2024-09-20
Il Trentino accoglie i primi freddi con yoga, bici ed eventi per bambini
Il tramonto saluta la vetta del monte Cavallazza (2324 metri) sulle Pale di San Martino, Dolomiti (Roberto De Pellegrin)
Tanti appuntamenti in programma nei prossimi mesi. Escursioni in mountain bike e corsi di orientamento per i più avventurosi. Immersioni nella natura, magari a caccia dei bramiti dei cervi, per chi ama la lentezza.I migliori percorsi per perdersi nei boschi che cambiano colore e ammirare il trionfo delle chiome tinte di rosso e arancione. Senza dimenticare soste in malga e pic nic.Lo speciale contiene due articoli Giallo, arancione, rosso e oro: i colori della stagione in arrivo ricopriranno a breve le montagne del Trentino, ammantandole di quel fascino caldo che attende ogni anno, puntuale, gli amanti di questa stagione solo apparentemente introversa. L’autunno, così carico di promesse, si insinuerà tra i rami di larici, frassini e ontani, sostituendo il verde acceso - di un’estate che forse ha già stancato - con il suo clima non più soffocante e non ancora rigido, le caldarroste e i funghi, l’odore di legna e terra, l’abbraccio morbido di maglie e plaid colorati. In sottofondo, i bramiti dei cervi, i fischi delle marmotte e i canti degli uccelli che sorvolano le Dolomiti. Imboccare un sentiero e spingersi fino a uno dei tanti rifugi (aperti fino a ottobre inoltrato, prima della chiusura che precede la stagione sciistica) diventa così un’attività terapeutica in grado di riconnettere con la natura e i propri ritmi. Un weekend sulle Dolomiti è un must per chi vuole assaporare certe atmosfere, che per i cittadini rappresentano spesso un’utopia. Ad aspettare il «viandante» ci sono i classici tramonti infuocati che colorano la dolomia, l’aria frizzante di inizio stagione e storie locali che si trasformano in fiabe della buonanotte.La Val di Fassa, in particolare, propone quattro fine settimana speciali: dal 27 settembre al 12 ottobre il calendario è particolarmente ricco per coloro che desiderano fare esperienza della montagna.Si parte il weekend del 27-28 settembre con Mtb experience sulle Dolomiti di Fassa, con base al rifugio Contrin (località Val Contrin, Canazei): gli sportivi possono prendere parte ai tour guidati in mountain bike sui trail più spettacolari della Val di Fassa. Da Canazei si raggiunge il rifugio, che si trova a 2.000 metri di altezza. Il giorno dopo ci si mette in sella sul Sellaronda mtb tour, il percorso più ambito per gli amanti della bici ad alta quota. In mezzo, un aperitivo a ridosso dell’enrosadira (il fenomeno ottico che colora le cime delle Dolomiti con tutte le sfumature del rosso e del rosa) e una cena ricca di prodotti tipici.Il 28 e 29 settembre, invece, è un weekend all’insegna del relax: protagonisti il pilates e il forest bathing. Dove? Nella splendida cornice del Catinaccio, gruppo montuoso tra le province di Trento e di Bolzano. Da non perdere la merenda a base di tipicità del luogo, un aperitivo narrato in compagnia dei produttori locali e la cerimonia del tè al buio per stimolare i sensi sotto le stelle.Ancora relax il 5 e 6 ottobre: è la volta dello yoga, da sperimentare a Passo San Pellegrino. Colazione, pranzo e cena rigorosamente in tema. Ottimi i detox mocktail, le tisane a base di fiori ed erbe di montagna e l’aperitivo gourmet.L’11 e 12 ottobre survival camp con @Donnedimontagna (progetto che promuove esperienze outdoor al femminile): scoprire come orientarsi con le stelle, leggere le carte topografiche e usare la bussola sono alcune delle attività della due giorni al rifugio Antermoia. A fare da cornice un pink drink (aperitivo in rosa), narrato dalla sommelier Marina Schmoll.La bellezza dell’autunno in montagna non si ferma qua. Tanti gli appuntamenti anche a Primiero e San Martino di Castrozza nell’ambito del programma Dolomiti d’autunno. Da ricordare, infatti, anche le degustazioni in quota (come quella presso il rifugio del Velo) e il trekking ad anello conosciuto come Primiero slow tour, tra boschi e prati di media montagna, per non perdere bellezze naturalistiche quali il lago della Noana e i prati della Vederna. Lungo l’itinerario si snodano percorsi sensoriali che aiutano a riconnettersi con se stessi e la natura. È possibile richiedere una guida alpina per uno o più giorni.A proposito di trekking: per conoscere da vicino lo splendido Altopiano delle Pale di San Martino si consiglia di provare il Palaronda, tour di più giorni da rifugio a rifugio su sentieri ben indicati e con pernottamento nella calda atmosfera dei rifugi alpini. Da non perdere l’esperienza del bramito dei cervi, vero e proprio richiamo d’amore. Dove? Ai piedi del Cimon della Pala, presso il Rifugio Capanna Cervino.Infine Family mountain adventure: il 12 e il 13 ottobre i bambini possono imparare a trasformare il latte in formaggio e in burro.Qualsiasi esperienza si scelga, soprattutto di trekking, un sine qua non da non dimenticare mai: bisogna partire ben equipaggiati e consapevoli dei pericoli della montagna, che riguardano le altezze e il meteo ballerino, ma anche la fatica, spesso sottovalutata.