2021-12-04
I pm tornano a scavare in casa Juve. Caccia alla carta segreta su Ronaldo
(Alberto Gandolfo/NurPhoto via Getty Images)
Nuova perquisizione della Finanza nel quartier generale: sotto inchiesta anche il capo dell’area legale. La «scrittura privata» citata in una intercettazione. Verifiche pure sul trasferimento di Cr7 in Inghilterra.Anche questo fine settimana, come il precedente, i tifosi della Juventus rischiano di trascorrerlo con il cuore in gola, non tanto per la partita casalinga contro il Genoa ma per le novità emerse dall’inchiesta della Procura di Torino che sta travolgendo la società bianconera. Gli uffici societari della Vecchia signora sono stati di nuovo perquisiti - come lo scorso sabato - dagli uomini della Finanza che, coordinati dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio, stanno cercando quella che viene ritenuta la pistola fumante dell’inchiesta: ossia il documento relativo agli stipendi pregressi versati alla superstar Cristiano Ronaldo. «Quella famosa carta che non dovrebbe esistere teoricamente», asseriva in un’intercettazione telefonica dello scorso 23 settembre (a cinque giorni dall’approvazione del bilancio bianconero) il neo indagato Claudio Gabasio, capo dell’area legale del club. Dunque, con l’iscrizione di Gabasio nel registro degli indagati, seconda novità emersa nella giornata di ieri, le figure coinvolte nell’indagine sono otto: la Juventus come persona giuridica, il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’ex chief football officer Fabio Paratici (ora al Tottenham), il dirigente con responsabilità strategica Marco Re e i due chief financial officer Stefano Bertola e Stefano Cerrato. Come detto, la principale pista investigativa che gli inquirenti piemontesi stanno seguendo è quella che porta all’ex idolo juventino Cristiano Ronaldo. In particolare i magistrati stanno cercando di reperire la documentazione «contabile ed extracontabile», che secondo la ricostruzione dei pm, sarebbe inserita in una «scrittura privata», concordata tra società e giocatore. Quasi superfluo specificare che il ritrovamento del documento rappresenterebbe il punto di svolta dell’inchiesta. Sempre nella conversazione telefonica dello scorso settembre Gabasio, al telefono con il direttore sportivo Federico Cherubini (al momento persona informata sui fatti), racconta: «Se quella carta salta fuori abbiamo… ci saltano alla gola su tutto il bilancio e i revisori, tutto ... poi magari dobbiamo fare una transazione finta». E ancora: «Non arriverei all’estremo... di fare una causa perché poi quella carta lì che loro devono tirare fuori non è che ci aiuti tanto a noi, nel nostro bilancio». Affermazioni che sembrerebbero confermare quanto la dirigenza juventina tenesse alla riservatezza della presunta scrittura privata. Quest’ultima durante la prima perquisizione sarebbe stata chiesta alla gran parte dei vertici societari, presidente Agnelli compreso. Qualche giorno dopo la stessa richiesta è stata fatta anche all’ad Maurizio Arrivabene. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori c’è il bilancio 2021, nella parte relativa ai «fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno». Una delle voci principali riguarda, appunto, il trasferimento del campione portoghese al Manchester United. Secondo i pm torinesi la dirigenza non avrebbe scritto in maniera corretta tutti i passaggi della cessione dell’atleta, sulla quale l’articolo 2427 del Codice civile prevede l’obbligo di indicare in una nota integrativa «la natura e l’effetto patrimoniale, finanziario ed economico dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio». Ad agosto l’attaccante portoghese è stato venduto al club inglese per 15 milioni di euro. Senza dimenticare che «il valore di cessione potrà incrementarsi di massimi del valore di 8 milioni al raggiungimento di obiettivi sportivi», in altre parole i bonus connessi alle prestazioni di Ronaldo nella sua nuova squadra.Oltre all’ipotesi legata all’attaccante portoghese i pm stanno passando al setaccio gli ultimi tre bilanci della società per trovare eventuali reati connessi alle plusvalenze con i giocatori, fatture e pagamenti. Il sistema delle plusvalenze, secondo l’accusa, sarebbe stato il «correttivo dei rischi assunti in tema di investimenti e dei costi connessi ad acquisti e stipendi scriteriati». Tra i tanti scambi che gli inquirenti stanno analizzando c’è quello che ha portato Arthur alla Juve e Miralem Pjanic al Barcellona. E poi le cosiddette «operazioni a specchio», ovvero a somma zero con conseguente assenza di movimento finanziario e presenza di un duplice effetto positivo sui bilanci della cedente e della cessionaria. Infine le movimentazioni delle giovani promesse, caratterizzate da «corrispettivi rilevanti e fuori range rispetto ai calciatori di medesimo livello e categoria».Sul fronte interrogatori due degli indagati nei giorni scorsi hanno deciso di non presentarsi in Procura, si tratta di Bertola e Re. Nella serata di ieri è arrivata anche una dichiarazione degli avvocati Maurizio Bellacosa (legale della Juventus) e Davide Sangiorgio (difensore di alcuni indagati), i quali hanno spiegato che «il decreto di perquisizione di ieri non modifica le ipotesi investigative del precedente provvedimento notificato venerdì scorso, ma specifica la presunta esistenza di documentazione della quale, al momento, non risulta il rinvenimento».
Nucleare sì, nucleare no? Ne parliamo con Giovanni Brussato, ingegnere esperto di energia e materiali critici che ci spiega come il nucleare risolverebbe tutti i problemi dell'approvvigionamento energetico. Ma adesso serve la volontà politica per ripartire.