2024-10-28
Educare al sesso nelle scuole è solo business
Il Comune di Milano ha presentato un progetto per gli istituti superiori organizzato con la Durex. Un’azienda che vende preservativi. Non è il benessere dei più giovani l’obiettivo ma banalizzare l’atto erotico. Così aumentano gravidanze, aborti e rischio di malattie.L’educazione è sacra e spetta ai genitori. I genitori sono gli unici che possono pronunciare la meravigliosa frase: «La sessualità è una cosa meravigliosa, dalla nostra meravigliosa sessualità sei nato tu». L’educazione sessuale deve essere fatta quando un bambino o un ragazzo la richiedono, rispondendo alle sue domande. Qualsiasi informazione che non sia stata richiesta è un abuso e un’intrusione, quindi deve essere fatta individualmente e gli unici che possono farlo sono i genitori. I bambini domandano come nascono i bambini, gli adolescenti vogliono sapere come si fa a sedurre qualcuno che si ama. Nessun bambino chiede che cosa sia il rapporto anale quindi spiegarglielo negli orridi e ripugnanti libri di educazione sessuale è un abuso su minore. La sessuologia è una delle tragiche scienze idiote nate negli ultimi decenni, che pretende di separare la sessualità dall’etica e, soprattutto, separa la sessualità dal suo fine, la nascita di nuove creature, che è vista come accessorio irrilevante o un effetto collaterale da evitare. Il fatto che dall’atto sessuale possa nascere un figlio vuol dire che l’atto sessuale raggiunge il suo apogeo solo quando tra i due amanti c’è un tale affetto che i due potrebbero diventare volentieri i genitori di questo bambino.Per millenni, con i sessuologi fuori dai piedi, ce la siamo cavata piuttosto bene, non solo abbiamo superato catastrofi demografiche come il crollo dell’Impero romano e la peste del 1300, ma abbiamo reso l’amore magnifico, ammantandolo di poesia, musica, arte e letteratura. Non è un caso che il primo a introdurre l’educazione sessuale nelle scuole sia stato, nel 1919, un intellettuale comunista, György Lukács il quale dichiarò esplicitamente di voler sradicare la morale cattolica dalla Repubblica sovietica ungherese. Con la complicità di un Comune sempre più bizzarro, la sessuologia si è abbattuta sugli adolescenti di Milano.A Palazzo Marino, sede del municipio, è stato presentato l’accordo formale tra il Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare, con Durex Italia, per la realizzazione del programma «A luci accese», che mira a portare l’educazione sessuale nelle scuole superiori della città. Oltre all’accordo, nel corso dell’evento è stata presentata l’edizione milanese dell’osservatorio «Giovani e sessualità» di Durex. Vorrei fare i miei complimenti per il titolo scelto che è assolutamente perfetto per descrivere una sessualità scorticata e nauseante. La differenza tra fare l’amore e fare sesso, la differenza tra il più straordinario dono di Dio e il ridicolo e ripugnante strofinio di Rocco Siffredi e consociati, la differenza tra l’amare e il masturbarsi è l’ossitocina, L’ ossitocina, ormone e neurotrasmettitore, è coinvolta in una serie di importanti funzioni fisiologiche e psicologiche, l’attaccamento materno, l’allattamento, il legame tra coniugi e quello tra amici ed è fondamentale nell’atto sessuale: rilasciata in grandi quantità durante l’orgasmo, aumenta la sensazione di piacere sessuale e rafforza il legame. Perché l’ossitocina possa essere secreta, occorre il buio. Nel buio nasce l’ossitocina, nel buio nasce la tenerezza, nel buio nasce la passione, nel buio nasce la fedeltà fino alla morte.Messo sotto la luce, il sesso diventa squallido, uno strofinio ridicolo con 50 sfumature di sado maso, per non crepare di noia. Il Comune di Milano e l’assessore Martina Riva, nel loro progetto di sesso anaffettivo, si associano con la Durex, che è un’azienda privata. L’assessore sta usando serenamente i quattrini dei contribuenti per fare pubblicità alla Durex. Avete fatto un bando e lo ha vinto la Durex oppure non avete fatto alcun bando e, semplicemente, la Durex vi è più simpatica? «L’obiettivo di “A luci accese” è quello di diffondere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole