2018-06-30
Il clandestino ora è Macron
Il presidente francese prova a intestarsi la vittoria nel vertice di Bruxelles ma è smentito dal premier Giuseppe Conte e dalla cancelliera Angela Merkel. Le attività delle Ong (che lui aveva difeso dandoci dei lebbrosi) vengono fortemente ostacolate. Bloomberg: «Il premier italiano ha ottenuto molto di più dei predecessori». Il vero sconfitto della complessa trattativa europea sui migranti è il toy boy di Brigitte. Partito per la guerra contro l'Italia sparando accuse al vetriolo contro il nostro ministro dell'Interno, il presidente francese ne è uscito con le ossa rotte, tanto da dover raccontare in patria un mucchio di frottole. Come quei tizi che dopo aver fatto a botte e averle prese dicono di aver fatto nero l'avversario con le parole, Emmanuel Macron ieri ha dichiarato ai quattro venti che i centri di raccolta per i profughi si faranno nei Paesi di prima accoglienza, sottintendendo dunque che l'Italia continuerà a farsi carico degli extracomunitari che attraversano il Mediterraneo. Ma a stretto giro di posta è arrivata la risposta di Giuseppe Conte, il quale con una certa ironia lo ha smentito, dicendo che a quell'ora della notte Macron era stanco e anche se c'era dormiva. Potrebbe trattarsi ovviamente di una differenza di interpretazione fra il presidente francese e il premier italiano. Tuttavia, a conferma che a raccontare balle sia proprio Macron a un certo punto è arrivata Angela Merkel, la quale rispondendo alle domande dei giornalisti ha confermato che «l'Italia non ha preso nessun obbligo per mettere in piedi questi centri controllati e non vede assolutamente nessuna possibilità». Non solo, la cancelliera di ferro ha anche aggiunto che mentre Grecia e Spagna sono pronte a riprendersi i migranti che, varcata la frontiera, vanno a zonzo in Europa, il nostro Paese ha risposto picche. «Non c'è nessun accordo bilaterale tra noi e Italia sui movimenti secondari, perché per Roma è un problema cruciale la migrazione primaria e per ora è una posizione che rispetto». Parola della capa di governo di Berlino, che dunque sconfessa Macron. Ma se qualcuno avesse dubbi su come si siano svolti i fatti è sufficiente leggere la sintesi redatta dai giornalisti di Bloomberg, una testata che non è certo sospettabile di simpatie leghiste o pentastellate. Nell'analisi diffusa ieri in lingua inglese, l'agenzia spiega che Conte è riuscito a imporre al Consiglio europeo l'agenda italiana, ottenendo molto di più di quanto non abbiano ottenuto i governi del passato da quando è cominciata la crisi migratoria. Insomma, se durante il vertice europeo c'è stato un respingimento, questo è avvenuto a scapito di Macron, il quale è il vero clandestino di questa partita. Ricordate? Tutto è cominciato poche settimane fa, quando Matteo Salvini annunciò la chiusura dei porti italiani alle navi delle Ong. Il presidente francese, piuttosto in crisi in patria tanto che i sondaggi ne segnalano la crescente impopolarità, gonfiò il petto sparando bordate contro l'Italia. Dalla bocca di banchiere al servizio dei Rothschild, Macron ha lanciato ogni epiteto, arrivando a sostenere che chi respinge i migranti abbia la lebbra. In realtà, diradato il fumo delle sparate, dell'azione politica dell'inquilino dell'Eliseo che cosa rimane? Salvini è forse tornato sui suoi passi, riaprendo i porti alle navi delle Ong? No, il ministro dell'Interno non solo ha tenuto duro, ma ha annunciato che i tassisti dei migranti non potranno fare rifornimento nei porti italiani, tagliando dunque i viveri alle cosiddette associazioni umanitarie. Analoga misura è stata adottata da Malta, ma solo dopo che l'Italia si è rifiutata di accogliere la Lifeline, costringendo la nave della Ong tedesca ad attraccare a La Valletta, dove è stata sequestrata mentre il suo capitano è stato messo sotto processo. Non è tutto, nel documento sottoscritto dopo 13 ore e mezzo di trattativa dai 28 paesi europei, le regole nei confronti delle Ong si fanno più stringenti. Dunque, ciò che aveva innescato la reazione del presidente francese, ovvero il respingimento da parte dell'Italia della nave Aquarius con i suoi 629 migranti (dirottata a Valencia, per poi essere costretta a riparare a Marsiglia), non ha ottenuto, come avrebbe voluto, Macron una sanzione da parte dell'Europa. No, dal vertice non è arrivato alcun ammonimento nei confronti dell'Italia, al punto che la decisione di Salvini è nei fatti stata digerita dalla Ue e Angela Merkel dice che rispetta la nostra posizione. L'inquilino dell'Eliseo, al contrario, gonfia il petto manifestando atteggiamenti bellicosi, ma dopo la nottata di giovedì il suo sembra tanto il pigolio dello sconfitto. Concludendo, nessuno poteva immaginare che dall'oggi al domani l'Europa si prendesse tutti i nostri migranti, né che digerisse tutte le richieste italiane e ci ricoprisse pure d'oro per mantenere i clandestini. Salvini parla di un successo al 70 per cento, nei prossimi mesi vedremo e giudicheremo. Una cosa però ci pare certa ed è che il presidente francese più che Macron sembra un macaron: duro all'esterno, ma morbido dentro.
(Totaleu)
«Strumentalizzazione da parte dei giornali». Lo ha dichiarato l'europarlamentare del Carroccio durante un'intervista a margine della sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo.