2021-10-03
Il fantasma di Craxi terrorizza la Rai. Cancellato all’ultimo «Hammamet»
La grillina Rai 3 si nasconde: «Cambio di palinsesto». Però tappeto rosso per Fedez.Il fantasma di Bettino Craxi fa ancora paura. Ventuno anni dopo la sua morte in esilio (o da latitante come ama ripetere il partito delle manette), la Rai ha deciso all'ultimo momento di congelare il film Hammamet di Gianni Amelio sugli ultimi mesi di vita del leader socialista in Tunisia, di farlo sparire dal palinsesto a meno di 24 ore dalla messa in onda, di annullarlo come se si trattasse di un fastidio. Al suo posto, venerdì sera, i telespettatori hanno visto comparire i titoli di testa di Arrivano i Prof., commedia di Ivan Silvestrini. Claudio Bisio in cattedra invece che Giuseppe Cederna nel ruolo di Vincenzo Balzamo; è pur sempre banda Salvatores, che problema c'è?La cancellazione ha fatto rumore anche perché la pellicola era in programma sulla Rai 3 a trazione Pd-Movimento 5 stelle, fiore all'occhiello culturale della Rai modellata dal secondo governo di Giuseppe Conte e rimasta tale dopo l'insediamento dei vertici voluti da Mario Draghi; per ora Marinella Soldi e Carlo Fuortes sembrano impegnati a garantire la continuità con il sistema di potere delle quattro sinistre dell'esecutivo precedente. Quello contro Hammamet è stato un blitz senza spiegazioni da parte del vertice della rete, rappresentato da Franco Di Mare (nominato in quota grillina), e ha immediatamente suscitato la reazione di Bobo Craxi, il figlio di Bettino, che su Twitter ha accusato: «Hanno rinunciato alla proiezione, paura perfino di uno sceneggiato». Poi ha diretto il tiro verso Di Mare: «Il direttore di Raitre, grillino, pensa di essere il direttore dell'Eiar. Lei sa che la censura è una prassi da regime sovietico e franchista?».Craxi junior ha espresso la volontà di rivolgersi alla Commissione di vigilanza per conoscere i motivi dell'epurazione in effigie, 21 anni dopo, di suo padre interpretato nel film da Pierfrancesco Favino. Dal settimo piano di viale Mazzini trapela una giustificazione che fa acqua: la decisione avrebbe a che fare con la sovrapposizione delle elezioni amministrative. Ma le date delle consultazioni erano note da mesi e il palinsesto è stato stilato dopo. A meno che la cancellazione non sia conseguenza del ritorno in campo di Bobo Craxi come candidato al Comune di Roma per il Psi, in quota Roberto Gualtieri, quindi contro Virginia Raggi.In una nota, Rai 3 ha spiegato che «nell'ambito di una normale attività di modulazione del palinsesto l'opera di Amelio verrà trasmessa in 26 novembre». Normale come tutto ciò che viene deciso in modo furtivo e all'ultimo momento. L'imbarazzante magheggio resta, la polemica anche. E va ad aggiungersi ad altri due casi che aumentano il mal di pancia di Di Mare in queste settimane da incubo: il ritorno dell'ostracizzato Mauro Corona a Cartabianca di Bianca Berlinguer e il ritiro della querela al rapper Fedez dopo la sceneggiata di quest'ultimo sul palco del Concertone del primo maggio e l'accusa di censura alla rete televisiva. Il marito di Chiara Ferragni, campione del pensiero unico della sinistra social, è così inviso alla Rai che stasera (a urne aperte) farà passerella da Fabio Fazio sulla stessa rete da lui presa a schiaffi.La querela evaporata per una generica «mancanza di requisiti» - e di conseguenza lo sdoganamento immediato di Fedez -, ha provocato la reazione del responsabile cultura di Fratelli d'Italia e componente della Commissione di vigilanza, Federico Mollicone, che si è detto «pronto a rivolgere un'interrogazione per capire la ragione per la quale l'azienda pubblica ha deciso di non procedere nei confronti di Fedez, visto il grave danno d'immagine arrecato al servizio pubblico». Ricordiamo che cinque mesi fa, anziché inviare una memoria difensiva, il cantante spedì alla Rai tre emoticon con la faccina da pagliaccio. Censura il film su Craxi e srotola tappeti rossi davanti a chi insultò l'azienda; più che del pluralismo, il nuovo corso di Fuortes è all'insegna del tafazzismo.