2021-11-06
L’ultimo delirio green: il cambio del clima causa stupri di massa
Manifestazione di Extinction Rebellion a Glasgow (Getty Images)
La profezia del leader di Extinction Rebellion: «Tagliamo le emissioni o dilagheranno saccheggi e violenze di gruppo».Stupri di massa, omicidi e saccheggi, guerre continue e uomini che non arrivano a vent'anni. Per gran parte della storia, la vita è stata una carneficina e questo è quello che ci aspetta se non riduciamo le emissioni di CO2 a cominciare da subito! Basta bla bla bla. Parola del gallese Roger Hallam, 53 anni, ex coltivatore diretto (ovviamente bio), e co-fondatore dell'organizzazione Extinction Rebellion, nonché uno dei leader mondiali del movimento che si muove alle spalle di Greta Thunberg praticando l'azione diretta. Ieri, per esempio, alcuni suoi attivisti sono entrati nelle redazioni di giornali e tv italiane per consegnare personalmente le fosche profezie del barbuto Roger e sedersi pacificamente all'ingresso. L'importante messaggio è stato consegnato direttamente anche all'ingresso di Sky, Repubblica, Stampa, Corriere della Sera, Fatto Quotidiano e di alcune radio. Dalla sede del giornale della Confindustria sono stati portati via di peso. Al Sole 24 Ore hanno infatti chiamato la polizia e li hanno fatti spostare come pannelli solari da rottamare. In cinque sono stati denunciati.La rete è invasa di insostenibili video-prediche di padre Roger, capace di parlare per ore di complicate questioni di metodo, di strategie astruse, di tattiche per la rivolta, come non fanno più neppure gli anarchici tedeschi o russi. La vera azione diretta, quella che praticano per esempio gli animalisti americani o canadesi, prevede blitz rapidi e notturni per liberare visoni e altri animali sfruttati dal capitale. Brevi video e rivendicazioni delle operazioni, tutte «grandi successi», compaiono poi sui siti di area nel giro di poche ore. Invece Hallam la mena per ore su Youtube, scrive volantini contro i cambiamenti climatici da cinquanta pagine l'uno, in gran parte pensati e abbozzati (come racconta egli stesso) nelle settimane di detenzione che ogni tanto gli toccano quando la polizia imperialista di Sua Maestà Britannica lo arresta per occupazione abusiva di suolo pubblico e resistenza. Insomma, basta leggere un qualunque opuscolone di padre Roger per avere conferma del fatto che il carcere fa solo danni. Il suo ultimo capolavoro è intitolato Advice to Young People, as you Face Annihilation (le maiuscole sono sue) più che un consiglio è una minaccia. Vi si legge una ricostruzione della storia mondiale secondo la quale, salvo brevi secoli, ci sono stati «stupri di massa», gli omicidi sono la regola, i maschi «non arrivano a vent'anni» per colpa di guerra e violenze. Ebbene, secondo il gallese inquieto, tutto questo mal di Dio tornerà molto presto se non taglieremo immediatamente le emissioni di anidride carbonica. Come ha ben sintetizzato il sito inglese The Spectator, il messaggio fondamentale è questo: «Se non controlliamo le emissioni, nostra madre sarà stuprata». Se non passiamo dalla vecchia macchina diesel a un'utilitaria elettrica, nostro cugino morirà in guerra. Se non facciamo il cappotto termico al palazzo, anche senza il mitologico 110% dello Stato italiano, verremo rapinati e uccisi al bancomat da orde di africani affamati dai coloni cinesi. Di più: «La realtà del cambiamento climatico» è che « dei ragazzi entreranno in casa tua in cerca di cibo e tua madre, la tua ragazza, tua sorella saranno violentate sul tavolo della cucina». Hallam profetizza perfino che questi uomini «ti costringeranno a guardare» mentre «ridono di te» per poi «bruciarti con una sigaretta gli occhi. Questa è la realtà del cambiamento climatico». Quindi, insomma, «Svegliatevi, che il Regno sta arrivando». Ma non quello di Geova, che al massimo suona i campanelli di domenica, ma quello di Extinction Rebellion, che annuncia la Salvezza proiettandoci un grande film dell'orrore globale. Un incubo di violenza ceca su base planetaria, dove la pratica ipocrita delle aziende che fanno finta di abbattere le emissioni di Co2, il cosiddetto green washing, finirà in un bagno di sangue (blood washing). Certo, in un mondo dei media che, oltre alla guerra alle fake news, avesse anche un minimo di attenzione ai curriculum e alla preparazione personale, Roger Hallam farebbe il bidello in unistituto agrario del Galles. Invece fa il leader degli ambientalisti del futuro e quando non si fa arrestare per qualche incursione in quelli che crede essere i palazzi del potere spara baggianate totali. Come a novembre di due anni fa, quando scivolò come un pinguino sull'Olocausto. Intervistato dal settimanale tedesco Zeit, sostenne che la Shoah era un genocidio come tanti. «È un fatto che milioni di persone nella nostra storia sono state regolarmente uccise in circostanze terribili», ha affermato. Poi, solo per completare il «ragionamento» si è travestito da sociologo: «La memoria dell'Olocausto è diventata paralizzante per la Germania intera». Il risultato è che la casa editrice tedesca Ullstein ha immediatamente annullato la pubblicazione del suo libro e la sezione germanica di Extinction Rebellion ha fatto sapere che non è più il benvenuto.Se il pianeta per salvarsi deve seguire leader come questo svalvolato gallese, forse conviene andare tutti a fare le terme a Wuhan. Soffriremmo meno.