natale e quello di Capodanno il governo è orientato a non concedere alcuna deroga: il coprifuoco resterà alle 22. Non ci saranno, salvo imprevisti, divieti e regole per il numero di persone con il quale sarà possibile festeggiare il Natale e il nuovo anno, ma forti raccomandazioni a limitarsi ai conviventi. Sul divieto di spostarsi tra diverse Regioni, si stanno valutando alcune eccezioni, come quella legata ai ricongiungimenti familiari e al raggiungimento delle seconde case, che dovrebbe essere consentito.«Sarà un Natale Covid», sottolinea il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, «che ci auguriamo unico e speriamo ultimo rispetto alla storia che vivremo. Ciò vuol dire organizzarci evitando le aggregazioni in maniera più decisa possibile. Le ondate successive non sono scritte nelle stelle ma nel modo in cui ci comporteremo». Dunque, dopo mille dpcm, elaborati da centinaia di ministri, parlamentari, scienziati e presunti tali, Brusaferro ci dice che se ci sarà o meno una terza ondata dipende da come ci comporteremo noi a Natale. Nel meraviglioso mondo di Giuseppi, tocca digerire pure questa.«La giornata di oggi (ieri, ndr)», commenta il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, «si è chiusa fissando due punti fermi su cui si muoverà l'impianto di tutto il dpcm che il ministro della Salute Speranza presenterà al Senato e alla Camera. I due punti fermi sono i limiti di orario e la limitazione della mobilità tra Regioni. Bisogna evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione: sono due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo».«Il governo», spiega il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, «ha dichiarato la volontà, nel prossimo dpcm, di mantenere, per il prossimo mese, una serie di misure abbastanza rigorose. Come, ad esempio, il divieto di trasferimento tra le Regioni, particolari attenzioni per le feste a Natale e Capodanno, e limitazioni, o addirittura divieti, riguardanti gli impianti sciistici».«La Campania», attacca il presidente Vincenzo De Luca, «aveva chiesto a ottobre di istituire con una scelta rigorosa una zona rossa per tutta l'Italia, avrebbe evitato divisioni tra territori e una tale confusione di decreti e controdecreti. Se lo chiedete a me che cosa prevede l'ultimo dpcm non ve lo so dire. Mi sono stancato di inseguire decreti e sottodecreti».«Nei giorni che precedono il Natale», sottolinea Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, «è naturale una maggiore propensione a stare insieme e a socializzare. Dovremo governarla per non esporci a rischi. Servirà la collaborazione di tutte le forze dell'ordine coordinate dai prefetti, nell'ambito del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, per tenere sotto controllo i flussi di persone evitando assembramenti nei giorni particolarissimi come le vigilie di Natale e Capodanno».
13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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