2021-09-17
L'aquila che ha cambiato la moda: Emporio Armani compie 40 anni
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Da uno schizzo disegnato a simboleggiare l'irraggiungibile alla creazione di un marchio divenuto iconico nella storia della moda italiana. EA entra negli Anta e festeggi a Milano in occasione della prossima Fashion Week. L'articolo contiene una gallery fotografica.«Il simbolo dell'aquila è stato creato nel 1981. Il mio socio Sergio Galeotti mi chiamò, dicendomi che dovevamo trovare urgentemente un logo per questa nuova linea. Così, tenendo il telefono in una mano e una penna nell'altra, disegnai un'aquila, che mi sembrava simboleggiare l'irraggiungibile. Quel logo è stato abbracciato dalla generazione più giovane. Il desiderio di appartenenza è un sentimento potente, e i miei jeans con l'aquila divennero presto un simbolo di appartenenza, e lo stesso fu per i miei bomber con il logo sul retro. Indossare questi vestiti significava far parte di un gruppo, essere fedeli e sinceri con gli altri e con sé stessi. Oggi, l'aquila ha ancora per me lo stesso significato che aveva allora. È un uccello potente che mira sempre a raggiungere nuove altezze. Nel corso degli anni il marchio è diventato il mio terreno di prova preferito, la collezione nella quale sperimento di più per raggiungere nuovi risultati».Giorgio Armani parla di Emporio Armani con il trasporto che si riserverebbe a un figlio. E le tante attenzioni che ha avuto nei primi 40 anni del marchio, lo dimostrano. Un compleanno importante. E i festeggiamenti non mancano. Armani/Silos ospita "THE WAY WE ARE": la mostra, curata personalmente da Giorgio Armani, che trasforma lo spirito aggregativo di Emporio Armani in un'esperienza unica, ricapitolando, senza nostalgie, quattro decenni di un brand all'avanguardia e trasversale. Concepita come un'irruzione a trecentosessanta gradi negli spazi del Silos, la mostra è un vero e proprio manifesto, da vivere e da percorrere. Recita il manifesto «Un EMPORIO non ha confini, di tempo e di spazio. Un EMPORIO è un recipiente, un'enciclopedia, un algoritmo. Un EMPORIO contiene tutto, per tutti, in ogni momento. Un EMPORIO non ha schemi. EMPORIO ARMANI è tutto questo, nel segno dell'aquila. È qui, adesso, subito, oggi, in ogni modo. È me, te, noi, voi, tutti uguali perché tutti diversi. Liberi. È concretezza e immaginazione. È EA». «La mostra al Silos - spiega Armani - non è solamente fotografica: da sempre lo stile di Emporio e la comunicazione forte e incisiva viaggiano insieme. Non riesco a scegliere, come sempre, ma ricordo in particolare gli inizi, quando davvero si faceva tutto con poco, senza troppi piani di marketing». Ritorna Emporio Armani Magazine con un numero speciale da collezione. Alla direzione, come nei diciannove numeri che dal 1988, per dieci anni, hanno segnato la vita di questa pubblicazione unica, è Rosanna Armani. Apre il percorso Giusi Ferrè, con un racconto della storia della rivista. Sei fotografi - Aldo Fallai, MaxVadukul, Julia Hetta, Nico Bustos, Matthew Brookes, Brett Lloyd - interpretano la collezione EmporioArmani autunno/inverno 21/22. Sei storie, a colori o in bianco e nero, introdotte da altrettanti brevi ed efficaci racconti del critico cinematografico Mariarosa Mancuso, ricchi di echi e rimandi a suggestioni filmiche. «All'inizio degli anni Ottanta - continua Armani - realizzai che avrei potuto rivolgermi a un pubblico potenzialmente molto vasto, che non era lo stesso del mio prêt-à-porter. Ebbi così l'intuizione di offrire un prodotto facile e accessibile ai più giovani. Il denim all'epoca era la parte centrale dell'offerta. Nessuno stilista aveva mai pensato di fare jeans. Fui criticatissimo per questa scelta considerata azzardata. Il pubblico e il tempo, invece, mi hanno dato ragione». Armani ha sempre saputo guardare intorno a se cogliendo l'attimo. «C'era fermento, spensieratezza, voglia di fare. I giovani guadagnavano la scena e una loro indipendenza, ma avevano poco con cui vestirsi. Il vuoto di mercato era evidente, e ho pensato di inserirmi. La risposta è stata immediata, travolgente e l'aquilotto diventò un simbolo in cui riconoscersi». Tanti i momenti memorabili dedicati a Emporio. Tra i tanti vale la pena ricordare l' Emporio Armani Boarding, nel settembre 2018, all'interno dell'hangar dell'aeroporto di Linate. Nel corso di questo evento straordinario sono state presentate le collezioni uomo e donna primavera/estate 2019. Dopo la sfilata, l'artista Robbie Williams si è esibito di fronte a un pubblico di oltre 2.300 ospiti. E non si possono dimenticare le ultime grandi vittorie sportive. Giorgio Armani ha disegnato la divisa formale della Nazionale Italiana di Calcio agli Europei 2021. La divisa, firmata Emporio Armani è un omaggio a Enzo Bearzot, figura iconica del calcio nazionale. Non solo. EA7 Emporio Armani è fornitore ufficiale dell'abbigliamento della squadra olimpica e paralimpica italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per chiudere, giovedì 23 settembre, nella sede di via Bergognone, l'attesissima sfilata di Emporio Armani. Il più grande stilista del mondo colpisce ancora.