Fratoianni e la Salis lodano le occupazioni: «Quello alla casa è un diritto esigibile»

Deliri di onnipotenza, antifascismo e occupazione libera in casa Sinistra italiana. Sintesi perfetta del congresso del partito di Nicola Fratoianni che ieri, appunto, ha radunato i suoi insieme con l’immancabile neo eurodeputata Ilaria Salis. Miss preferenze, reduce da un anno di reclusione a Budapest da cui si è liberata grazie alla sua elezione con Alleanza verdi sinistra.
«Noi ci candidiamo a governare questo Paese» dice Fratoianni ebbro di un risultato elettorale alle Europee oggettivamente sorprendente per tutti. «Questo voto ci dà speranza. Siamo stati una splendida sorpresa. Abbiamo ottenuto il 6,8%, mezzo milione di voti in più in meno di due anni». Risultato ottenuto con pochi contenuti e tanti cappelli appesi su vicenda acchiappavoti come, appunto, quella di Ilaria Salis che da sola ha trascinato il voto per quasi la metà di quel mezzo milione in più di consensi. Un sistema, quello di Fratoianni e compagnia, che non ha esitato neanche a sfruttare la terribile storia di Satnam Singh per organizzare punti stampa a suo favore nel bel mezzo della manifestazione organizzata in ricordo del bracciante indiano morto tragicamente sul lavoro senza esser soccorso dopo l’amputazione di un braccio.
I contenuti e le bandierine, poi, sono sempre gli stessi. Su tutti il solito inutile e pleonastico antifascismo. «A Meloni e Salvini vorrei dire che noi non prendiamo lezioni da una destra di governo che non sa pronunciare la parola “antifascista”». E ancora la minaccia nera: «Le destre sono lì, minacciano le libertà, i diritti, in Italia e in Europa. Un abbraccio forte alle compagne e ai compagni francesi per domani (oggi per chi legge, ndr). Oggi tifiamo Francia».
Immancabile l’attacco al Cavaliere, il loro peggior incubo anche da morto: «Vogliono davvero intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi? Sarebbe meglio andare oltre, ci sarebbero cose più urgenti e importanti in questo Paese. La destra dovrebbe piuttosto occuparsi delle urgenze sociali, a partire da quello che ad esempio ha segnalato la Cgil alla manifestazione di Latina, a cui abbiamo aderito pur non potendo partecipare dato questo impegno della nostra assemblea nazionale» (per tornare, appunto, al cappello sulle tragedie accaparra consensi). «I milioni di persone che in questo Paese sono sfruttate, il vergognoso fenomeno del caporalato a pochi chilometri dalla Capitale, l’umiliazione del lavoro. Di questo noi vogliamo occuparci. E di questo dovrebbero occuparsi, non di intitolare un aeroporto».
Dopo i mostri fascisti e affini si rivolge poi alla sinistra: «Dobbiamo crescere, con continuità, con intelligenza, e organizzare questa crescita. Ne discuteremo con Europa verde, ne discuteremo ancora noi. Ma dico da subito: nessuna torsione organizzativa. Lo propongo in modo esplicito: non voglio un dibattito ombelicale per mesi, voglio parlare al Paese. Vogliamo costruire una sinistra nuova, abbiamo iniziato e non ci fermeremo».
L’obiettivo dell’estrema sinistra, ancora irrimediabilmente comunista, è sempre lo stesso: attaccare la proprietà privata. In poche parole, legittimazione dell’occupazione. Fratoianni lo chiama «diritto all’abitare, un diritto esigibile» soprattutto per un partito che sembrerebbe avere qualche difficoltà a pagare gli affitti delle sedi (secondo il Tempo nella sede storica di San Saba a Roma esisterebbe un debito di 102.000 euro).
Ma sul tema si esprime soprattutto la Salis che, dopo che il Consiglio regionale della Lombardia le ha chiesto di pagare il presunto debito di circa 90.000 euro per l’occupazione abusiva di una casa popolare, ha detto: «Le parole di Giorgia Meloni sull’istigazione a delinquere da parte dei movimenti per la casa? Trovo vergognoso che alle istanze e alle rivendicazioni sociali si risponda con la criminalizzazione e con lo Stato di polizia». Poi cita addirittura L’inferno dei viventi di Italo Calvino non resistendo alla tentazione di mettere buoni contro cattivi. Un perfetto discorso da assemblea studentesca del liceo insomma, ma la casa e il diritto a occupare quella degli altri restano la sua ossessione: «I movimenti di lotta per la casa non tolgono niente a nessuno ma rappresentano un’alternativa al racket e alla lotta tra poveri». Poi, pasionaria: «Bisogna essere radicali laddove la parola “radicale” non è un’offesa, è sinonimo di profondità. Radicalità vuol dire andare alla radice delle cose. Per anni siamo stati messi all’angolo dall’egemonia del realismo capitalista e oggi forse le cose stanno iniziando a cambiare. Sempre più persone avvertono la necessità di un cambiamento radicale urgente». E ancora il tema fascismo, per loro equivalente di destra, che «con la sua propaganda mistifica la realtà e istiga all’odio».
Fratoianni infine lancia un appello all’unità del centrosinistra. «Ci dicono sempre: voi vi mettete insieme contro. L’unità contro la destra che mette sotto attacco la Costituzione è già di per sé un formidabile programma politico. Basta con gli imbarazzi!». Insomma case occupate e antifascismo per un fascismo che non esiste. La novità di Sinistra italiana.





