2023-07-10
Effemeridi: dalla vittoria azzurra all’Europeo alla strage di via D’Amelio
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La strage di via D'Amelio che causò la morte di Paolo Borsellino e dei 5 agenti di scorta il 19 luglio 1992 (Ansa)
La vittoria degli azzurri a Londra, campioni d'Europa. La strage di via D'Amelio e la morte di Paolo Borsellino e della scorta. La strage di Nizza sulla Promenade des Anglais e quella di Anders Breivik in Norvegia. I Queen pubblicano il primo album.10 luglio 138 – Antonino Pio è acclamato dal popolo imperatore romano.11 luglio 2021 – A Londra la Nazionale azzurra guidata da Roberto Mancini batte l'Inghilterra per 3-2 dopo i calci di rigore e, contro ogni pronostico, si aggiudica gli Europei di calcio 2020. È il secondo titolo europeo conquistato dagli azzurri, cinquantatré anni dopo il precedente trionfo a Italia '68.12 luglio 1943 - Bombardamento angloamericano su Agrigento, con più di 300 vittime e di 200 feriti.13 luglio 1973 – Viene pubblicato nel Regno Unito dalla Emi Queen, il primo album in studio dell'omonimo gruppo musicale britannico. Rolling Stone scriverà: «Non c'è dubbio che questo energico, quartetto funky inglese abbia tutti gli strumenti necessari per rivendicare l'abdicato trono heavy-metal degli Zep, oltre che per diventare una forza veramente influente nel mondo del rock. Il loro album di debutto è eccellente».14 luglio 2016 – A Nizza, durante i festeggiamenti della Festa nazionale francese per l’anniversario della presa della Bastiglia, un tir si scaglia contro la folla che assiste allo spettacolo dei fuochi d'artificio sulla Passeggiata degli Inglesi, causando 86 morti e 458 feriti.15 luglio 1799 – Nel villaggio egiziano di Rosetta, il capitano francese Pierre-François Bouchard trova la Stele di Rosetta, che riporta un'iscrizione divisa in tre registri, per tre differenti grafie: geroglifici, demotico e greco antico. Si tratta di un passo fondamentale per la comprensione della scrittura egizia.16 luglio 1950 - A Rio de Janeiro, nell’ambito dei Mondiali di calcio brasiliani del 1950, l'Uruguay vince il suo secondo titolo iridato, battendo clamorosamente per 2-1, nella gara decisiva del girone finale, il Brasile padrone di casa, in quello che verrà ricordato come il «Maracanazo».17 luglio 1936 – Il colpo di Stato militare in Spagna dà inizio alla guerra civile, che si concluderà solo nel 1939 con la vittoria dei nazionalisti e la presa del potere di Francisco Franco.18 luglio 1925 – Adolf Hitler pubblica il Mein Kampf.19 luglio 1992 - Dopo aver pranzato a Villagrazia di Carini con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, il giudice Paolo Borsellino si reca insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove vivono sua madre e sua sorella Rita. Alle 16:58 una Fiat 126 imbottita di tritolo, parcheggiata sotto l'abitazione, esplode al passaggio del giudice, uccidendo oltre al cinquantaduenne Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.20 luglio 1944 - Il Ponte Solferino a Pisa viene fatto saltare in aria dai tedeschi in ritirata.21 luglio 2001 – Durante lo svolgimento del G8 di Genova, nel corso del quale si registrano diversi scontri tra manifestanti e forze di polizia, viene assaltata dalla polizia la scuola Diaz, dove dormono decine di aderenti alle proteste, provocando il ferimento di 63 delle 93 persone presenti.22 luglio 2011 – Una serie di attentati terroristici sconvolge la capitale della Norvegia, Oslo. Nel centro della città un'autobomba esplode a poca distanza dagli uffici del primo ministro provocando otto morti. Circa due ore dopo a Utoya, una piccola isola a 30 chilometri dalla capitale dove si tiene un campus organizzato dalla sezione giovanile del Partito Laburista Norvegese, una sparatoria provoca 69 vittime. Protagonista degli attacchi è il suprematista Anders Behring Breivik.23 luglio 1829 – Negli Stati Uniti William Burt brevetta la prima macchina per scrivere.
