2023-11-06
Francesco Hayez, pittore Romantico. Una grande mostra alla GAM di Torino
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L'allestimento della mostra Hayez. L'officina del pittore romantico alla GAM di Torino. PH/Perottino
È la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino a ospitare (sino al 1 aprile 2024) una grande mostra dedicata al genio di Francesco Hayez, massimo esponente in Italia della pittura romantica. In un percorso espositivo che si snoda fra arte, storia e politica, disegni e dipinti, esposte oltre 100 opere, dalle meno note alle più popolari: una su tutte, Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente dal Liechtenstein Museum di Vienna.Il Bacio (1859) e il Ritratto di Alessandro Manzoni (1841). Bastano queste due opere - talmente conosciute da diventare iconiche - per identificare l’autore. Che è Francesco Hayez, l’artista che visse a cavallo fra due secoli (nacque a Venezia nel 1791 e morì a Milano nel 1882), in quel momento epocale e rivoluzionario, di profonde innovazioni politiche e sociali, che ha segnato il passaggio tra la cultura neoclassica e quella romantica. Nato a Venezia da genitori di umili origini (il padre, francese di Valenciennes, era un pescatore mentre la madre, Chiara Torcellon, una popolana di Murano) ma milanese d’adozione, Francesco Hayez è l’artista che più di ogni altro ha saputo rappresentare il sentimento romatico, la bellezza e la passione politica: in lui, «protetto» dal Canova, stimato da Mazzini (che lo consacrò ad interprete delle aspirazioni nazionali) e legato a Verdi e a Manzoni da profonda amicizia (oltre che da altrettanta profonda comunione di cultura e ideali), si è riconosciuta tutta l’Italia risorgimentale, nobile, borghese o popolare che fosse. Pittore del mito e della storia , eccelso ritrattista, Hayez è stato davvero lo specchio e la voce del suo tempo ed è per questo che la sua arte – e il suo modo di fare arte - merita di essere conosciuta «in toto », al di là delle opere simbolo, al di là del già citato Bacio (di cui ne realizzò tre versioni, anche se la più famosa è quella conservata alla Pinacoteca di Brera) o della grandiosa Sete dei Crociati sotto Gerusalemme (1838/50). Ed è proprio questo l’intento della grande mostra allestita alla GAM di Torino, un’esposizione che, seppur «orfana» delle opere simbolo, è ricca di capolavori. Dipinti, ma anche un nutrito gruppo di disegni (molti dei quali provenienti dal suo studio nell’Accademia di Brera, dove Hayez fu professore di pittura per ben quarant’anni), che accompagnano il pubblico all’interno dell’officina dell’artista, per svelarne tecniche e segreti. Dopotutto, il titolo della mostra è Hayez. L’officina del pittore romantico…La mostraSuddiviso in 10 sezioni e curato da Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, il percorso espositivo parte dagli anni della formazione (quelli che Hayez trascorse fra la natia Venezia e Roma), copre tutto il periodo milanese e si conclude con le ultime prove della maturità. In un susseguirsi di opere sconosciute e famosissime (come La Meditazione e l’Accusa segreta), a fare l’originalità di questa mostra è l’aver messo a confronto - per la prima volta - disegni e dipinti, ricostruendo così tutto il «processo creativo » di Hayez, quello che avveniva nel suo atelier. E si scopre così che per lui, « pittore del colore » , grande ammiratore di Tiziano e dei maestri veneziani del Quattro e Cinquecento, anche il disegno ha la sua importanza, che è secondario solo in apparenza. Oltre alle sue tele, spesso frutto dell’estro del momento e altrettanto spesso «rimaneggiate in corso d’opera », di Hayez si conoscono infatti anche centinaia di disegni, il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, una sorta di appunti visivi da impiegare poi nella creazione delle composizioni, e solo in rarissime occasioni riportati dettagliatamente sulla tela: a dare l’idea di quanto, in Hayez, il disegno fosse già di per sè una vera e propria opera d’arte, basta ammirare lo «schizzo » della già citata tela la Sete dei Crociati, uno fra i più interessanti esposti in questa mostra torinese, un’esposizione che fra le suggestioni dei ritratti (basta pensare ai ritratti femminili, occhi di brace che sembrano bucare la tela… ), la maestosità delle opere storiche e la drammaticità delle sculture, è un omaggio dovuto ad un artista che, per dirla con le parole di Fernando Mazzocca, «è stato protagonista di cambiamenti epocali… e per le sue idee politiche è da considerarsi, insieme a Manzoni e Verdi, tra i grandi Padri della Patria». Davanti a un quadro di Hayez bisogna necessariamente andare «oltre». Perchè dietro la bellezza del soggetto è scritta - cripticamente ammanta dall'antichità e dal mito - la storia del nistro Risorgimento. E dell'Italia (finalmente) unita.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.