2023-04-10
Il grande ciclismo scalda i pedali
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Mathieu Van Der Poel durante la 120ª edizione della Parigi-Roubaix (Ansa)
In attesa dei tre appuntamenti più importanti della stagione, Giro d'Italia, Vuelta di Spagna e Tour de France, ad aprile si corrono le mitiche classiche: il 2 aprile Tadej Pogačar ha dominato il Giro delle Fiandre, Jonas Vingegaard ha trionfato nel Giro dei Paesi Baschi, ieri è stato il turno della Parigi-Roubaix, vinta dall'olandese Mathieu Van der Poel. Mercoledì 19 si corre la Freccia Vallone, domenica 23 la Liegi-Bastogne-Liegi. E domani scatta il Giro di Sicilia.Il ciclismo si appresta a entrare nella fase più calda di tutta la stagione. In attesa di vivere le emozioni degli appuntamenti più attesi dai ciclisti ma anche dagli appassionati di bicicletta, su tutti il Giro d'Italia in programma dal 6 al 28 maggio, il Tour de France dall'1 al 23 luglio e la Vuelta di Spagna dal 26 agosto al 17 settembre, il mese di aprile propone in calendario diverse corse importanti, dalle grandi classiche agli altri giri, con i ciclisti più in forma del momento che si sono quasi spartiti la posta in palio.Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard e Mathieu Van der Poel: sono loro i protagonisti di questo inizio di primavera. Lo sloveno in sella all'Uae Team Emirates, lo scorso 2 aprile, ha dominato e vinto il Giro delle Fiandre. Nella centosettesima edizione della corsa valida come quattordicesima prova dell'Uci World Tour 2023, lunga 273,4 chilometri, con partenza da Bruges e arrivo a Oudenaarde, in Belgio, Pogačar ha battuto in 6 ore e 12 minuti di gara i rivali Van der Poel, giunto secondo, e Wout van Aert, quarto alle spalle di Mads Pedersen. Per il venticinquenne sloveno si tratta della terza vittoria in una classica Monumento, che si vanno ad aggiungere ai due Tour de France conquistati nel 2020 e nel 2021, tanto che la la Uae Emirates lo ha blindato con una clausola rescissoria di 100 milioni di euro. Un campione ormai consolidato che però sa già che dovrà competere con Van der Poel, van Aert e con il danese Vingegaard, per affermarsi nei grandi giri. Proprio Vingegaard, ha appena trionfato nella sessantaduesima edizione del Giro dei Paesi Baschi, anch'esso valido come prova dell'Uci World Tour 2023, che si è svolto in sei tappe dal 3 all'8 aprile su un percorso di 995,2 km, con partenza da Vitoria-Gasteiz e arrivo a Eibar, in Spagna. Per Van der Poel, invece, è arrivato nella giornata di ieri il successo in quella che rimane la classica Monumento più iconica di sempre: la Parigi-Roubaix. Il figlio d'arte in sella al team Alpecin-Deceuninck, ha preceduto in classifica Jasper Philipsen e lo stesso van Aert, che si è dovuto accontentare del terzo posto. Per il ciclismo azzurro, invece, a portare avanti la bandiera italiana c'è stato l'ottimo sesto posto di Filippo Ganna.Il calendario proporrà nelle prossime settimane altri appuntamenti molto importanti. A cominciare dal Freccia Vallone, una delle tre corse classiche delle Ardenne, che si svolge ogni anno in Belgio nella regione della Vallonia. Mentre, sempre a proposito delle classiche delle Ardenne, domenica 23 sarà la volta della Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica delle classiche, nata nel 1892. E, infine, nella giornata di domani scatta la ventisettesima edizione del Giro di Sicilia. Si parte da Marsala con quattro tappe su un percorso di 718 chilometri e l'arrivo previsto il 14 aprile a Giarre.
Jeffrey Epstein (Getty Images)
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
A Fontanellato il gruppo Casalasco inaugura l’Innovation Center, polo dedicato a ricerca e sostenibilità nella filiera del pomodoro. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini e il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta. L’hub sarà alimentato da un futuro parco agri-voltaico sviluppato con l’Università Cattolica.
Casalasco, gruppo leader nella filiera integrata del pomodoro, ha inaugurato oggi a Fontanellato il nuovo Innovation Center, un polo dedicato alla ricerca e allo sviluppo nel settore agroalimentare. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la competitività del Made in Italy e promuovere un modello di crescita basato su innovazione, sostenibilità e radicamento nel territorio.
All'evento hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini, il presidente della Tech Europe Foundation Ferruccio Resta e il management del gruppo. Una presenza istituzionale che sottolinea il valore strategico del progetto.
Urso ha definito il nuovo centro «un passaggio fondamentale» e un esempio di collaborazione tra imprese, ricerca e istituzioni. Per Marco Sartori, presidente di Casalasco Spa e del Consorzio Casalasco del Pomodoro, l’hub «non è un punto d’arrivo ma un nuovo inizio», pensato per ospitare idee, sperimentazioni e collaborazioni capaci di rafforzare la filiera.
L’amministratore delegato Costantino Vaia parla di «motore strategico» per il gruppo: uno spazio dove tradizione e ricerca interagiscono per sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi e ridurre l’impatto ambientale. Tamagnini, alla guida di FSI – investitore del gruppo – ricorda che il progetto si inserisce in un percorso di raddoppio dimensionale e punta su prodotti italiani «di qualità valorizzabili all’estero» e su una filiera sostenibile del pomodoro e del basilico.
Progettato dallo studio Gazza Massera Architetti, il nuovo edificio richiama le cascine padane e combina materiali tradizionali e tecnologie moderne. I mille metri quadrati interni ospitano un laboratorio con cucina sperimentale, sala degustazione, auditorium e spazi di lavoro concepiti per favorire collaborazione e benessere. L’architetto Daniela Gazza lo definisce «un’architettura generativa» in linea con i criteri di riuso e Near Zero Energy Building.
Tra gli elementi distintivi anche l’Archivio Sensoriale, uno spazio immersivo dedicato alla storia e ai valori dell’azienda, curato da Studio Vesperini Della Noce Designers e da Moma Comunicazione. L’arte entra nel progetto con il grande murale di Marianna Tomaselli, che racconta visivamente l’identità del gruppo ed è accompagnato da un’esperienza multimediale.
All’esterno, il centro è inserito in un parco ispirato all’hortus conclusus, con orti di piante autoctone, una serra e aree pensate per la socialità e il benessere, a simboleggiare la strategia di sostenibilità del gruppo.
Casalasco guarda già ai prossimi sviluppi: accanto all’edificio sorgerà un parco agri-voltaico realizzato con l’Università Cattolica di Piacenza, che unirà coltivazioni e produzione di energia rinnovabile. L’impianto alimenterà lo stesso Innovation Center, chiudendo un ciclo virtuoso tra agricoltura e innovazione tecnologica.
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Da sinistra in alto: Piero Amara, Catiuscia Marini, Sergio Sottani e Luca Palamara (Ansa)