2025-11-12
Solo la Schlein dà retta alle sparate di Landini. La Uil dice no allo sciopero
Maurizio Landini e Elly Schlein (Ansa)
Bombardieri, come la Cisl, dice che non incrocerà le braccia e isola ancor più la Cgil Che ieri non ha firmato un rinnovo di contratto nella Pa: ennesimo dispetto al governo.L’esecutivo nazionale della Uil, al termine di un vertice convocato ieri, ha approvato all’unanimità la convocazione di una manifestazione nazionale a Roma per sabato 29 novembre. Obiettivo? ottenere modifiche alla manovra economica varata dal governo. Insomma, sì a una manifestazione, no a uno sciopero. Questo significa anche che la Uil non aderirà allo sciopero generale del 12 dicembre convocato dalla Cgil, confermando l’allontanamento tra le due realtà sindacali. Nelle stesse ore il segretario della Cgil Maurizio Landini si incontrava al Nazareno con Elly Schlein e altri dirigenti del Pd, che in questi giorni stanno incontrando le le parti sociali. Ma che l’azione di Landini sia ispirata politicamente lo dimostra la scelta di convocare uno sciopero in un giorno diverso da quello convocato dall’Usb. Questi ultimi, infatti, che negli ultimi mesi hanno dimostrato di riuscire a portare nelle piazze numeri importanti di manifestanti, ha scelto il 27 e il 28 novembre per l’agitazione indetta non solo da Usb, ma anche Cobas e altre sigle e riguarderà il personale di sanità, scuola, servizi e pubblica amministrazione, ma a rischio ci sono anche i treni e il trasporto aereo. Lo sciopero del 12 dicembre «di fatto si contrappone a quello da tempo convocato da vari sindacati di base per il 28 novembre» ha detto Piero Bernocchi, portavoce confederazione Cobas, aggiungendo: «Purtroppo, la Cgil si è mostrata sorda agli appelli, rifiutando di trovare insieme una data unitaria e per giunta scegliendone una, il 12 dicembre, fuori tempo massimo rispetto all’iter della finanziaria e a un passo dalle feste di Natale» ha aggiunto, sottolineando «il rifiuto della mano tesa offerta dal sindacalismo di base».Insomma, Landini sempre più isolato sceglie la strada della conta interna, con la Cisl che ormai già da tempo lo aveva scaricato e che aveva fissato una manifestazione proprio per il 13 dicembre, il giorno che segue la data dello sciopero di Landini e i suoi e indetto successivamente. Al termine della riunione al Nazareno il segretario della Cgil ha spiegato di aver condiviso con Schlein «le ragioni che ci hanno portato a proclamare lo sciopero generale del 12 dicembre e le nostre richieste di modifica su tutti i temi, a partire dalle questioni del salario e della restituzione del drenaggio fiscale». In breve le ha dettato la linea, a favor di telecameraQuando i sindacati non fanno politica e si mettono a difendere, come da statuto, i diritti dei lavoratori, succede anche che si chiudano degli accordi. Ieri è arrivata la firma del nuovo contratto nazionale delle telecomunicazioni. «Questo rinnovo, arrivato ben oltre i tempi, dimostra quanto sia necessario rispettare le scadenze contrattuali: perché una contrattazione puntuale è l’unico strumento per tutelare il potere d’acquisto, governare cambiamenti e dare risposte concrete al settore». Così Vera Buonomo, segretaria confederale Uil, e Salvo Ugliarolo, segretario generale. «Ora», concludono Buonomo e Ugliarolo, «serve una vera politica industriale da parte del governo, coerente e capace di sostenere una filiera strategica, riconoscendo che la digitalizzazione non esiste senza le persone che ogni giorno la rendono possibile. Serve inoltre un confronto vero e costruttivo per intervenire su temi ormai non più rinviabili: a partire dal costo dell’energia per le aziende che non sono classificate come energivore, fino a un intervento sulle gare pubbliche che riguardano il mondo dei servizi alla clientela, dove troppo spesso si continuano a pagare gare non compatibili con il rispetto dei contratti collettivi maggiormente rappresentativi, alimentando contratti pirata che mettono a rischio la tenuta dei livelli occupazionali e la qualità del lavoro nel settore». Non solo telecomunicazioni, ma anche nel pubblico impiego si è raggiunto l’accordo su un nuovo contratto, ma mentre nel primo caso è arrivata la firma di tutti, nel secondo, che riguarda i dipendenti della Pa, la Cgil non ha messo la firma. Segnale anche questo di un evidente scopo politico, ovvero non gratificare i dipendenti pubblici nel momento in cui all’esecutivo siede il centrodestra, dandogli così modo di rivendicarne la paternità. Firmata anche l’ipotesi di contratto dell’area delle Funzioni locali per il triennio 2022–2024, «un passo avanti concreto nella valorizzazione della dirigenza pubblica locale e nella tempestività dei rinnovi contrattuali» ha commentato Angelo Marinelli, segretario generale aggiunto della Cisl Fp, commentando la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto che riguarda i dirigenti degli enti territoriali, i dirigenti p.t.a. e segretari comunali e provinciali. «Con questo rinnovo si completa il quadro delle Funzioni locali e possiamo iniziare a breve la nuova tornata contrattuale 2025-2027», ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, sottolineando che «gli incrementi medi mensili ammontano a 444 euro per tredici mensilità, con arretrati fino a 9.100 euro. È un risultato importante, frutto di un dialogo costruttivo e di una volontà comune di riconoscere l'impegno e la responsabilità dei dirigenti locali. Una chiusura in tempi molto contenuti, raggiunta in sole tre riunioni». La firma di oggi arriva dopo i rinnovi già sottoscritti per i dipendenti del comparto delle Funzioni ventrali, di Difesa e sicurezza, di Sanità, e di Enti locali e Scuola, completando così il percorso di aggiornamento contrattuale per l’intero pubblico impiego.
Ettore Prandini (Totaleu)
Lo ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini in un punto stampa in occasione dell'incontro con la Commissione europea a Bruxelles.