Passione lettura. Le uscite più attese e gli accessori indispensabili

Passione lettura. Le uscite più attese e gli accessori indispensabili
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Il 61% degli italiani ha dichiarato di aver letto almeno un libro durante questo 2020. In crescita anche i romanzi in formato digitale, da scoprire grazie a tanti nuovi tablet.


«Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine». In un anno in cui siamo stati costretti a riscoprire le nostre case e a ricostruire le nostre giornate, la lettura - come cita Virginia Wolf - è diventato un piccolo paradiso in cui fuggire dalle preoccupazioni quotidiane.

Secondo i dati raccolti dall'Aie (Associazione italiana editori) a ottobre la percentuale di cittadini che dichiara di aver letto un libro negli ultimi 12 mesi di attesta al 61% contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018. In particolare i lettori di libri cartacei sono il 55%, di eBook il 30% (in crescita di cinque punti percentuali sul 2019) e audiolibri il 12% (più due punti percentuali). La crescita dei lettori su supporto digitali è evidenziata anche dall'aumento dei lettori forti di eBook (chi legge 4 o più libri in formato digitale passa dal 9% del 2019 al 14%) e di audiolibri (dal 2% al 3%). Se consideriamo l'intero universo di chi a ottobre dice di aver letto un libro negli ultimi 12 mesi, il 40% di essi legge perlopiù in digitale, il 46% cartaceo, il 14% utilizza tutti i tipi di supporto. Solo un anno prima, i lettori “digitali" erano il 32%, 51% cartaceo e 17% utilizzava entrambi i supporti.

Crescono anche gli acquisti online. In particolare, sono 3,4 milioni gli italiani, già lettori di libri e clienti delle librerie tradizionali, che per la prima volta hanno acquistato un libro online e 2,3 milioni un eBook. La platea di chi legge libri cartacei acquistati online sale così al 38% dei lettori, eBook al 30%. La crescita degli italiani che hanno iniziato ad acquistare online non vuol dire però la fine delle librerie, anzi. A ottobre dichiarano di frequentarla il 67% dei lettori, dato sì inferiore al 2019 (era il 74%) ma in netto recupero rispetto al 20% di maggio. Gli altri punti di vendita fisici, soprattutto supermercati, sono frequentati dal 23% dei lettori contro il 21% del 2019 e l'11% di maggio 2020. Le librerie online sono al 38% rispetto al 31% del 2019 e al 39% di maggio 2020. Il prestito bibliotecario, sommato alla riscoperta di titoli già presenti nella libreria di casa, i prestiti e i regali, è fonte di letture per il 41%. Le librerie, in particolare, sono essenziali nei meccanismi di selezione: sceglie cosa comprare una volta entrato in libreria il 33% dei lettori, si affida alle informazioni raccolte online il 23% e ai media tradizionali il 21%.

«I nuovi dati completano la fotografia di un mondo che sta mutando. Le novità, determinate dalla brusca accelerazione che la pandemia ha imposto, saranno oggetto di ulteriore analisi: è infatti fondamentale utilizzare al meglio i dati raccolti dall'indagine per ideare e realizzare progetti e soluzioni sempre più in linea con le esigenze dei lettori e le tendenze di un mercato in continua evoluzione» ha dichiarato Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura. Il presidente dell'Aie, Ricardo Franco Levi, ha invece commentato i dati sostenendo come «i rapidi cambiamenti nelle modalità di lettura e acquisto impongono nuove sfide per tutta l'editoria».

Basta un caffè per essere felici di Toshikazu Kawaguchi

Niente è paragonabile al profumo del caffè, quell'odore inebriante che al mattino ci dà il più bel buongiorno che si possa sperare, ancora di più se il buongiorno te lo dà il barista di fiducia in una delle caffetterie più strepitose che esistano. In questo caso siamo in Giappone e il rito di bere un buon caffè ti permette di far riaffiorare i ricordi del passato, anche gli errori. È così che come in una voragine si intrecciano i percorsi di vita di Yukio, che per inseguire i propri sogni ha tralasciato la madre in un periodo delicato, o Kiyoshi, che non ha saputo dire addio alla propria moglie come avrebbe desiderato. Un romanzo toccante e riflessivo adatto a chi ha ancora il peso del passato che affligge le sue giornate.

Kindle Oasis

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Lo schermo più grande tra gli e-reader Amazon e la tecnologia e-ink più all'avanguardia, il tutto in un design sottile ed ergonomico con pulsanti volta pagina che permettono di leggere tenendo il dispositivo con una sola mano. Questo è Kindle Oasis, l'ultimo device ideato dall'azienda di Jeff Bezos. Questo e-reader è persino resistente all'acqua.

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La parabola di Aimo Moroni parte dal pollaio
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.

È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.

«L’abito industriale avvolge il corpo, quello sartoriale veste l’anima»
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».

C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.

Non solo droghe: i giovani provano a riempire il vuoto con gioco e porno
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.

Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!

Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.

Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».

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