2024-10-02
Ferrovie bloccate per un chiodo. Salvini: «Reazione non all’altezza»
Oltre 100 treni cancellati per un guasto, opposizioni scatenate contro il ministro.«Un errore di una ditta privata che stanotte ha piantato un chiodo su un cavo. Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza che la seconda potenza industriale d’Europa richiede. Il privato ne risponderà». Così il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiarito i motivi del caos ferroviario che ieri ha paralizzato tutta Italia. Nel nodo di Roma, nelle stazioni Termini e Tiburtina, la circolazione è rimasta ferma dalle 6.30 fino alle 8.45 circa creando però una reazione a catena con rallentamenti su tutto il territorio nazionale con ritardi fino a 4 ore e oltre 100 treni cancellati in particolare Intercity e Alta velocità in partenza o in arrivo per Napoli, Milano e Torino e i regionali del Lazio. Ma i ritardi accumulati hanno pesato sugli utenti, bloccati nelle varie stazioni, che sono stati invitati a riprogrammare i loro viaggi ma soprattutto sui pendolari che non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro. Tra le cause del blocco si era ipotizzato un attacco hacker ma durante la conferenza stampa tenuta nella mattinata dall’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio era arrivata la smentita: «Lo escludo. È doveroso scusarsi per i disagi importanti della giornata. Questa mattina è avvenuto un guasto raro, che ha colpito la cabina elettrica che alimenta il nodo di Roma. I nostri operai sono intervenuti prontamente e hanno ripristinato la situazione. L’orario di accadimento, importante, purtroppo ha portato al sommarsi di ritardi con ripercussioni sulla rete e l’utenza. Sono subito state avviate azioni specifiche sul nodo di Roma per evitare che quanto successo possa accadere di nuovo. Siamo una grande azienda, non accettiamo che questo accada, andremo a fondo». Il ministro Salvini ha fatto sapere di aver chiesto durante la cabina di regia con Ferrovie dello Stato, che «emergano le responsabilità e chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. Inoltre serve una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia perché non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia». Parole con cui Salvini ha replicato agli attacchi della sinistra con solita richiesta di dimissioni. Così la senatrice Raffaella Paita coordinatrice nazionale di Italia Viva: «Quanto accaduto questa mattina all’Alta velocità è intollerabile. Raro o no, è incredibile che un singolo guasto spacchi in due il Paese e blocchi l’intera rete ferroviaria italiana. Da quando Salvini è ministro c’è un disservizio al giorno: si prenda le sue responsabilità e si dimetta». La segretaria Pd Elly Schlein ha lanciato il suo affondo: «Questo governo fa viaggiare l’Italia con almeno un’ora di ritardo, ogni giorno. Il ministro Salvini si occupa di tutto tranne che dell’emergenza trasporti, mentre sotto la sua guida la durata delle interruzioni di linea aumenta anno dopo anno e a pagare il prezzo più alto sono i passeggeri che devono fronteggiare disagi e disservizi quotidiani. Non si occupa di fare funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle».«Qui non si tratta di un mercoledì infausto, ma di un semestre nero per il trasporto ferroviario su cui il governo Meloni e in modo particolar il ministro Salvini hanno responsabilità abnormi. I colleghi di centrodestra ci chiedono di essere propositivi: la nostra proposta è che il ministro Salvini tolga il disturbo, perché è completamente inadeguato» hanno scritto i deputati M5s in commissione Trasporti Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi e Giorgio Fede. Durante la seduta al Senato le opposizioni hanno fatto una richiesta formale affinché Salvini, in Aula, svolga un’informativa urgente.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)