2021-09-04
«L’Italia resterà fedele agli States». Guerini rinnova il patto con Austin
Lorenzo Guerini (Getty Images)
Il ministro della Difesa incontra l'omologo Usa. L' Ue promette una presenza a Kabul.È stato il primo ministro della Difesa straniero ad essere ricevuto al Pentagono dopo la crisi afgana che ha richiesto una sempre più stretta collaborazione tra Italia e Usa. Lorenzo Guerini ha incontrato ieri il segretario americano alla Difesa Lloyd Austin, col quale i rapporti sono stati intensi durante tutte le fasi più concitate delle operazioni di evacuazione all'aeroporto di Kabul. Il tavolo di discussione è servito a ribadire che l'Italia era e resta legata agli Stati Uniti sul fronte strategico. In questo momento è infatti particolarmente acceso il dibattito sull'«autonomia strategica» dell'Europa nelle questioni estere. Il nostro Paese intende però rifuggire da tentazioni di «indipendenza» dagli Stati Uniti che hanno invece pervaso l'animo degli alleati transalpini: l'autonomia, come più volte ribadito dal ministro Guerini, nell'ottica italiana (e tedesca) consiste nel rafforzare l'Europa ma sempre nel solco transatlantico. A quanto risulta, gli Stati Uniti lasceranno maggiore azione all'Italia nelle aree di più grande interesse per la nostra Difesa. La nostra Nazione, ma anche gli altri membri dell'Alleanza, dovranno in definitiva gestire le porzioni di territorio maggiormente vicine a casa propria e dunque, mentre saremo impegnati nel cosiddetto «Mediterraneo allargato», gli Usa si concentreranno nelle azioni di contenimento della Cina e di coordinare eventuali operazioni nell'indo-pacifico. Sono state ribadite, insomma, decisioni che andavano da tempo in questa direzione: per l'Iraq, ad esempio, era già stabilito che l'Italia assumesse il prossimo anno il comando della missione Nato. È un momento dunque in cui il nostro Paese può davvero giocare un ruolo da protagonista nello scenario internazionale, godendo anche del prestigio donato dalla presidenza del G20. In questo ambito, il governo Draghi sta approntando un vertice sulle vicende afghane. La collaborazione tra Italia e Usa durante la crisi a Kabul ha quindi rafforzato i reciproci rapporti. Guerini aveva avuto più volte modo di ringraziare il suo omologo per la sicurezza garantita durante le operazioni di evacuazione a Kabul e gli Usa si sono a loro volta mostrati consapevoli dell'importanza della base aeronavale di Sigonella, messa a disposizione dall'Italia come scalo imprescindibile per il Pentagono per condurre a sua volta l'evacuazione. Del maggior peso che l'Europa (non solo l'Italia) è chiamata ad assumere pur nel solco transatlantico, Guerini aveva del resto parlato anche in un incontro tenuto a Lubiana con gli altri ministri della Difesa dell'Ue, poche ore prima della partenza per Washington. «La convinta promozione dello sviluppo e dell'acquisizione di capacità militari europee deve essere assolutamente interpretata quale naturale e coerente azione di rafforzamento del pilastro europeo dell'Alleanza Atlantica, a conferma dell'indissolubilità del solido rapporto transatlantico, e con l'obiettivo di consentire all'Europa di contribuire in maniera sostanziale ed efficace alla sicurezza e alla stabilità globale», aveva detto. Intanto l'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell è tornato sulla questione delle evacuazioni delle persone a rischio che hanno collaborato con gli occidentali al processo di democratizzazione dell'Afghanistan. Alcune sono rimaste indietro e, secondo Borrell, vanno recuperate. A tal fine e se le condizioni di sicurezza lo consentiranno, è stata prevista una presenza congiunta europea a Kabul, coordinata dal servizio europeo di sicurezza.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco
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