2024-03-10
Hotel Inps, il gip gela i Benetton
Campo Marzio - Piazza Augusto Imperatore
L’associazione degli inquilini riesce a far saltare l’archiviazione. Il caso del palazzo romano finito ai magliari a prezzo di saldo sarà riaperto. Da chiarire la sponda del M5s.L’ingarbugliato intreccio della vendita di uno degli immobili più appetibili della Capitale, l’ex sede dell’Avvocatura dell’Inps in stile razionalista, tirata su nel pieno periodo fascista in piazza Augusto Imperatore a Campo Marzio e diventata un hotel superlusso di Bulgari dopo essere finita nella galassia Benetton, verrà esaminata da un giudice. Le indagini disposte dalla Procura di Roma, che non avevano evidenziato «elementi suscettibili di approfondimenti né elementi di criticità», stavano per finire in archivio. Ma dopo l’argomentata opposizione presentata dall’Associazione inquilini e abitanti dell’Usb, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Simona Calegari, ha fissato per il 4 luglio prossimo l’udienza per la camera di consiglio.L’associazione degli inquilini, guidata da Angelo Fascetti e rappresentata dall’avvocato Vincenzo Perticaro, ha chiesto di disporre ulteriori attività investigative sia sui meccanismi che hanno portato alla cessione dello stabile che su un segmento politico che riguarda il cambio di destinazione d’uso dell’immobile. Il primo punto da affrontare, denunciava l’associazione degli inquilini, era il prezzo, ovvero ciò che lo ha reso un grande affare: 150 milioni di euro per 22.000 metri quadrati. Secondo le valutazioni delle principali agenzie immobiliari romane, invece, a giugno 2020 quel palazzo era quotato tra i 187 e i 210 milioni di euro. Il locatario, Bulgari, lo ha preso per 15 milioni annui (il contratto avrà durata decennale con possibilità di rinnovo per altri dieci) e, così, l’investimento da 150 milioni risulta già ammortizzato. È la fase precedente, però, che ha messo in allarme l’associazione degli inquilini: prima di finire nelle mani del grande marchio del fashion, lo stabile è stato acquistato con una trattativa «senza evidenza pubblica». A partire da quando è entrato a far parte del Fip, il Fondo immobili pubblici nato per valorizzare e vendere le proprietà immobiliari statali le cui performance, però, sono state in alcuni casi bollate dalla Corte dei conti come «poco trasparenti» per via dei «saldi» sul prezzo d’acquisto. Il Fip è gestito da Investire sgr, ovvero una società privata che appartiene a una cordata guidata da Banca Finnat e completata da Convivio Spa (Luxottica), Fondazione Cariplo, Cassa dei geometri, Banca Iccrea (una delle capogruppo del credito cooperativo) e Regia srl, holding del gruppo Benetton, il cui ad è il commercialista trevigiano Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton e consigliere di Banca Finnant. La società che ha preso in carico il palazzo dal Demanio lo ha quindi venduto a Edizione property, il cui 20% della proprietà è della Regia srl, ovvero dei Benetton. Che in questa operazione commerciale si trovano nella duplice veste di venditori e di acquirenti. L’anomalia, però, sostiene l’associazione degli inquilini, oltre a un ipotizzato «conflitto d’interessi», è legata al prezzo di vendita: «Decisamente inferiore al valore di mercato». L’acquisto, dopo che diverse proposte di altri potenziali investitori sono state ritirate, viene concluso nel dicembre 2019, proprio mentre era in corso la trattativa con il governo di Giuseppe Conte sulle concessioni autostradali, e si tinge inevitabilmente di una nota politica. Sia perché il ministero dei Beni culturali, in quel momento guidato dal pentastellato Alberto Bonisoli, rinuncia al diritto di prelazione, sia perché il Comune di Roma, amministrato da Virginia Raggi (M5s), cambia la destinazione d’uso in soli sei mesi. L’Associazione degli inquilini lamenta anche che «nonostante la situazione relativa alla vendita degli immobili del fondo sia stata più volte oggetto di interrogazioni parlamentari a oggi non si hanno riscontri istituzionali». E infatti il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli ha interrogato i ministri dell’Economia e della Cultura perché «i dettagli dell’affare immobiliare sono stati oggetto di un atto di sindacato ispettivo presentato nel luglio 2021, al quale è stata fornita una deludente risposta dall’esecutivo di allora (guidato da Mario Draghi, ndr), che si era limitato a ricostruire cronologicamente i fatti».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.