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Il Consiglio d’Europa rimprovera l’Italia. Pretende che da noi si abortisca di più

Il Consiglio d’Europa rimprovera l’Italia. Pretende che da noi si abortisca di più
Ansa
  • In risposta a un ricorso della Cgil, l'organismo di Strasburgo grida alla discriminazione perché ci sono troppi obiettori.
  • In uno degli Stati più liberal d'America sarà possibile interrompere la gravidanza anche al nono mese. Dal 2007 non si possono più giustiziare i delinquenti. Però i piccoli senza colpe vanno al massacro.
  • In questo modo si uccidono feti già vitali in modo brutale, facendo presto per evitare che piangano. È una barbarie senza senso di cui l'umanità deve chiedere perdono.
  • È stato il quotidiano progressista «Guardian» a raccontare ciò che accade nei Paesi Bassi, dove nel solo 2017 sono stati uccisi con iniezione 83 pazienti psichiatrici.

Lo speciale contiene quattro articoli

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«Rose Villain è insieme musica e bellezza»
Gianluigi Cimmino (Imagoeconomica)
L’ad di Yamamay Gianluigi Cimmino: «L’artista ha un fisico prorompente che rispecchia le nostre consumatrici. Per vendere la pubblicità non basta: bisogna essere impeccabili su prodotto, prezzo e assortimento. I testimonial della svolta? Jennifer Lopez e Cristiano Ronaldo».

Musica, sport e icone contemporanee: Yamamay continua a parlare alle nuove generazioni attraverso volti riconoscibili e linguaggi autentici. Con Rose Villain come nuova testimonial, il brand rafforza il proprio posizionamento e conferma una strategia che unisce identità, innovazione e coerenza. Ne abbiamo parlato con Gianluigi Cimmino, ad di Yamamay, che ci ha raccontato scelte, visione e prospettive future del marchio.

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Gli Usa bannano il censore Breton che voleva «europeizzare» i social
Thierry Breton (Ansa)
Visto negato all’ex commissario Ue del Digital services act. Bruxelles: «Reagiremo».

La notizia della revoca del visto d’ingresso negli Usa a Thierry Breton, ex commissario dell’Unione europea, con l’accusa (motivata da Marco Rubio) di frode e «minaccia agli interessi americani» è atterrata sulle scrivanie dei super burocrati Ue alla vigilia di Natale, scatenando vibranti proteste.

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Studio di Bankitalia smonta i catastrofisti. L’export in America non ha perso coi dazi
iStock
Le imprese che vendono negli States hanno visto calare i margini di appena lo 0,3%. Preoccupa di più l’aumento di import cinese.

Gli economisti avevano pronosticato sfaceli, crisi del sistema produttivo, crollo del Pil, ma a nove mesi (il 2 aprile scorso il primo annuncio di tariffe del 10% su tutte le importazioni mondiali) dall’ondata di dazi imposti dal presidente americano Donald Trump il cataclisma non c’è stato. Semmai, il maggior impatto si è avuto in modo indiretto dalle imposte doganali applicate alla Cina che, vedendosi sbarrato il mercato degli Stati Uniti, ha riversato un’ondata di merci sull’Europa.

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