2019-05-28
Il Carroccio travolge i fan dell’invasione. Arriva primo a Riace e pure a Lampedusa
Nell'isola siciliana, la Lega sfiora il 46%. Mimmo Lucano non entra nemmeno in consiglio comunale. Espugnata persino Capalbio.Gli elettori hanno bocciato in modo netto le politiche sull'accoglienza spinta: da Lampedusa a Riace, passando per Castelnuovo di Porto e Capalbio, la Lega è il primo partito. Nei luoghi simbolo dell'immigrazione a go go e del fallimento di Sprar, Cas e Cara, i cittadini hanno dato un segnale forte.A Riace, paese sbandierato come esempio in tutto il mondo, la svolta arriva già dal risultato delle europee. Il 30,75% dei concittadini del sindaco uscente Domenico Mimmo Lucano, promotore, per l'ultrasinistra, del «modello Riace» e per la Procura di Locri, del «sistema Riace», ha, infatti, votato Lega. Lucano, che a giugno andrà a processo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, si è candidato al consiglio comunale a sostegno di Maria Spanò, ex assessora definita negli atti dell'inchiesta come la sua «longa manus» e aspirante sindaco con la lista Il cielo sopra Riace, ed è tornato nel paesello della Locride due giorni fa per il comizio finale e per votare. Ma gli è andata decisamente male. Il nuovo sindaco, con il 41,89%, è Antonio Trifoli, ex vigile urbano supportato da una lista che vedeva tra i candidati anche Claudio Falchi, referente cittadino della Lega. Già consigliere comunale d'opposizione, Trifoli è da sempre la spina nel fianco di Lucano. Il povero Mimmo u' Curdu non ha racimolato neanche le preferenze sufficienti per entrare in consiglio comunale. La sua lista è arrivata terza e, con il 29,01 per cento di consensi, incasserà solo un seggio. Anche a Lampedusa, l'isola simbolo degli sbarchi, la Lega ha travolto tutti, incassando quasi il 46% dei voti e doppiando il Pd, che si è fermato al 21%. E dei 1.361 consensi, ben 410 sono una preferenza personale per Matteo Salvini. Il sindaco di Lampedusa Totò Martello, da sempre su posizioni antisalviniane, non riesca a ingoiare il rospo. E, pur di non ammettere la sconfitta, mistifica i dati: «Quella di Salvini a Lampedusa è una vittoria di Pirro: il 73,3% degli elettori non ha votato. Salvini ha preso solo 600 voti su 5.274 elettori, di cui solo 1.404 si sono recati alle urne». E oltre all'astensionismo, il primo cittadino punta il dito verso il Pd, contestando i luogotenenti dem: «Il segretario locale ha boicottato il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, basta leggere i suoi post». Il dottor Bartolo vola comunque a Bruxelles con le sue 220.000 preferenze nelle circoscrizioni dove era stato presentato. Trionfo leghista anche a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma: il Carroccio ha raccolto il 31,44% dei voti. Oltre dieci punti sopra il Partito democratico, che si è fermato al 19,44. Alla fine di gennaio, dopo l'entrata in vigore del decreto Sicurezza, voluto proprio da Salvini, a Castelnuovo di Porto è stato smantellato il Cara e i 300 rifugiati, che vivevano in un vero e proprio ghetto, sono stati trasferiti in altre Regioni. Fu proprio l'amministrazione comunale a schierarsi al fianco dei rifugiati. Ci furono anche un presidio, organizzato da una parte della popolazione, e una manifestazione di piazza propagandata dalla stampa pro accoglienza come molto partecipata.E addirittura, da giovedì 23 a sabato 25 maggio (quindi il giorno prima del voto), a Castelnuovo di Porto si è tenuta la prima edizione del Festival dell'umanità (manifestazione dedicata a Paolo Dieci, punto di riferimento per la cooperazione internazionale, vittima del disastro aereo in Etiopia lo scorso 10 marzo). Attività che non sono bastate a contrastare l'avanzata leghista.A Capalbio, la cittadina turistica preferita dai radical chic in provincia di Grosseto, la Lega ha travolto tutti con il suo 47,2%, mentre il Pd si è fermato a quota 21,4. Alle politiche del 4 marzo 2018 il Carroccio si era già attestato come primo partito con il 24% dei consensi. E durante la campagna elettorale Salvini su Twitter aveva scritto: «Dramma per i radical chic di tutta Italia, nella loro mitica Capalbio potrebbe addirittura vincere un sindaco della Lega». Alla fine ce l'ha fatta Settimio Bianciardi, alla guida di una lista dal carattere bipartisan. La vittoria della Lega a Capalbio non ha sorpreso il sindaco uscente Luigi Bellumori, eletto nel 2014 con una civica sostenuta anche dal Pd, che ora mastica amaro: «Me lo aspettavo perché c'è un grande movimento di opinione generato da Salvini, uno dei pochi che con il suo parlare suscita attenzione dei segmenti di elettorato importante come i giovani. La Lega vince, ma in realtà vince Salvini. È lui che prende i voti perché piace alla gente che lo vede come un leader. Può piacere o no ma la comunicazione è importante, convince e rassicura. E l'opinione pubblica lo vede come uno che lotta, che sa risolvere i problemi, poi bisogna vedere se li risolve davvero. Mentre gli altri appaiono poco lucidi, stanchi». Poi passa alle giustificazioni: «Capalbio non è un'enclave dell'Italia perché frequentata da alcuni rappresentanti di una certa parte politica. C'è anche una comunità suscettibile ai cambiamenti».In gran parte del territorio della provincia di Grosseto, la Lega ha raggiunto picchi del 50,9% (Roccalbegna) o del 47 (Campagnatico e Seggiano). E mentre la sinistra si lecca le ferite, il leader del Carroccio commenta: «La richiesta di un'immigrazione controllata e positiva non è solo un capriccio di Salvini, ma è una ferma volontà degli italiani ed è una delle prime battaglie che andremo pacatamente a condurre e a vincere nel nuovo Parlamento europeo e nella nuova commissione europea». Sull'immigrazione, poi, Salvini ha aggiunto ironicamente: «adotterò il modello Riace e Lampedusa perché in democrazia funziona così, e quindi entrerà solo chi ha il permesso di entrare».
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