
Da Venezia e Chioggia in Italia ad Amsterdam e Birmingham in Olanda e Inghilterra, ecco alcuni dei luoghi più caratteristici attraversati dai canali.Le città attraversate dai canali hanno un fascino pittorico, surreale. L’uomo, in questi luoghi, vive in perenne contatto con l’acqua, elemento naturale che si insinua tra vicoli e case reclamando attenzione.In questo periodo, le città «sull’acqua» si ammantano di una delicata bellezza: le luci di Natale tremolano sulla superficie liquida, duplicando la magia delle Feste.Che le città che seguono possano essere di ispirazione per viaggi o semplici fine settimana all’insegna del romanticismo e del sogno. Venezia (iStock)VeneziaÈ così bella, Venezia, che risulta scontato nominarla. Eppure è proprio la sua fama, spesso, a occultarne l’anima. Turistica com’è, infatti, rischia di essere confusa con pochi simboli e talvolta esclusa dai propri itinerari per timore di incorrere in una folla ingestibile.Esistono però momenti dell’anno e zone in cui ritagliarsi un po’ di solitudine, per poter finalmente respirare l’essenza della regina delle città sui canali (ne ha ben 178): oltre ai più famosi tra i turisti di tutto il mondo (Canal Grande, Canale di Cannaregio e Canale della Giudecca), c’è molto altro. Per esempio il Rio di San Barnaba, nel sestiere di Dorsoduro. La sua bellezza discreta catturò l’attenzione di David Lean, che nel 1955 lo scelse come set per “Tempo d’estate”.C’è poi il Rio della Fornace, chiamato così per la presenza, in passato, di una fornace dove venivano cotti i mattoni; o il Rio Ca’ Foscari, il canale “dell’università”. La bravura consiste proprio nel sapersi districare districarsi tra le centinaia di canali, andando a scovare anche i più piccoli e nascosti, laddove le gondole sonnecchiano…DormireCa’ Riza, Calle Del Forno 88 - S.Croce: un classico per chi vuole soggiornare “in stile” veneziano.MangiareLa Palanca, Fondamenta Sant'Eufemia, 448: da provare l’ottimo e cremoso baccalà mantecato;Impronta, Sestiere Dorsoduro, 3815: ristorante creativo, in cui provare piatti come il gelato alla cipolla di Tropea accompagnato dalla polenta. Chioggia (iStock)ChioggiaCanal Lusenzo, Canal Lombardo, Canale San Domenico e Can Vena: questi i nomi dei quattro canali di Chioggia, comune della città metropolitana di Venezia.Salita alla ribalta negli ultimi anni attraverso la serie Odio il Natale, Chioggia deve la sua bellezza non solo alla storia che la avvolge, ma anche all’acqua e a tutto ciò che le ruota attorno, dai tanti ponti e ponticelli alle barche che la solcano quotidianamente.«La piccola Venezia»: così è – a ragione – definita. La sua vicinanza alla Serenissima e la struttura urbanistica che la richiama non può che dare ragione a un appellativo che fa gola a tante altre città del mondo, che però di Venezia hanno ben poco.La tappa più famosa? Il mercato del pesce, visitabile ogni giorno a esclusione del lunedì. Da solo racconta la maggiore vocazione della città.DormireHotel Grande Italia, Rione S. Andrea 597: questo edificio storico situato nel centro di Chioggia offre stanze con vista sulla laguna.MangiareEl Gato, Corso del Popolo 653: ottimo ristorante di pesce, che propone piatti particolari come i tagliolini ai 5 sensi;Osteria Penzo, Calle Larga Bersaglio 525: da provare le moeche, i granchi della laguna. Amsterdam (iStock)AmsterdamDal 2010 rientra tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco: è la Grachtengordel, ossia la cintura dei canali che percorrono l’affascinante capitale d’Olanda per quasi 100 chilometri. Non tutti ci fanno caso, ma Amsterdam è composta anche da 90 isole e attraversata