2024-09-12
I socialisti spagnoli trattano per un accordo su Fitto. Ma il Pd continua a sabotarlo
García Pérez: «Abbiamo delle richieste». Vogliono blindare il commissario iberico Dem isolati nel loro stesso gruppo. Il capo del Ppe: «Il ministro italiano è un amico».Il nome di Raffaelle Fitto in Commissione europea per l’Italia con vicepresidenza esecutiva sta facendo uscire pazza la sinistra. Mentre il segretario del Partito democratico Elly Schlein, sparando a zero su Fitto, ha chiarito che in Europa tra colpire il governo e sostenere l’Italia preferisce la prima ipotesi, il presidente del gruppo dei socialisti Ue, la spagnola Iratxe García Pérez, ieri ha spiegato: «Stiamo negoziando, vedremo» e poi ha lasciato intendere che il sostegno potrebbe arrivare, ma in cambio di qualcosa: «Abbiamo delle richieste che vogliamo siano ascoltate. È una questione generale non un problema di singoli temi». La questione generale cui allude riguarda il portafoglio di Teresa Ribera Rodríguez, la spagnola che dovrebbe ereditare la Concorrenza da Margrethe Vestager. La Spagna, infatti, ha compreso che far saltare Fitto significherebbe inevitabilmente far saltare anche la sua candidata, visto che per la sua conferma è inevitabile l’appoggio di Ecr all’interno della riunione dei coordinatori. Spaccatura interna quindi con il Pd che di fatto resta isolato in Europa persino all’interno del suo steso gruppo. I dem pensavano di aver portato il bottino a casa, di aver isolato Giorgia Meloni e la sua Ecr, ma la partita potrebbe chiudersi diversamente rispetto a quello che avevano auspicato visto che il sì del Partito popolare, che ha stravinto le elezioni e, oltre a esprimere il presidente della Commissione con la conferma di Ursula von der Leyen, possiede i numeri più alti in Parlamento, ormai sembra essere blindato. Lo conferma l’intervista rilasciata dal presidente del Ppe Manfred Weber al Corriere della Sera. «Per il Ppe è chiaro: l’Italia deve essere ben rappresentata nella prossima Commissione europea. L’Europa deve rispettare i risultati ottenuti dal governo italiano su molte questioni europee. Nell’Unione europea non si può trascurare l’Italia». Un discorso che si traduce nell’appoggio alla nomina di Raffaele Fitto: «Il mio amico Fitto conosce perfettamente l’Europa. Non ha nulla da temere da nessuna domanda. È un costruttore di ponti e ha dimostrato competenza economica, ad esempio quando ha attuato con successo il Pnrr. Sarà una grande risorsa per la prossima Commissione».Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha ricordato che «Berlusconi, da parlamentare europeo, votò per Gentiloni. E per Gentiloni votarono anche i rappresentanti del Partito popolare europeo e gli europarlamentari di Forza Italia. Se la sinistra boicottasse Fitto, si coprirebbe di vergogna e tradirebbe gli interessi del Paese, perché Fitto è una persona capace, moderata, competente. Ha una storia democristiana, è stato in Forza Italia, nel Pdl, ha fondato un suo partito, e oggi è in Fratelli d’Italia. La sigla che rappresenta in Europa sono i Conservatori, movimento a cui apparteneva Margaret Thatcher». Insomma, Forza Italia e Ppe lo blindano, e purtroppo per la sinistra sono loro a questo giro a dettare le regole. Fonti di Fratelli d’Italia per altro ricordano che nel 2019, dopo l’audizione parlamentare di Gentiloni, da Ecr arrivò il via libera a proseguire con il processo di nomina a commissario Ue. «Raffaele Fitto, allora presidente di Ecr, partecipò personalmente all’audizione di Gentiloni in commissione economia e successivamente il nostro coordinatore, il belga Johan Van Overtveldt, dopo aver ascoltato il parere di Fitto, si espresse a favore della nomina del commissario italiano», spiegano da Ecr rispondendo alle polemiche, sollevate da Gaetano Pedullà, vice capodelegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo che aveva detto che fosse «assolutamente falso che Fratelli d’Italia votò in favore del commissario italiano facendo prevalere l’interesse nazionale durante l’audizione al Parlamento europeo». I liberali di Renew per ora sono più sul no che sul si, anche se non si può dire che ci sia chiusura completa: «Non c’è ancora una decisione. Non vedo alcuna competenza o ragione politica per cui dovrebbe essere un vicepresidente esecutivo della Commissione». Ha spiegato Martin Hojsík, membro slovacco del bureau di Renew Europe e vicepresidente del Parlamento europeo. Lanciando un segnale, Fitto va bene, ma la vicepresidenza esecutiva no. Un appoggio, ma solo morale, arriva da Carlo Calenda che con Azione non ha espresso parlamentari alle ultime elezioni. «Bisognerebbe appoggiare Fitto perché è un politico moderato e soprattutto è l’espressione del governo italiano. Ma che il governo italiano in questo momento non ci piaccia non vuol dire che noi non dobbiamo avere un rappresentante nella Commissione europea di peso e di valore; quindi, per quanto ci riguarda l’appoggio c’è».Da Weber stoccata anche ai Verdi: «Devono decidere se votare a fianco delle forze europeiste o con Orbán, Le Pen e altri. Penso che abbiano imparato dagli errori del passato, quando hanno votato contro il Patto per l’asilo e la migrazione e altri importanti dossier europei».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.