Lula si scusa per Battisti, Macron tace su Bergamin

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Lula si scusa per Battisti, Macron tace su Bergamin
Luiz Inácio Lula da Silva (Ansa)

L'ex presidente brasiliano fa ammenda (troppo tardiva) sull'aiuto fornito al terrorista ora in carcere in Italia. L'Eliseo tace invece sull'altro Pac caduto in prescrizione l'8 aprile. Inoltre, il 10 maggio si estingueranno le pene per Maurizio di Marzio, un altro ex Br latitante in Francia. Speriamo che questa volta le cose vadano diversamente. In caso contrario, l'Italia potrebbe continuare a nutrire la speranza di ricevere delle scuse (inutili e tardive) da parte di Emmanuel Macron, Nicolas Sarkozy e altri politici d'Oltralpe.

L’Unione di pace di Ursula più disunita che mai
Antonio Costa, Roberta Metsola e Ursula von der Leyen (Ansa)
Ursula von der Leyen e Antonio Costa spacciano il riarmo per un’iniziativa gandhiana. Nascondendo un gigantesco problema politico: gli Stati devono accettare alla cieca piani militari sconosciuti, finanziati con nuovo debito e a tutto vantaggio dell’industria franco-tedesca.
Il triangolo Parigi-Berlino-Varsavia ora ha il quarto incomodo: Londra
Friedrich Merz e Donald Tusk (Ansa)
Tusk plaude al riarmo del vicino, ma l’intesa con Merz arranca: la Germania considera prioritario l’asse con i francesi. Nel gruppo di Weimar si insinueranno Regno Unito e nordici. Con i mediterranei ai margini.
Starmer firma la prima intesa e indica una via. La Commissione però insiste colpendo i simboli americani come whisky e Suv.
Elkann lascia a casa 1.000 lavoratori
John Elkann (Ansa)
Dopo gli esuberi di Pomigliano e Melfi, Stellantis ha siglato un accordo per le uscite incentivate di 200 dipendenti di Termoli. Il sito che doveva dar vita alla gigafactory.
Le Firme

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