2025-01-19
Garattini spietato sulle multe per i vaccini
Il fondatore del Mario Negri poco tempo fa ha affermato che gli italiani spendono troppo in farmaci, ma ora si accanisce contro la scelta di annullare le sanzioni. E per farlo dice le solite balle smentite da tempo: «Senza si rischiava di contagiare i più fragili». Si suppone che - se non altro in virtù dell’istituzione a cui fanno capo - un filo di cristiana pietà non sia estranea ai colleghi di Avvenire. I quali dopotutto ne fanno larga esibizione ogni volta che si tratta di scrivere di migranti o altre minoranze più o meno battagliere. Non si capisce allora come mai ancora oggi essi insistano ad accanirsi con ferocia contro i no vax, omini neri che popolano i loro incubi di devoti dell’altare medico. A tratti questa ostilità raggiunge vette paradossali e vagamente imbarazzanti. Ieri, ad esempio, il quotidiano dei vescovi ha pubblicato un intervento di Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, gran persecutore di renitenti alla puntura da ormai parecchi decenni. Il nostro, nonostante la veneranda età suggerisca più lievi spiriti e più sfumate emozioni, proprio non si rassegna all’idea che l’intera pantomima pandemica sia crollata, e continua a ribadire - al di là di ogni attendibilità scientifica e di ogni rigurgito della coscienza - la bontà delle decisioni prese negli anni della tirannide in camice bianco. Proprio lui che poco tempo fa festeggiava i 96 anni dichiarando che gli italiani spendono troppo in farmaci e si vantava di non assumere antibiotici da 40 anni, pretende che chi ha rifiutato il siero Covid subisca una punizione esemplare Fuori tempo e fuori da ogni logica, Garattini esprime sdegno per l’annullamento delle multe ai non vaccinati. «La decisione inserita nel recente decreto milleproroghe ha determinato molte discussioni e proteste da parte di associazioni, cittadini e ricercatori», scrive. «Si tratta del condono riguardante le multe inflitte soprattutto a medici che avevano rifiutato di fare la vaccinazione anti Covid-19 erano stati addirittura accusati di far propaganda no-vax». In realtà la misura assurda ha interessato un bel po' di cittadini, e la presunta propaganda - che in realtà sappiamo essere stata per lo più corretta informazione benché sfuggente alle mordacchie governative - non aveva nulla a che fare con le multe, anche se forse il fondatore del Mario Negri si sarebbe augurato sanzioni pesanti per i medici insubordinati. Ma andiamo avanti, perché Garattini insiste con le ricostruzioni surreali. «Molti ricorderanno che dopo deprecabili ritardi, verso la fine di marzo del 2021, grazie all’intervento dell’Esercito italiano pur avendo quasi 40.000 medici di medicina generale - è stato possibile iniziare una diffusa vaccinazione per ridurre malattie e mortalità dal Sars-Cov-2», sostiene l’illustre. E già qui si scorgono le prime falle nel racconto. Però il meglio deve ancora venire. Garattini spiega che «l’obbligatorietà era imposta perché il legittimo diritto a rifiutare un trattamento terapeutico contrastava con il danno che si poteva determinare alla comunità. Infatti, non essendo vaccinati - in caso di infezione - i no -vax potevano infettare soggetti anziani, fragili o ad alto rischio non ancora vaccinati». Ecco, di fronte a questo cumulo di balle anche il più fiero sostenitore della vaccinazione di massa dovrebbe avere un minimo sussulto. La vaccinazione non fu affatto imposta per i motivi che Garattini sostiene, ma perché si suggerì che fermasse l’infezione. Come sappiamo, questo non è avvenuto. A contagiarsi non erano solo i «non ancora vaccinati», come il fondatore del Mario Negri dichiara con sprezzo del ridicolo. Si contagiavano e contagiavano anche i vaccinati, cosa che rendeva l’obbligo inutile e vessatorio. Garattini, nel gennaio 2025, dovrebbe saperlo. Se non lo sa, bisognerebbe impedirgli di proferire idiozie. Se lo sa e mente, questo lo qualifica e fa scemare il rispetto dovuto all’età. Il ragionamento conclusivo del suo intervento, se ragionamento si può chiamare, è il seguente: «L’obbligatorietà e le multe per i no-vax erano giustificate dal fatto che ogni forma di libertà è accettabile quando non tocca la libertà degli altri. La decisione di condonare le multe non è caratteristica solo di questo governo ma è stata la regola anche di molti governi precedenti, che hanno condonato ogni sorta di tasse e contributi facilitando così i soliti furbetti: “Aspettiamo a pagare perché tanto, prima o poi, qualcuno, per farsi degli amici, ci aiuterà!”. Occorre sottolineare che si tratta di un cattivo messaggio, perché, come spesso accade, i governanti non spiegano le ragioni di una determinata decisione. Se la decisione di rendere obbligatoria la vaccinazione era giusta, non si capisce perché si debba fare un condono. Se invece il governo, spiegando il perché, avesse deciso che il provvedimento era sbagliato o eccessivo sarebbe giusto revocare il pagamento delle multe e, contemporaneamente, rimborsare la somma, magari con gli interessi, a chi le ha pagate». Di nuovo, o Garattini non sa (e allora è meglio che posi la penna) oppure finge di non sapere (che è peggio). Il governo ha motivato eccome la scelta di cancellare le multe. Lo hanno motivato, a dire il vero, anche le evidenze scientifiche: se i vaccinati contagiano, non ha senso sanzionare i non vaccinati accusandoli di essere untori dannosi per la comunità. Il fondatore del Mario Negri insiste a ignorare tutto questo, e continua a sputare veleno. Avvenire glielo permette: gli consente di insultare ancora, di trattare da evasori fiscali persone che hanno perso il lavoro, che sono già state insultate e angariate oltre ogni limite. Questa non è solo carenza di cristiana pietà: è totale mancanza di decenza. Il problema vero non è che Garattini scriva cose false senza collegamento con la realtà: è che qualcuno lo stia ancora ad ascoltare prendendolo sul serio.
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