Il simulatore a telaio basculante di Amedeo Herlitzka (nel riquadro)
Gli anni Dieci del secolo XX segnarono un balzo in avanti all’alba della storia del volo. A pochi anni dal primo successo dei fratelli Wright, le macchine volanti erano diventate una sbalorditiva realtà. Erano gli anni dei circuiti aerei, dei raid, ma anche del primissimo utilizzo dell’aviazione in ambito bellico. L’Italia occupò sin da subito un posto di eccellenza nel campo, come dimostrò la guerra Italo-Turca del 1911-12 quando un pilota italiano compì il primo bombardamento aereo della storia in Libia.
Il rapido sviluppo dell’aviazione portò con sé la necessità di una crescente organizzazione, in particolare nella formazione dei piloti sul territorio italiano. Fino ai primi anni Dieci, le scuole di pilotaggio si trovavano soprattutto in Francia, patria dei principali costruttori aeronautici.
A partire dal primo decennio del nuovo secolo, l’industria dell’aviazione prese piede anche in Italia con svariate aziende che spesso costruivano su licenza estera. Torino fu il centro di riferimento anche per quanto riguardò la scuola piloti, che si formavano presso l’aeroporto di Mirafiori.
Soltanto tre anni erano passati dalla guerra Italo-Turca quando l’Italia entrò nel primo conflitto mondiale, la prima guerra tecnologica in cui l’aviazione militare ebbe un ruolo primario. La necessità di una formazione migliore per i piloti divenne pressante, anche per il dato statistico che dimostrava come la maggior parte delle perdite tra gli aviatori fossero determinate più che dal fuoco nemico da incidenti, avarie e scarsa preparazione fisica. Per ridurre i pericoli di quest’ultimo aspetto, intervenne la scienza nel ramo della fisiologia. La svolta la fornì il professore triestino Amedeo Herlitzka, docente all’Università di Torino ed allievo del grande fisiologo Angelo Mosso.
Sua fu l’idea di sviluppare un’apparecchiatura che potesse preparare fisicamente i piloti a terra, simulando le condizioni estreme del volo. Nel 1917 il governo lo incarica di fondare il Centro Psicofisiologico per la selezione attitudinale dei piloti con sede nella città sabauda. Qui nascerà il primo simulatore di volo della storia, successivamente sviluppato in una versione più avanzata. Oltre al simulatore, il fisiologo triestino ideò la campana pneumatica, un apparecchio dotato di una pompa a depressione in grado di riprodurre le condizioni atmosferiche di un volo fino a 6.000 metri di quota.
Per quanto riguardava le capacità di reazione e orientamento del pilota in condizioni estreme, Herlitzka realizzò il simulatore Blériot (dal nome della marca di apparecchi costruita a Torino su licenza francese). L’apparecchio riproduceva la carlinga del monoplano Blériot XI, dove il candidato seduto ai comandi veniva stimolato soprattutto nel centro dell’equilibrio localizzato nell’orecchio interno. Per simulare le condizioni di volo a visibilità zero l’aspirante pilota veniva bendato e sottoposto a beccheggi e imbardate come nel volo reale. All’apparecchio poteva essere applicato un pannello luminoso dove un operatore accendeva lampadine che il candidato doveva indicare nel minor tempo possibile. Il secondo simulatore, detto a telaio basculante, era ancora più realistico in quanto poteva simulare movimenti di rotazione, i più difficili da controllare, ruotando attorno al proprio asse grazie ad uno speciale binario. In seguito alla stimolazione, il pilota doveva colpire un bersaglio puntando una matita su un foglio sottostante, prova che accertava la capacità di resistenza e controllo del futuro aviatore.
I simulatori di Amedeo Herlitzka sono oggi conservati presso il Museo delle Forze Armate 1914-45 di Montecchio Maggiore (Vicenza).
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