
Dal bar del Quirinale: «Sergio Mattarella parla in piedi. E con la valigia pronta». Sarà presidente chi eviterà le elezioni anticipate, e Paolo Gentiloni potrebbe piacere a tutti.»
Piazza del Quirinale, esterno giorno, ore 9,15.
«Buongiorno, mi fa un caffè?»
«Subito, dottò. Ha visto in tv il discorso di fine anno del presidente?».
Sì, l’ha fatto in piedi come a dire: faccio per andarmene, e non ci ripenserò.
«Però manco Napolitano voleva ripensarci, e poi…».
Che vuol dire?
«Che da qui in poi ogni giorno fa storia a sé. Pensi che 150 grandi elettori avrebbero pronta in tasca la letterina da spedire a Mattarella per chiedergli di restare. Casomai la situazione si incartasse...».
Chi sarà presidente?
«Chi eviterà le elezioni anticipate. Eccezion fatta per la Meloni, che a votare ci andrebbe domani mattina».
E Letta?
«Sogna Draghi al Colle e uno come Daniele Franco o Marta Cartabia premier. Ma non gli va dietro quasi nessuno. D’Alema ha fatto capire che è una soluzione più da monarchia che da repubblica. Però è anche vero che D’Alema sul Quirinale non ci azzecca mai».
E il Pd?
«Nel panico. Ci sarebbe un pezzo dei dem in combutta con un pezzo dei 5 stelle per Giuliano Amato al Quirinale. Dice un ministro che, con Amato al Colle, Draghi si tranquillizza e continua a lavorare da premier. E stiamo tutti sereni».
Tutte ipotesi impossibili con Berlusconi in campo...
«E certo. Per questo tutti citofonano a Salvini: gli chiedono di convincere Silvio a farsi da parte, altrimenti la partita neanche comincia. E fanno circolare a bella posta nomi buoni per il centrodestra…».
Per esempio?
«Il solito Casini, Casellati, Moratti, Belloni, ultimamente anche l’ex ministro Frattini. Però Berlusconi non è il tipo che molla».
E c’è possibilità?
«Se fosse l’unico modo per tenere la poltrona di deputato, c’è gente nel Pd e tra i grillini pronta a votare pure il Cav. L’ho sentito dire a Calderoli, che non parla a vanvera».
E Matteo Renzi?
«Dicono che ha la fissa di mettere Draghi al Quirinale con Dario Franceschini a Palazzo Chigi fino al 2023».
Ma Renzi e Franceschini si odiano…
«Dottò, nella corsa al Quirinale non si odia e non si ama. Al massimo si fanno affari».
E con quale maggioranza Franceschini premier?
«Maggioranza Ursula. Sogno? Incubo? Faccia lei».
E Giuseppe Conte, che propone una donna presidente?
«Ha il fiato di Di Maio sul collo e butta la palla in tribuna facendo imbufalire tutti. Nel Pd dicono: “Ma come, prima sigla un patto con noi, e poi apre addirittura a un nome di centrodestra”»?
E come la mettiamo col virus?
«La variante Omicron? Certo, se finiscono in quarantena un centinaio di grandi elettori, il quorum si complica e peggio mi sento».
Ma i quirinabili ancora coperti, chi sono?
«Quelli da non bruciare? E mica posso fare i nomi, abbia pazienza…».
E i cognomi?
«Niente da fare. Però dicono di tenere d’occhio il conte Gentiloni. Che piace quasi a tutti. Sicuramente più del Conte Giuseppi…».






