2021-08-21
I reduci del rave seminano il caos. In otto vanno al supermercato nudi
Finita la festa illegale, i partecipanti al party estremo della Maremma si sono dispersi a macchia di leopardo. Segnalati un po' ovunque disordini nei comuni di Umbria, Lazio e Toscana. E si teme l'impennata dei contagi.Per smaltire le nottate al festival dell'illegalità di Valentano, sul lago di Mezzano, in provincia di Viterbo, i reduci del rave party, lasciate le sponde del laghetto di Mezzano, dove avevano occupato abusivamente 35 ettari di terreno privato trasformati in una mega discoteca tekno, si sono dispersi a macchia di leopardo tra l'Alto Lazio, la Maremma tosco-laziale e l'Etruria meridionale: Gradoli, Bolsena, Capodimonte, Montefiascone, Montalto di Castro, Pescia Romana, Civitavecchia, Saturnia, Manciano ma anche Corbara e Orvieto. Al 112 per tutta la giornata di ieri continuavano ad arrivare segnalazioni. I carabinieri sono dovuti intervenire perché otto raver, per esempio, sono andati a fare la spesa in un market di Marciano completamente nudi. Un'altra carovana è stata allontanata dalle forze di polizia dalle sponde del lago di Corbara, nel comune di Baschi, in provincia di Terni. I giovani si erano accampati nelle vicinanze del lago con caravan e mezzi privati. Sono stati sanzionati per divieto di campeggio in area non autorizzata. Molti erano di nazionalità francese. Come gli organizzatori del rave che, però, non sono ancora stati individuati. L'attività di controllo delle forze dell'ordine è continuata anche ieri: 200 tra auto e camper e 400 persone identificate. In dieci sono stati segnalati alla Prefettura perché trovati in possesso di modiche quantità di stupefacenti. Sono stati sequestrati 60 grammi tra hashish e cocaina. Risale invece a mercoledì l'arresto di una coppia di giovani residenti a Milano per oltraggio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I due rientravano dal rave e si erano fermati da alcuni parenti. La ragazza era in evidente stato di agitazione, dovuto probabilmente ad alcol o droghe. Durante il controllo si sono fiondati contro i carabinieri, che hanno riportato lesioni per dieci e 15 giorni. Anche a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, su di un camper parcheggiato a bordo strada, proveniente dal rave di Valentano, c'erano tre francesi e un belga che riposavano. Uno di loro è stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, ketamina e Lsd. Da Pitigliano, dove si erano accampati con dei camper, sono ripartiti ieri. Il sindaco Giovanni Gentili ha tirato un sospiro di sollievo (nonostante qualcuno abbia polemizzato perché un suo fratello sarebbe stato fotografato al rave): «Considerata la quantità di gente presente posso dire che è andata bene». Un paio di episodi però sono stati segnalati: un ragazzo ubriaco ha molestato dei passanti e un giovane che non voleva ripartire è salito sul tetto di un'abitazione.Ormai l'incredibile folla, che ha raggiunto il picco di 10.000 persone a Ferragosto, si è dileguata. Si incontrano solo gruppetti composti da massimo dieci persone visibilmente provate. Per loro stati sei giorni di promiscuità. Per questo la Regione Lazio ha spedito nel Viterbese task force per effettuare tamponi a tappeto. Anche perché uno dei ragazzi finito in ospedale in coma etilico è risultato positivo. Il prefetto di Viterbo Giovanni Bruno e quello di Grosseto Paola Berardino sono stati convocati dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, che dal 13 agosto, giorno in cui sui canali Telegram e Whatsapp è stata diffusa la posizione della grande festa tekno della droga, non ha speso una sola parola sull'accaduto. Nonostante il proprietario di buona parte di quei terreni, il sindaco di Grotte di Castro, Piero Camilli (già patron di Grosseto calcio, Pisa e Viterbese) abbia denunciato subito l'assembramento. «Alle prime luci dell'alba di sabato», racconta a La Verità l'avvocato Enrico Valenti, legale del sindaco, «siamo venuti a conoscenza del primo insediamento composto da circa 500 persone. Abbiamo immediatamente avvisato le forze dell'ordine e sporto denuncia all'autorità giudiziaria». Non solo: «Ho personalmente contattato il prefetto di Viterbo», spiega ancora l'avvocato, «ma, probabilmente, la vigilia di Ferragosto, lo scarso numero di uomini tra le forze dell'ordine territoriali e la difficoltà di organizzare un cordone nelle vie d'accesso, ha consentito agli organizzatori di far arrivare migliaia di persone». «L'Italia è allo sbando», ha insistito la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, «ed è considerata ormai zona franca per chiunque voglia delinquere». «Questo governo dovrebbe pensare a una legge per contrastare questi fenomeni», dice a La Verità Giuseppe Molinari, ex deputato che qualche anno fa, il giorno di Ferragosto, ha perso una nipote durante un rave in Puglia. Ed è proprio quello che chiedono da Forza Italia. Aldo Milone, responsabile del Dipartimento sicurezza del partito, sostiene: «Dopo il rave di Viterbo è arrivato il momento di porre un freno a questi raduni che servono soltanto a spacciare e a consumare sostanze stupefacenti. Se non si vogliono vietare del tutto, vanno sicuramente disciplinati». Il danno ormai c'è stato. E da Sorano, comune in provincia di Grosseto ma a pochi chilometri da Valentano, è già un fuggi fuggi di turisti: agriturismi e hotel hanno segnalato non poche disdette.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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