2020-01-16
Il governo appoggia la legge che concede un’altra chance a chi ha debiti con le banche
Portato avanti da Fratelli d'Italia e poi sostenuto dalla Lega, il ddl 788 incassa il sostegno anche dei grillini. Permetterà ai titolari di un credito deteriorato di tornare in bonis con una minima maggiorazione. Il senatore Adolfo Urso: «Salverà molti cittadini dall'usura». È partito l'iter che trasformerà in legge la norma che consente il riscatto delle sofferenze bancarie direttamente ai debitori. Si tratta del disegno di legge 788, una norma portata avanti da Fratelli d'Italia per mano del senatore Adolfo Urso e che ora, finalmente, vede anche l'appoggio del governo. Alla base della norma c'è l'idea di creare un canale privilegiato per i debitori che avrebbero la possibilità, tramite un diritto di opzione, di ricomprarsi il non performing loan o direttamente l'incaglio aggiungendo al prezzo con cui la banca l'ha ceduto una percentuale compresa tra il 20 e il 40%. «È fatta! Un anno di dure battaglie, contro omertà e connivenze, finalmente la nostra proposta di legge 788 sugli #Npl, che può liberare dal rischio usura 1.200.000 italiani, comincia l'iter in commissione Finanze», scriveva qualche giorno fa su Twitter il senatore Urso di Fdi.Il disegno di legge voluto da Urso è passato al vaglio di Sergio Bramini, l'imprenditore monzese divenuto famoso per essere fallito «nonostante un credito di 4 milioni di euro verso lo Stato».Dopo essere divenuto il simbolo di chi viene vessato dal fisco, Bramini è infatti stato chiamato dall'allora vicepremier Luigi Di Maio con l'obiettivo di aiutarlo a scrivere una norma che tutelasse i cittadini da casi come il suo. «Proprio ieri mattina sono stato dal senatore Urso nella speranza di accelerare i tempi per trasformare la norma in legge e gli ho consegnato alcune considerazioni sul testo del ddl», ha detto alla Verità Sergio Bramini. «Io non ho colore politico e non sto con il Movimento 5 stelle né con la Lega. Quello che ho detto a Di Maio è che la direttiva sugli Npl voluta dall'Europa potrebbe rappresentare un enorme danno per l'Italia. Attraverso questo sistema il rischio è che si svenda il patrimonio immobiliare italiano. Faccio l'esempio della mia villa. Sulla mia casa io avevo, su un totale di circa 500.000 euro, un residuo di mutuo di circa 168.000 euro. Questo è stato ceduto da Mps a Italfondiario per 32.000 euro. Se la 788 avesse permesso di rivendere a me il mutuo con un'aggiunta del 20%, io con 40.000 euro sarei tornato proprietario di casa mia», dice Bramini. Ci sono però buone notizie. L'imprenditore monzese ha confermato che «il Movimento 5 stelle sta supportando la norma per avviare l'iter e renderla legge al più presto».Qualcosa, insomma, si sta muovendo. Dopo la doppia firma della leghista Roberta Toffanin, l'iter parlamentare è iniziato e la speranza è che la norma possa entrare all'interno di un emendamento in una delle prossime votazioni in aula. Lo scopo del disegno di legge 788 è chiaro: come si può leggere nel primo articolo, l'intenzione è quella di «agevolare le prospettive di recupero dei crediti in sofferenza e favorire il ritorno in bonis del debitore ceduto, al fine di contribuire allo sviluppo e alla competitività del sistema economico produttivo nazionale anche attraverso misure che favoriscano, tra l'altro, la ripresa dell'accesso al credito per le famiglie, i liberi professionisti e le piccole e medie imprese».Se, dunque, questa norma diventasse legge, il debitore avrebbe tre mesi di tempo e un diritto di prelazione per sborsare la cifra pagata dalla società che ha acquisito il credito deteriorato con una maggiorazione che va dal 20 al 40%. In questo modo si fisserebbe un margine predefinito per tutte le società che hanno fatto incetta di Npl dalle banche costrette a pulire il più velocemente possibile i loro bilanci secondo le regole imposte da Bruxelles.Come spiega Bramini alla Verità, però, il supporto per ora arriva solo dal Movimento 5 stelle. Il Partito democratico non si sta mostrando interessato alla questione. «Abbiamo contattato più volte per un appuntamento Irene Tinagli, eurodeputata relatrice della direttiva sugli Npl, ma non si è fatta trovare. Il motivo è che la direttiva Npl deve aiutare le banche, non certo i debitori». Il duo Bramini-Urso si sta battendo in parallelo anche per un altro disegno di legge che ha l'obiettivo di riattivare il mercato del mattone. Si tratta, per intendersi, di un settore pieno di case messe all'asta, con le gare che rimangono deserte. L'obiettivo della proposta è quello di creare un nuovo perimetro legislativo, che consenta ai vecchi proprietari di ricomprarsi l'immobile, attivando un secondo mutuo. A due condizioni. La prima è che dimostrino di essere solventi. La seconda, che un tribunale abbia decretato un nuovo valore della casa. E quindi dopo che una prima asta di vendita è andata deserta. Così facendo si limiterebbe la discesa dei prezzi e si ripopolerebbero tutti quegli immobili, moltissimi in provincia e nei piccoli centri, che sono vuoti da troppo tempo.