Botta e risposta tra l’attore di Hollywood e Matteo Salvini sulla vicenda della nave Open Arms. Poi il leader della Lega difende il no al salario minimo alla convention Confcooperative.
Il ministro della Famiglia transalpino si dice possibilista sulla maternità surrogata, pratica vietata anche nel suo Paese. Il leader dell’Eliseo si dice europeista, ma l’Europarlamento ha cassato la Gpa e lui tira dritto.
Pur di difendere Fassino, l’Elefantino si è inventato un «diritto al taccheggio» (leggi: esproprio proletario) degno della peggiore tradizione comunista, a cui è tornato dopo la sbandata berlusconiana. Confessando di aver rubato pure lui, in gioventù, un libro.