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/fughe-dautunno-trentino-alto-adige-2669243527.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="lintramontabile-richiamo-del-foliage" data-post-id="2669243527" data-published-at="1726838422" data-use-pagination="False"> L’intramontabile richiamo del foliage Passeggiare in montagna è una delle attività più belle e vivificanti del periodo a venire. Le escursioni d’autunno rappresentano infatti un modo per stare in mezzo alla natura, godere dei suoi nuovi colori e mantenersi in movimento. Una delle zone migliori dove fare il pieno di atmosfere autunnali è la Val di Cembra, nel Trentino orientale. Molto suggestivo, in particolare, il Lago Santo, a 1.2000 metri di altitudine. Da qui si può partire per una semplice escursione che porta al rifugio Potzmauer. Per arrivarci si attraversano boschi di abete bianco, peccio e pino silvestre, bellissimi di giorno, ma ancor più suggestivi di sera, soprattutto se si ha la possibilità di fermarsi in un rifugio per una cena a base di prodotti tipici. Altro lago spettacolare, dove fare incetta di scorci e alberi in pieno foliage, è quello di Ledro, da esplorare attraverso due possibili percorsi ad anello: a fondovalle e sulla media montagna. Il primo - Ledro trek low - è un insieme di sentieri lungo 19 chilometri, che tocca il centro storico di Pieve, la Madonnina di Besta (una delle mete più panoramiche del lago di Ledro), il Museo delle palafitte e il percorso di Ledro land art. Quest’ultimo è un parco dove si trovano 30 opere d’arte ispirate al rapporto tra essere umano e natura. Se il primo trekking è fattibile in una giornata, il secondo - Ledro trek medium - ne richiede due. Durante questa escursione si toccano il Monte Cocca, il Santuario della Madonna delle Ferle e i pascoli di Sant’Anna. Il giro delle cascate di Saènt, nel Parco nazionale dello Stelvio, è un altro imperdibile percorso ad anello. Per farlo bisogna partire dal parcheggio in località Coler e arrivare alla Malga Stablasolo. Questo sentiero panoramico si trova nel cuore della Val di Rabbi, attraversata dal torrente Rabbies, con i suoi deliziosi ponti in legno. Una volta avvistate le cascate, la loro bellezza aumenta gradualmente, fino all’ultimo salto che si trova a 1.700 metri. Il percorso ad anello è adatto a tutti, compresi i bambini, ma bisogna indossare scarpe comode considerata la presenza di salite più o meno impegnative. Il Trentino è comunque una regione più che attrezzata: oltre alla presenza di segnali chiari, esistono diverse postazioni per pic nic che invitano a rigeneranti pause. Il ritorno è molto più semplice: occorrono infatti circa 20 minuti dalla malga (dove fare incetta di piatti come canederli e polenta) al parcheggio. Dal Passo Mendola alla Cima del Monte Roen: questo è un itinerario classico per gli amanti della Val di Non. Di media difficoltà, può anche essere interrotto presso la Malga di Romeno, senza dover per forza raggiungere la cima (che però promette una vista meravigliosa). Se si vogliono evitare i tratti ripidi della salita e l’inevitabile fatica della montagna, la malga rimane la decisione migliore, anche per rifocillarsi in allegria. Qualunque sia la scelta, meglio portare con sé i bastoncini da trekking. Coloro che anelano il puro silenzio possono optare per l’Altopiano della Paganella. Partendo da Andalo, ci si può dirigere all’alpeggio di Malga Spora, a ridosso delle guglie dolomitiche, attraversando meravigliosi boschi di conifere. Qui, dove si può apprendere come si producono burro e formaggio, si viene accolti dalle simpatiche e placide mucche dei proprietari. La malga, oltre a essere un luogo dove ristorarsi, è anche una base di partenza per diverse escursioni, come quella verso il lago di Tovel. Su www.visittrentino.info tutte le informazioni utili per trascorrere un fine settimana magico tra le montagne o anche solo scegliere l’escursione più adatta alle proprie esigenze.
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