2025-03-27
La formidabile ascesa dell’Ur-Fascismo (1922-2422): un romanzo di Errico Passaro
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Un'illustrazione di Gabriele D'Annunzio (Getty Images). Nel riquadro la copertina del libro «Gli anni dell'aquila» di Errico Passaro
Ripubblicato il volume Gli anni dell’aquila, avventura ucronica che immagina un regime che dura 500 anni, segnato dal dannunzianesimo e dal tradizionalismo di Evola.«Nel 1995 LXXIII, il professor Umberto Eco, docente di semiologia fascista all'Università di Bologna, ha vinto il Premio Evola con il suo saggio “Totalitarismo ‘sfumato’ e Ur-Fascismo”, apparso sulla Rivista fascista dei libri di luglio-agosto. In tal modo, il primo titolare di una cattedra dedicata all'interpretazione dei segni secondo la visione del mondo fascista, ha confermato le sue doti, già segnalatesi in mezzo secolo prima quando nel 1942, all'età di dieci anni vinse il premio il primo premio dai Ludi Juveniles sul tema “Dobbiamo noi morire per la gloria di Mussolini e il destino immortale dell'Italia?”». Con questo esercizio di fantapolitica, Gianfranco de Turris introduceva la prima edizione de Gli anni dell’aquila, il romanzo ucronico di Errico Passaro, appena ristampato da Tabula fati. Lo spunto era divertente e brillante: trasformare la nota conferenza del 1995 alla Columbia University in cui Umberto Eco coniava il concetto di Ur-Fascismo, ovviamente per denunciarlo, in una manifestazione di adesione a un immaginario fascismo mai sconfitto dagli Alleati. Come a dire che, se le cose nella storia fossero andate diversamente, intellettuali brillanti ma decisamente conformisti come Umberto Eco avrebbero detto le stesse cose, ma con una connotazione politico-morale direttamente opposta.Gli anni dell’aquila apparve nel 1996, per i tipi di Settimo Sigillo. A distanza di tanti anni, sfortunatamente il libro esce orfano del suo autore: il 6 maggio 2023, infatti, Errico Passaro – colonnello dell’Aeronautica prima ancora che scrittore – è infatti venuto a mancare a soli 56 anni a causa di una malattia incurabile. La riedizione del volume è allora anche il valore di un omaggio.Con il sottotitolo «Cronache dell’Ur-Fascismo 1922-2422», il volume si inserisce, come detto, nel filone della letteratura ucronica, ovvero quella che indaga la storia alternativa, il mondo così come sarebbe stato se alcuni tornanti storici avessero avuto un esito diverso. Oggetto privilegiato di questo tipo di letteratura è in genere il nazionalsocialismo, ma qui in Italia esiste più di un’opera che immagina un regime mussoliniano sopravvissuto alla guerra. Con grande ambizione, Passaro ha addirittura cercato di raccontare un arco temporale di 500 anni. Diviso in cinque episodi di generi letterari diversi (gotico, fantastico, surreale, fantascienza, storia di guerra), il libro immagina un fascismo che superi positivamente i momenti di crisi e le sfide che negli anni deve fronteggiare, comprese quelle che, nella realtà, lo hanno portato a soccombere. Nell’ultimo episodio, l’impero fascista conquista anche lo spazio e si trova a fronteggiare niente di meno che gli alieni. Il regime pensato da Passaro vive ogni nuova esperienza in modo pragmatico, senza rinnegare i suoi valori di base né abbandonare idealismi che considera superati, in modo da «vincere la prova suprema per rinnovarsi ancora una volta». Il suo emblema è «l’Aquila dell’aviatore D’Annunzio che portava la corona del Re e stringeva fra gli artigli la spada fiammeggiante di Evola e il fascio della romanità di Mussolini».Il riferimento a D’Annunzio ed Evola non è casuale. Passaro valorizza infatti tutte quelle correnti che nel fascismo reale ci furono, ma ridotte ai margini e sovrastate da altre tendenze storicamente vincenti. È proprio il caso del dannunzianesimo e del tradizionalismo di Evola, due filoni che svolsero un ruolo storico effettivo, ma che a conti fatti incisero scarsamente sulla realtà politica del loro tempo, ma che ne Gli anni dell’aquila si riprendono il centro della scena. Ma la storia fatta con i se e con i ma ha anche questa funzione, che a ben vedere non è solo fantastica e letteraria: quella di indagare la storia come campo di battaglia di infinite possibilità. E, dando maggiore aria alle possibilità ridotte allo stato latente, si può magari riuscire a capire qualcosa in più di quelle uscite vincitrici dall’agone storico.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.