2020-03-26
Il contagio frena per il quarto giorno. Borrelli si isola: ha sintomi pure lui
Più guarigioni e meno decessi in Lombardia: «Pressione in calo». I morti in tutto il Paese sono 7.503, salgono a 33 i medici. Il capo della Protezione civile in quarantena con la febbre. Guido Bertolaso ricoverato al San Raffaele. Per il quarto giorno di fila la curva del contagio è in discesa: 3.491 tamponi positivi nelle ultime 24 ore rispetto ai 3.612 di martedì. Cala anche il numero dei morti, ma è ancora molto alto: 683 in un giorno (743 martedì). Ora sono 7.503 i decessi di pazienti con Covid-19. E anche se i guariti aumentano (1.036 nelle ultime 24 ore, 9.362 in totale), dalla Protezione civile continua l'appello a non mollare la presa. «Siamo in una fase di apparente stabilizzazione ed è assolutamente indispensabile, se vogliamo che continui la curva di decrescita, continuare a rispettare le regole di distaziamento sociale». Questa volta al microfono della consuenta conferenza stampa delle 18 c'è Agostino Miozzo, il braccio destro di Angelo Borrelli, il quale ieri, febbricitante, ha lasciato il posto per cure e verifiche del caso. Dagospia, poco prima della conferenza stampa, l'ha indicato tra i contagiati dal Covid-19 (molti funzionari della Protezione civile sono stati sottoposti a tampone). «Sta bene, lavora da casa», ha liquidato la questione Miozzo. Dopo aver messo in forse la convocazione della conferenza stampa, alimentando le polemiche (anche per l'insofferenza alle domande dei cronisti mostrata da Borrelli durante l'appuntamento di martedì), al tavolo della sala stampa insieme a Miozzo si è presentato il direttore operativo del Dipartimento Luigi D'Angelo. I due hanno spiegato che il numero di tamponi non è diminuito: «Si fanno quelli che il sistema nazionale ritiene necessario fare. C'è una policy di ricerca dei pazienti asintomatici, ma non risulta che stiamo riducendo i controlli». Il numero dei positivi ha raggiunto quota 57.521 (martedì erano 54.030). Il conto complessivo, compresi morti e guariti, sale a 74.386. I pazienti ricoverati con sintomi sono 23.112, 30.920 sono in isolamento domiciliare fiduciario. Per alleggerire le terapie intensive, altri tre pazienti sono stati trasferiti: uno a Genova e due a Lipsia. Nei prossimi giorni, ha annunciato Miozzo, altri pazienti verranno trasferiti in Germania. Ora gli italiani che hanno bisogno di ventilazione forzata sono 3.489 (93 in più rispetto a ieri; mentre l'aumento di ieri sull'altro ieri era di 192, come dimostra la tabella con i dati elaborati da Youtrend). Solo in Lombardia ce ne sono 1.236: 42 in più. E con i 1.643 contagiati di ieri (numero inferiore rispetto a quello di martedì, quando erano 1.942), il dato lombardo sale a 32.346 casi. I pazienti ricoverati sono 10.026, 315 in più in 24 ore, ma martedì c'era stato un incremento di 445, quindi anche in Lombardia il dato cala. Il numero dei caduti lombardi è notevolmente inferiore a quello di martedì: ha raggiunto quota 4.474, 296 in più, ma 24 ore prima di decessi se ne erano registrati ben 402. «Tutti i numeri sono in riduzione», ha commentato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, «e adesso ci siamo attestati su una linea più bassa». Il dato molto positivo è che «si è ridotta la pressione ai Pronto soccorso». Un'altra buona notizia arriva da Casalpusterlengo, dove una donna di 86 anni ha sconfitto il coronavirus dopo sette settimane di ricovero (un particolare che, però, dimostra come a gennaio il Covid-19 già colpiva in Lombardia). È finito in ospedale, invece, Guido Bertolaso, consulente del presidente Attilio Fontana, ricoverato al San Raffaele dopo aver annunciato, martedì, di essere positivo al coronavirus. Una conferma sul trend arriva anche da Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Organizzazione mondiale della sanità: «La velocità di espansione dei contagi in Italia sta rallentando, la curva si sta appiattendo, ma ovviamente non significa che la battaglia sia vinta». Per garantire il rispetto delle misure decise dal governo per contenere la diffusione del coronavirus anche ieri sono fioccate le denunce: su 228.057 contrallati, 8.310 sono stati segnalati perché non in regola. È necessario ancora restare a casa. Secondo Guerra, «in alcune regioni siamo vicini al punto di caduta della curva, quindi il picco potrebbe essere raggiunto in questa settimana e poi cadere». E infatti nelle regioni epicentro dell'emergenza i dati sono rincuoranti. In Veneto il bollettino segna un leggero rallentamento: 494 contagiati in più e 21 nuove vittime. Dallo Spallanzani di Roma confermano «il trend in lieve diminuzione per numero di ricoveri». Nel Lazio i nuovi casi sono 173, 15 i decessi.Tremano però ai piani alti del Vaticano, dove il capo della Sezione italiana della segreteria di Stato, Gianluca Pezzoli, è stato ricoverato in terapia intensiva a causa del Covid-19. In Piemonte, invece, i morti sono 46 e i nuovi positivi 509. «Non sono più esponenziali ma progressivi», ha commentato il governatore piemontese Alberto Cirio. Progressivamente, però, cresce anche il numero di medici caduti sul campo, giunti a 33. Ieri si sono registrati altri sette decessi: tra cui quattro medici di base e due odontoiatri, i primi da quando è cominciata l'emergenza.