2025-06-20
Cause incrociate Safilo-Ferragni. Il socio Morgese impugna il bilancio
Guai giudiziari per l’influencer. Processo curve, condannato l’ex bodyguard di Fedez.La società Fenice srl, che fa capo a Chiara Ferragni, è al centro di un intricato groviglio di contenziosi legali e tensioni societarie. Il procedimento più rilevante è una causa civile avviata dal gruppo Safilo, che ha chiesto un risarcimento di 5,9 milioni dopo aver rescisso a dicembre 2023 l’accordo di licenza con la Ferragni in seguito al Pandoro gate. La rottura è stata motivata da Safilo con la presunta violazione degli impegni contrattuali da parte dell’influencer, richiamando anche un intervento dell’Autorità garante della concorrenza. Fenice ha però respinto le accuse, sostenendo che le clausole contrattuali citate da Safilo siano troppo vaghe e non applicabili al caso specifico. In risposta, la società ha richiesto la risoluzione per inadempimento e ha avanzato una domanda di risarcimento pari a 3,65 milioni, rivendicando danni economici legati al mancato incasso di royalty e al danno d’immagine. Fenice, nelle sue stime, considera «possibile, se non anche probabile» il rischio di una soccombenza limitata a circa 1,8 milioni di euro.Il contenzioso con Safilo non è l’unico. Altre tensioni legali emergono nei rapporti con partner commerciali strategici. Swinger international, licenziataria della linea di abbigliamento, ha avviato una procedura di mediazione per ottenere un risarcimento a fronte di presunti danni all’immagine e cali di fatturato. La casa farmaceutica Angelini ha scelto di terminare il contratto di licenza per la linea di profumi. Anche il partner per l’abbigliamento bambino, Monnalisa spa, ha prima cercato una rinegoziazione dell’accordo, salvo poi richiederne la risoluzione anticipata con rimborso annesso.Queste vicende legali sono emerse nei documenti depositati al Tribunale di Milano, dove il socio di minoranza Pasquale Morgese ha impugnato le delibere dell’ultima assemblea di Fenice, chiedendo l’annullamento delle decisioni prese in primavera, tra cui l’approvazione del bilancio 2023 e la ricapitalizzazione. Secondo la sua ricostruzione, la società avrebbe iscritto a bilancio una perdita artificiale, o comunque eccessiva, al solo scopo di azzerare il capitale sociale e procedere a una nuova ricostituzione, definita onerosa e illegittima. I legali di Morgese sostengono che il bilancio sia stato redatto in maniera parziale e strumentale, omettendo poste attive e sovrastimando voci negative, così da rappresentare una situazione patrimoniale decisamente peggiore rispetto alla realtà. Secondo la tesi dell’azionista, si sarebbe così generato un quadro distorto, in grado di indurre in errore gli altri soci e di giustificare interventi straordinari non necessari. Il primo confronto davanti ai giudici è fissato per il 28 novembre e potrebbe segnare l’inizio di una lunga e complessa stagione giudiziaria per l’universo imprenditoriale legato al nome Chiara Ferragni. Sempre ieri, poi, Christian Rosiello, ultrà del Milan ed ex bodyguard del rapper Fedez (ex marito della Ferragni), è stato condannato a 4 anni e 20 giorni al termine del secondo processo con rito abbreviato che ruota attorno all’accusa di associazione per delinquere emersa nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Milano, della polizia e della Gdf sulle attività illecite legate alle curve di San Siro. La sentenza è stata pronunciata dalla sesta sezione penale del Tribunale di Milano, che ha inflitto 5 anni e 6 mesi di carcere a Francesco Lucci, fratello dell’ex leader della Curva Sud milanista Luca Lucci, e 3 anni e 8 mesi a Riccardo Bonissi. Queste condanne seguono quelle emesse appena due giorni fa nei confronti di esponenti di spicco e affiliati sia della Curva Sud del Milan sia della Curva Nord dell’Inter, nell’ambito della stessa indagine.
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
(Ansa)
La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina e non in una stalla come si era appreso in un primo momento. Tutti e tre si erano barricati in casa. Nell'esplosione hanno perso la vita 3 carabinieri e sono risultate ferite 15 persone tra forze dell'ordine e vigili del fuoco. (NPK) CC
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Mario Venditti. Nel riquadro, Silvio Sapone in una foto agli atti dell’inchiesta di Brescia (Ansa)
(Totaleu)
Lo ha affermato l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Pietro Fiocchi in un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles, in occasione dell'evento «Regolamentazione, sicurezza e competitività: il ruolo dell’Echa (Agenzia Europea per le sostanze chimiche) nell’industria e nell’ambiente europei».