di Milano. Penso ci sia un elemento di informazione di cui hanno bisogno i ragazzi, ma anche un aspetto valoriale». Sono le parole di Paolo Zotti, amministratore delegato di Reckitt Benckiser Healthcare Italia spa. Qualcuno spieghi a questi tizi che è il contrario. I dati atroci che ci vengono dalla Gran Bretagna e da alcuni Stati degli Stati Uniti a conduzione democratica ci dicono il contrario: più si parla di educazione sessuale nell’orrida maniera a luci accese, più aumentano gli aborti precoci e più aumenta il quantitativo di malattie sessualmente trasmissibili. Le statistiche sono impietose. Più aumenta la banalizzazione del sesso fatta da questi corsi, più si abbassa l’età del primo aborto e aumentano le malattie sessualmente trasmissibili. Nel 1964, Mary Calderone, che era stata direttore medico della Planned parenthood federation of America, fondò il Sex information and education center degli Stati Uniti con lo scopo di diffondere l’educazione sessuale per il controllo delle nascite.Tra i finanziatori c’erano Hugh Hefner, il fondatore di Playboy, il Kinsey institute e John Money, pedofilo dichiarato, uno dei padri della teoria gender. ЀÈ evidente che l’educazione sessuale viene propagandata per scardinare la morale tradizionale dalla società e per il controllo demografico. Il bene dei giovani, in realtà, non interessa. Secondo le statistiche, introducendo l’educazione sessuale nelle scuole, si ha un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze nelle giovanissime. Il preservativo viene indicato come il mezzo sicuro per evitare entrambe, ma la sua efficacia è del 98%, non del 100%. Immaginiamo di essere un dentista che vuole allargare il suo bacino di utenza e a cui fa difetto l’etica: se andasse davanti alle scuole offrendo dolciumi i suoi scopi sarebbero evidenti, ma se andasse a distribuire spazzolini e dentifricio dicendo ai ragazzi che possono mangiare tutti i dolci che vogliono basta che poi si lavino i denti? In realtà il 90% dei bambini percepisce che si possono mangiare tutti i dolcetti sempre e solo il 10% percepirà che poi bisogna lavarsi i denti.Il messaggio che viene dato ai giovanissimi è che possono fare sesso, basta che usino il profilattico. Poiché il maschio è quello che deve indossarlo, è lui a cui diminuisce la sensibilità ed è lui quello che rischia meno, la tentazione di non usarlo o di mentire dicendo di averlo messo è grande. Leo Bersani, nel suo libro È il retto una tomba? rivendica il diritto all’autodistruzione dei gay, diritto che non può essere messo in dubbio o criticato. Banalizzare il sesso con «basta che metti il preservativo» aumenta gli atti sessuali senza preservativo. Il preservativo usato è ripugnante e difficilissimo da smaltire. Se una donna impara a conoscere il suo corpo, con il metodo Billings che nessuno insegna, non ha bisogno di preservativo. La fedeltà è il miglior deterrente della trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili, come dichiarato dall’Oms. La rivoluzione sessuale del ‘68 non è stata una liberazione, soprattutto per le donne, la cui dignità è stata calpestata nel momento in cui il corpo viene considerato solo una cosa oggetto di piacere.La Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo che si è tenuta nel 1994 al Cairo ha dato l’inizio alla Comprehensive sexuality education (Cse), l’educazione sessuale globale, un progetto sostenuto da varie agenzie Onu e dalla presidenza di Joe Biden. L’adozione della Cse è stata respinta dall’Assemblea mondiale della sanità grazie al rifiuto della Federazione russa e di un blocco di Paesi africani. Siamo di fronte a scelte politiche, il benessere dei ragazzi non c’entra nulla. Per distruggere la famiglia tradizionale è necessario minare l’unione eterosessuale e creare fragilità e confusione sessuale nei giovani in modo da renderli manipolabili e gestibili. Inoltre, come dimostra la dottoressa Sue Greenwald, pediatra ed esperta di abusi su minori, «la moderna educazione sessuale, rende i bambini più vulnerabili agli attacchi dei pedofili».
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)