2023-01-15
Le pillole di galateo di Petra e Carlo: cibi che si possono mangiare con le mani
True
Anna Paola Concia, sono passati dieci giorni dalla sua lettera aperta alla sinistra. Reazioni?
«Nessuna».
Silenzio tombale?
«Qualcuno mi ha scritto privatamente, ma nessuna risposta pubblica. Perciò ignoro completamente cosa pensino».
Un vertice di maggioranza di due ore con un braccio di ferro tra i partiti ognuno impegnato a difendere le sue «bandierine» issate sulla legge di Bilancio. Il consueto assalto alla diligenza con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel difficile ruolo di «avvocato d’ufficio» di una manovra che non può sforare i saldi fissati all’inizio e deve avere le coperture per ogni emendamento. Al termine del vertice poche dichiarazioni. Alcuni temi, i più controversi come il condono edilizio e il canone Rai sui quali la Lega si è particolarmente spesa, sono rimasti in sospeso. «Non ne abbiamo parlato» ha affermato laconico il capogruppo di Fdi in Senato, Lucio Malan. «Non c’è nulla di definitivo, ci rivedremo tra qualche giorno sulla base dell’istruttoria che verrà fatta». Il problema è sempre quello delle coperture e Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Fi, lo dice apertamente. «Si è fatto il punto sugli affitti brevi, sulla tassazione dei dividendi. Ci siamo presi tempo, ora c’è la campagna elettorale e poi ci rivediamo».
Era solo questione di tempo. La Commissione europea ha sferrato l’atteso attacco al risparmio privato, presentato ieri come pacchetto di misure per «migliorare l’accesso a pensioni supplementari migliori e più efficaci». Questa iniziativa è la realizzazione della perniciosa Unione del Risparmio e degli Investimenti (Siu), il cui obiettivo è mobilitare i capitali privati per finanziare le priorità strategiche dell’Unione europea.
L’ipotesi dello scoppio di un conflitto capace di coinvolgere la Francia continua a tenere banco al di là delle Alpi. Ieri, il governo guidato da Sébastien Lecornu ha pubblicato online un opuscolo volto a spiegare ai francesi come diventare «resilienti» in caso di guerra o catastrofe naturale. Due giorni fa invece, un generale ha fatto saltare sulla sedia mezzo Paese affermando che la Francia deve essere pronta ad «accettare di perdere i propri figli». Lunedì invece, il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky avevano firmato una «dichiarazione d’intenzione» per la vendita a Kiev di 100 caccia transalpini Rafale, nell’arco di un decennio.

