2020-09-06
Francesco annuncia la nuova enciclica: al centro l’ecologia e la fratellanza
«Fratelli tutti» sarà firmata il 3 ottobre, dopo le precedenti «Laudato si» e «Lumen Fidei» scritta col pontefice emerito.Quando Papa Francesco si rivolgerà all'Assemblea generale delle Nazioni unite per il suo 75° anniversario, forse avremo qualche elemento in più per decifrare i contenuti della sua terza enciclica. Un testo del magistero annunciato ieri e che sarà sulla fratellanza umana e il mondo post Covid, un documento che si annuncia «sociale ed economico» e si intitolerà Fratelli tutti.La notizia della pubblicazione della terza enciclica di Francesco, anche se forse sarebbe meglio dire la seconda, visto che la prima, Lumen Fidei, era di fatto farina del sacco di Benedetto XVI, è stata data ieri da Matteo Bruni, direttore della Sala stampa vaticana: «Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si recherà ad Assisi per firmare la nuova Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l'amicizia sociale». Economia, ecologia, giovani e globalizzazione dovrebbero essere i temi forti declinati in chiave di «fratellanza» e alla luce di un mondo post Covid.La scelta del Papa di recarsi ad Assisi deve essere letta anche pensando all'appuntamento previsto a novembre con il Convegno sull'Economia di Francesco, voluto per «fare un «patto» per cambiare l'attuale economia e dare un'anima all'economia di domani». Quella del 3 ottobre sarà comunque una visita in «forma privata», ha dichiarato ancora Bruni, e «senza la partecipazione di fedeli» per via dell'emergenza sanitaria. Alle 15 il Papa celebrerà la messa presso la tomba di san Francesco, quindi la firma di Fratelli tutti.Il lavoro, che era già in qualche modo previsto proprio in vista del convegno sull'economia di Assisi, ha ricevuto un'accelerata dall'emergenza Covid e forse anche una certa urgenza nelle intenzioni del Papa. Per capirlo basta verificare il tono del nuovo ciclo di catechesi del mercoledì intitolato Guarire il mondo. Invece, per intuire i contenuti della nuova enciclica si può leggere una significativa intervista del Segretario di Stato, Pietro Parolin, al think tank magazine dell'associazione culturale «Riparte l'Italia». Qui il tema della necessità di una «fratellanza» tra tutti gli uomini è stato declinato citando proprio papa Francesco: «L'interdipendenza planetaria richiede risposte globali ai problemi locali», ha ricordato Parolin. Sull'economia, invece, il cardinale ha citato non a caso il messaggio Economy of Francesco per l'incontro di Assisi. Ma una estrema sintesi di cosa ci sarà nella nuova enciclica la si può trovare nel discorso che il Papa stesso ha rivolto venerdì ai partecipanti al Forum di «European House-Ambrosetti» a Cernobbio.La «fratellanza» che Francesco promuoverà nell'enciclica parte dal presupposto che «dall'esperienza della pandemia tutti stiamo imparando che nessuno si salva da solo», inteso però non tanto in senso soteriologico, almeno non immediatamente, ma in senso di amicizia civile. Quindi, come ha ripetuto più volte in altri contesti, certamente parlerà della «globalizzazione della solidarietà». E come ha scritto nella Laudato si, insisterà su quella «interdipendenza [che] ci obbliga a pensare a un solo mondo, a un progetto comune». Francesco è un papa che nelle tensioni tra local e global auspica una articolazione tra le due istanze, ma non disdegna affatto i grandi organismi internazionali di governo sovranazionale.A Cernobbio parlando di Europa ha sottolineato l'importanza del progetto politico dell'Unione europea, sebbene l'abbia richiamato a passare dalla «solidarietà delle produzioni» alla solidarietà per la «persona umana», che va posta al centro «dell'educazione, della sanità, delle politiche sociali ed economiche». L'ecologia integrale di Francesco, che tiene insieme la difesa dell'ambiente e la custodia dell'uomo, e che va a braccetto con il suo concetto di economia, è quella che si fonda su di una difesa della vita in tutte le sue fasi, dove la necessaria accoglienza del migrante è, più o meno, sullo stesso piano della lotta all'aborto e dell'eutanasia. Poi nell'enciclica sarà certamente rinnovato il richiamo alla «conversione ecologica», una costante del magistero di Francesco. Quindi, quasi riecheggiando il recente discorso di Mario Draghi al Meeting di Rimini, ci sarà l'attenzione ai giovani e alla necessaria «creatività». Infine, ma non ultimo, sicuramente Fratelli tutti avrà lo «spirito» della discussa Dichiarazione di Abu Dhabi firmata l'anno scorso dal Papa e dal Grande Imam di al-Azhar. Per Francesco è «una fonte di ispirazione per tutta l'umanità», sebbene contenga un passaggio controverso rispetto alla pluralità delle religioni, un passaggio che per i critici sembrerebbe svuotare il senso dell'unicità della salvezza in Cristo e anche dell'importanza del Vangelo per il bene comune di tutti gli uomini. Fratelli tutti con ogni probabilità si baserà sul concetto di amicizia civile, intesa come disponibilità alle esigenze dell'altro, possibile a tutti gli uomini indipendentemente dalla loro fede. Un discorso laico a suo modo, resta però da declinare un caposaldo della dottrina sociale della Chiesa stabilito da papa Leone XIII, quello per cui «non c'è vera soluzione della “questione sociale" fuori del Vangelo».