L’intesa tra i due leader acciaccati per contenere le migrazioni sta naufragando. Parigi non controlla più la Manica e gli irregolari «dilagano» nel Regno Unito.
Il danno per lo scippo dei preziosi ammonta a 88 milioni, ma il governo fa sapere che lo Stato non riceverà alcun indennizzo, non avendo mai stipulato una polizza. Il «Telegraph»: «La responsabile della sicurezza del museo assunta grazie alle quote rosa».
Il premier congela la riforma fino alle prossime presidenziali, ma i conti pubblici richiedono altri sacrifici. Possibile tassa sui grandi patrimoni. Il Rassemblement national: «Progetto di bilancio da macelleria fiscale».
Domani Trump e Al Sisi sottoscriveranno il piano per il cessate il fuoco: all’evento sono stati invitati in tanti, pure l’acciaccato Macron, ma non ci sarà alcun rappresentante dell’Unione. Witkoff: «La Casa Bianca ha riunito nazioni divise da generazioni». Assente Hamas.
Oggi la squadra del nuovo governo, in tempo per approvare il bilancio entro domani. Ma i partiti si sfilano dal sostegno diretto. Il figlioccio politico del presidente, Attal: «Così dà l’impressione di volere solo il potere».