2021-08-10
I casi sono sotto controllo ma ora i talebani del vaccino inseguono pure gli under 12
Il trend della crescita dei contagi continua a rallentare. Però per Franco Locatelli la profilassi di massa va estesa ai bimbi al più presto. E liquida le paure dei genitori: «Immotivate».La curva epidemica continua a rallentare da giorni, ma paradossalmente accelera la campagna per inoculare il vaccino, non solo negli adolescenti, anche nei bambini con meno di 12 anni. I casi, da una settimana all'altra, stanno aumentando in media solo dell'8,2% rispetto all'oltre 100% della seconda metà luglio. Contrariamente alla narrativa mainstream, che attribuisce il miglioramento all'introduzione del green pass, urge ricordare che il tasso di positività dipende dal numero dei tamponi eseguiti: meno se ne fanno più positivi si trovano. Non è il green pass ad aver abbassato la positività, ma il maggior numero di test ad aver ridotto il dato. La conferma arriva dai numeri registrati nel week end. Con quasi 90.000 test in meno tra i 293.693 di sabato e i 203.511 di domenica e i 102.864 di ieri, è chiaro che il tasso di positività aumenta. Ieri in Italia c'erano 4.200 nuovi casi Covid contro i 5.735 di domenica. Con 100.000 tamponi la positività è così schizzata dal 2,8% al 4,1%. I decessi sono stati 22, contro gli 11 di domenica, ma ci sono stati ritardi nella registrazione. Come spesso succede il lunedì, per le poche dimissioni del weekend, le terapie intensive ieri erano 24 in più (+11 domenica), mentre i ricoveri ordinari erano 155 in più (+98). La Sicilia con 923 positivi si è confermata la regione con più casi, seguita da Emilia Romagna (+642), Toscana (+492), Lazio (+474) e Veneto (+425). Un quadro più vicino alla realtà si ottiene con dati relativi a un orizzonte temporale più ampio. Si scopre così che l'indice di trasmissione (Rt) del Covid-19 - che se è superiore a 1 indica un'epidemia in espansione - è praticamente stabile intorno a 1,56 e, se proiettato una settimana più avanti, secondo lo stesso Brusaferro, »calerà intorno a 1,23». Il tasso dei ricoveri è nell'ordine del 4% nei reparti ordinari e del 3% nelle terapie intensive. Negli ultimi 30 giorni, per l'Iss, sono state 300 le persone decedute con diagnosi da Covid su 113.131 contagiati (0,26%) e in oltre 80% si è trattato di ultraottantenni ( con più patologie) non vaccinati. Nonostante questo quadro in ridimensionamento dell'epidemia, per Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, è fondamentale «coprire anche la fascia sotto i 12 anni d'età» con le vaccinazioni anti-Covid. L'esperto, ospite a La7, con un appello «accorato» invita i genitori a portare i figli a immunizzarsi: «I vaccini sono straordinariamente sicuri e i vantaggi evidenti». Chiedendo di non alimentare fake news perché «non si tratta di un farmaco sperimentale. Basta paura», il pediatra, immunologo del Cts auspica un via libera in tempi brevi del vaccino per i bambini e l'avvio di una campagna «di massa» anche per loro. «Gli studi sono in fase avanzatissima e i dati sono in valutazione presso le agenzie regolatorie Ema per l'Ue e Fda per gli Usa», ha sottolineato Locatelli. Il perché sia necessario vaccinare anche i bambini, secondo l'esperto, è da ritrovare nei «28 ragazzi e bambini che hanno perso la vita per il Covid. Purtroppo anche sotto i 12 anni». Ai genitori che hanno paura degli effetti collaterali risponde che è «una paura immotivata, perché abbiamo tutte le evidenze che la vaccinazione in questa fascia d'età con i vaccini a mRna è assolutamente sicura». Il vaccino, continua, «non provoca effetti collaterali rilevanti e protegge, oltre che dal rischio di complicanze fatali, anche dal rischio di sviluppare una patologia grave come la famosa sindrome multi-infiammatoria sistemica». Una complicanza che, specifica, in Italia ha fatto registrare numeri «nell'ordine di 300 casi» di «ricovero nelle strutture ospedaliere o addirittura nelle terapie intensive». Premettendo che anche i bambini possono essere fragili per patologie rare o altre condizioni, vale la pena ricordare che la questione è molto dibattuta a livello scientifico. Il ragionamento di Locatelli è in linea con l'obiettivo di raggiungere l'immunità di gregge, cioè eradicare il virus. La variante Delta però ha rivoluzionato la realtà e come ha dichiarato venerdì lo stesso Brusaferro, «il virus diventerà endemico», quindi la strategia non è l'eliminazione, ma la convivenza con il Sars-Cov2. Sulla solidità dei dati di sicurezza, è bene ricordare che le agenzie del farmaco stanno frenando sull'ok al vaccino nei bambini. In America l'Fda ha sollecitato Pfizer e Moderna ad ampliare la platea per gli studi clinici sull'efficacia dei vaccini a mRna nella fascia 5-11 anni. «Sarei un pochino cauto sui più piccoli», dice il virologo Francesco Menichetti direttore delle malattie infettive all'ospedale di Pisa. I dati degli studi registrativi «saranno importanti però», chiarisce, «ancora più importante sarà chiarire quale vorrà essere la politica vaccinale: se vorremo raggiungere l'immunità di gregge e di quale livello». Perché, spiega il virologo, «il motivo è sempre basato sul rapporto rischio/beneficio «che a regola si abbassa per i bambini. Ovvero, anche se il rischio rimane quello, è più rilevante con la diminuzione dell'età».
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