2021-12-10
Il governo prende ancora tempo sul caro bollette
Nel nuovo decreto nessuno stanziamento. Nel 2022 si libererà un miliardo. Ma non ci sono decisioni ufficiali sul suo impiegoIl governo prende tempo sul caro bollette. Ieri è stato varato nel pomeriggio dal Consiglio dei ministri un decreto legge recante misure urgenti finanziarie e fiscali da 3,3 miliardi. Nel testo, però, non si fa menzione di alcuna norma contro i rincari dell’energia. L’unica speranza, forse, è che, attraverso alcuni anticipi di spesa passati dal 2022 al 2021, si possano trovare nuovi fondi contro le bollette salate che attendono gli italiani nel primo trimestre del prossimo anno. Al momento, però, non c’è nulla di certo.Per la precisione, il testo varato ieri sblocca 3,299 miliardi così suddivisi: 1,4 miliardi destinati a finanziare le infrastrutture ferroviarie nazionali gestite da Rfi e 1,85 miliardi per l’acquisto di altre dosi di vaccini anti Covid nel 2021. Infine, 49 milioni verranno riservati alle forze dell’ordine e allo svolgimento dei compiti legati all’emergenza epidemiologica. Il miliardo in più contro il caro bollette potrebbe dunque arrivare grazie ad anticipi di spesa previsti dal dl approvato ieri che liberano risorse per il prossimo anno. In particolare, a seguito del dl di ieri, si sarebbero liberati 1,4 miliardi che sarebbero dovuti andare a Rfi nel 2022 (e che sono stati passati al 2021). Così facendo si sarebbe creato un tesoretto che potrebbe essere utile contro i rincari dell’energia.Se questa ipotesi venisse confermata la dote contro il caro bollette salirebbe in totale a 3,8 miliardi di euro. Il condizionale, però, è d’obbligo perché i fondi per le bollette dei cittadini non sono stati ancora destinati ufficialmente.Al momento, infatti, ci sono solo conferme per 2,8 miliardi di euro reperiti attraverso 2 miliardi in arrivo dalla manovra, altri 500 milioni dal tesoretto fiscale e 300 milioni grazie a una intesa già siglata dal Consiglio dei ministri. Nonostante, però, non vi sia nulla di ufficiale ieri, su Twitter, il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, ha scritto che il miliardo anti caro bollette sarebbe cosa già fatta. «Un altro miliardo per calmierare l’aumento delle bollette per cittadini e imprese: con le decisioni del Consiglio dei ministri di oggi, le risorse in legge di bilancio per raffreddare i rincari energetici arrivano a 3,8 miliardi», ha affermato, «Uno sforzo senza precedenti, che si somma a quelli già effettuati nel corso dell’anno e che consentirà alle famiglie italiane di affrontare con maggiore serenità i mesi che ci attendono». Resta il fatto, però, che non vi sia una sola riga di testo su come il governo intenda utilizzare i soldi sbloccati grazie agli anticipi di spesa. In più, oltre ai soldi sbloccati (probabilmente) per il caro bollette sono in arrivo anche 1,5 miliardi per la decontribuzione.Sempre ieri, inoltre, è stato approvato anche il decreto-legge in materia fiscale. Secondo quanto riferito dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, «non sono state introdotte novità per quanto riguarda le aliquote per i redditi sotto i 15.000 euro». Inoltre, il ministro ha confermato che «il decreto legge approvato non contiene novità per attutire il caro bollette».All’interno del governo, dunque, sul caro bollette non è chiaramente ancora stato trovato un accordo definitivo. Con la norma varata ieri sono solo stati sbloccati dei fondi ma nessuno dell’esecutivo ha ancora messo nero su bianco ulteriori fondi contro i rincari dell’energia. Sempre nella giornata di ieri, inoltre, il cdm ha anche varato novità in materia di ristori. Secondo quanto deciso dall’esecutivo, dunque, i ristori per le attività danneggiate dal Covid (in particolare bar, ristoranti e negozi) saranno erogati anche se le attività non sono in regola con il pagamento delle tasse.I rimborsi saranno quindi elargiti anche per attività ritenute inadempienti per una o più cartelle esattoriali.La norma prevede infatti che l’Agenzia delle entrate possa erogare i ristori per a pandemia senza applicare la procedura normalmente prevista e controllare «se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento» relativo a «una o più cartelle». Il costo complessivo dell’operazione per il sostegno all’economia, secondo quanto risulta dalle relazioni della bozza del dl, è di quasi 9,5 miliardi di euro. In particolare, i nuovi contributi a fondo perduto arriveranno fino a un massimo di 150.000 euro e partiranno da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le imprese. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019.