da 1500 ponti. Questi numeri per far capire l’importanza dell’acqua per questa città.I canali, qui, ebbero diversi scopi, soprattutto difensivi e commerciali. La loro presenza rende Amsterdam, ancora oggi, una delle città più suggestive d’Europa.I canali più importanti sono Herengracht, Prinsengracht e Keizersgracht. Il primo è anche il più importante: creato nel XVII secolo, è sempre stato il canale dei “signori”. Il secondo è conosciuto come il Canale del Principe d’Orange: provate a osservare la superficie dell’acqua durante la cosiddetta blue hour e capirete il perché del blu fiammingo. Il terzo, infine, è il canale dell’imperatore.DormireSkotel Amsterdam, Hotelschool The Hague, Jan Evertsenstraat 173, De Baarsjes: hotel molto particolare, dotato di stanze eclettiche e gestito anche da studenti di hotellerie.MangiareCafé Restaurant Van Kerkwijk, Nes 41, 1012 KC: tipico ristorante olandese dall’atmosfera raccolta, dove provare – tra le altre cose – il panino con pastrami;d'Vijff Vlieghen, Spuistraat 294-302, 1012 VX: caratteristico ristorante d’epoca dove provare piatti come la zuppa di granchi. Birmingham (iStock)Birmingham60 chilometri di canali che si insinuano tra edifici in mattoni rossi: questa è Birmingham, città della contea del West Midlands.Un tempo fondamentali in quanto vie di trasporto, i canali della città inglese sono oggi puntellati da locali, pub e diverse attrazioni “post-industriali”. Molto suggestiva una passeggiata nella zona di Gas Street – famosa per essere al centro della serie tv Peaky Blinders -, dove edifici vecchi e moderni si specchiano nelle acque del Tame. I canali racchiudono la storia di una città che fu operaia e meta di “pellegrinaggio” di chi era in cerca di lavoro. Oggi sono piacevolmente attraversati dai turisti a bordo di piccoli battelli o costeggiati lentamente, tra una pausa-birra e un caffè. DormireStaybridge Suites Birmingham, Martineau Place: posizione centrale e con vista sulla città.MangiareCarat Bistrot, Warstone Ln 27: ristorante caraibico. Tra i piatti, da provare i sweet chili prawns (gamberetti al peperoncino dolce);The Rolling Mill, Hall St 25: locale dall’allure post-industriale, dove mangiare ottimi hamburger e piatti come i pork belly bites (bocconcini di pancetta di maiale).
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».
Antonio Scoppetta (Ansa)
- Nell’inchiesta spunta Alberto Marchesi, dal passato turbolento e gran frequentatore di sale da gioco con toghe e carabinieri
- Ora i loro legali meditano di denunciare la Procura per possibile falso ideologico.
Lo speciale contiene due articoli
92 giorni di cella insieme con Cleo Stefanescu, nipote di uno dei personaggi tornati di moda intorno all’omicidio di Garlasco: Flavius Savu, il rumeno che avrebbe ricattato il vicerettore del santuario della Bozzola accusato di molestie.
Marchesi ha vissuto in bilico tra l’abisso e la resurrezione, tra campi agricoli e casinò, dove, tra un processo e l’altro, si recava con magistrati e carabinieri. Sostiene di essere in cura per ludopatia dal 1987, ma resta un gran frequentatore di case da gioco, a partire da quella di Campione d’Italia, dove l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti è stato presidente fino a settembre.
Dopo i problemi con la droga si è reinventato agricoltore, ha creato un’azienda ed è diventato presidente del Consorzio forestale di Pavia, un mondo su cui vegliano i carabinieri della Forestale, quelli da cui provenivano alcuni dei militari finiti sotto inchiesta per svariati reati, come il maresciallo Antonio Scoppetta (Marchesi lo conosce da almeno vent’anni).





