2024-11-23
Confermate le accuse a Gravina ma i magistrati smentiscono il gip
Il Riesame: «Sull’accusa di autoriciclaggio l’ordinanza non appare condivisibile».L’inchiesta su Gabriele Gravina fa litigare con il gip i giudici del Tribunale del Riesame che, oltre a valutare le esigenze cautelari sul sequestro da 140.000 euro chiesto dalla Procura e non accolto, si sono visti costretti a entrare nel merito delle contestazioni. Pur rigettando l’appello della Procura per la mancanza del requisito del periculum, le toghe del Riesame hanno puntato il dito contro l’ordinanza del gip, definendola «non condivisibile» in un passaggio fondamentale, ovvero «laddove esclude la sussistenza del fumus del contestato reato di autoriciclaggio». Un passaggio chiave riguarda Emanuele Floridi, ex collaboratore di Gravina e principale accusatore. Secondo il Riesame non si possono liquidare facilmente le sue affermazioni: «Si può dare per pacifico che avesse malanimo verso Gravina e che fosse intenzionato a nuocergli», affermano i giudici, ma ciò non basta per «ignorare le sue dichiarazioni» sui fatti, considerati eventi di cui «afferma di aver avuto diretta conoscenza». Il collegio sottolinea che Floridi sia stato uno «strettissimo collaboratore» di Gravina all’epoca dei fatti, aggiungendo che le sue dichiarazioni «non possono essere ritenute false solo per il suo presunto rancore». I giudici si sono soffermati sull’accordo stipulato tra Gravina, allora presidente della Lega Pro, e la società Isg. E qui definiscono un elemento «suggestivo, ma non decisivo» il fatto che Gravina abbia firmato il contratto il giorno prima di lasciare l’incarico. «L’ipotesi accusatoria», si legge nell’ordinanza, «verte sul fatto che il contratto fosse stato stipulato a cifre largamente maggiorate, per retrocedere in gran parte gli importi all’indagato». L’operazione Isg si sarebbe articolata in una complessa movimentazione: tra novembre 2018 e aprile 2019 Isg ha ricevuto 250.000 euro dalla Lega Pro; l’1 giugno 2019 Isg stipula un contratto con Gingko Ltd per 212.000 euro; il 23 settembre 2019 Gingko paga 205.000 euro a Wallector Ltd per diritti di opzione sulla collezione di libri di Gravina; tra novembre e dicembre 2019 Wallector trasferisce 200.847 euro a Gravina tramite cinque bonifici disposti dalla società Mizar Srl. I giudici osservano che l’operazione configurerebbe una condotta dissimulatoria di autoriciclaggio: «Il mutamento dell’intestazione soggettiva del profitto è idoneo a ostacolare la sua ricerca e il trasferimento». Elementi significativi sarebbero emersi anche dopo il rigetto del gip: tra questi, le dichiarazioni di Francesco Ghirelli, successore di Gravina alla guida della Lega Pro, e l’analisi del materiale prodotto dalla Isg, definito dai giudici come una «stereotipata reportistica periodica». D’altra parte i giudici del Riesame smentiscono la stessa difesa di Gravina. Nella memoria difensiva i legali sostengono che Ghirelli abbia messo mano al contratto per la pandemia da Covid 19 e per la morte dell’advisor Marco Bogarelli. In realtà, scrivono i giudici, proprio Ghirelli aveva spiegato ai pm il 24 giugno scorso come il contratto con Isg facesse parte di un «ampio progetto contrattuale [...] governato interamente da Gravina», dove lui non aveva avuto alcun «ruolo» se non quello «di dubitarne della congruità delle prestazioni e anche di costi». Così ne aveva ottenuto la rimodulazione, «effetto di un apposito addendum del novembre 2019», quindi ben prima dell’esplosione della pandemia come della scomparsa di Bogarelli, avvenuta il 15 marzo del 2021. E, così, «nessuno dei due eventi» può essere «determinante sul punto». Inoltre, «la sopravvalutazione del contratto era» stata «immediatamente «attestata» da Ghirelli, poiché dapprima lo rimodulava drasticamente nei corrispettivi (a fronte di prestazioni invariate) poi lo risolveva». Ed Emanuele Paolucci, segretario generale della Lega Pro, sentito l’1 ottobre scorso ha spiegato «di non essere in grado di stabilire l’utilità che la Lega aveva tratto dal contratto Isg». Alla fine il Riesame ha bocciato il sequestro preventivo perché la situazione patrimoniale di Gravina risultava florida: «I saldi e le disponibilità mobiliari», spiegano i giudici, «sono incompatibili con un rischio di dispersione delle somme». Il sequestro non era necessario.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.