Gender per bambini targato Disney, Pro Vita & Famiglia: «DuckTales non deve essere mandato in onda»

Gender per bambini targato Disney, Pro Vita & Famiglia: «DuckTales non deve essere mandato in onda»
Ansa

La scandalosa serie con genitori paperi omosessuali. «L'inchino della Disney alla propaganda Lgbt non può passare! DuckTales, la serie animata targata Disney che alla fine degli anni Ottanta ha tenuto un'intera generazione incollata al piccolo schermo, non può diventare strumento della dottrina gender da inculcare ai nostri bambini» hanno tuonato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia contro la serie, disponibile in streaming sul canale Disney Plus che sarà trasmessa in Italia da marzo 2020. «Le avventure di Paperino, zio Paperone e degli altri membri della famiglia dei paperi, nel remake dello show arrivato alla sua terza stagione, contiene una novità molto inquietante: due paperi omosessuali con una figlia papera da crescere, Violet, protagonista con altri della serie. Dopo le orecchie arcobaleno di Topolino e il Magical Pride a Disneyland, questo è solo l'ultimo attacco alle famiglie e ai bambini che devono essere lasciati fuori dalle ideologie e dalle strumentalizzazioni delle lobby gay» hanno continuato. «Denunciamo a questo punto la classica tattica della finestra di Overton - hanno proseguito - che mira a rendere accettabile ciò che sarebbe altrimenti impensabile e siamo scesi in campo con una petizione, chiedendo di recedere dalla scelta di veicolare, attraverso un cartone animato, dei modelli inadatti ai nostri figli».

Ma pure a sinistra bocciano la patrimoniale
Da sinistra: Piero De Luca, segretario regionale pd della Campania, il leader del M5s Giuseppe Conte e l’economista Carlo Cottarelli (Ansa)
La gabella ideata da Schlein e Landini fa venire l’orticaria persino a compagni di partito e possibili alleati. Dopo la presa di distanza di Conte, il dem De Luca jr. smentisce che l’idea sia condivisa. Scettici anche Ruffini (ex capo dell’Agenzia delle entrate) e Cottarelli.

«Continuiamo così: facciamoci del male», diceva Nanni Moretti, e non è un caso che male fa rima con patrimoniale. L’incredibile ennesimo autogol politico e comunicativo della sinistra ormai targata Maurizio Landini è infatti il rilancio dell’idea di una tassa sui patrimoni degli italiani. I più ricchi, certo, ma anche quelli che hanno già pagato le tasse e le hanno pagate più degli altri.

Atp Finals, Sinner parte forte. Musetti cede a Fritz
Jannik Sinner (Ansa)
All’Inalpi Arena di Torino esordio positivo per l’altoatesino, che supera in due set Felix Auger-Aliassime confermando la sua solidità. Giornata amara invece per Lorenzo Musetti che paga le fatiche di Atene e l’emozione per l’esordio nel torneo. Il carrarino è stato battuto da un Taylor Fritz più incisivo nei momenti chiave.
Meloni: «Il Garante? Espressione del Pd»
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il premier risponde a Schlein e Conte che chiedono l’azzeramento dell’Autorità per la privacy dopo le ingerenze in un servizio di «Report»: «Membri eletti durante il governo giallorosso». Donzelli: «Favorevoli a sciogliere i collegi nominati dalla sinistra».

Il no della Rai alla richiesta del Garante della privacy di fermare il servizio di Report sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità nei confronti di Meta, relativa agli smart glass, nel quale la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio del Garante Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni di euro, ha scatenato una tempesta politica con le opposizioni che chiedono l’azzeramento dell’intero collegio.

A Milano già 44 giornate di smog: i dati del 2025 in peggioramento
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.

Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.

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