2021-04-06
Droni sulla spiaggia, blitz dei sindaci. Cinquemila sanzioni nella Pasqua rossa
Gli agenti sguinzagliati dal Viminale perseguono bagnanti, compleanni «abusivi» e avventori rei di bere birra in un barLo scienziato del Mario Negri: «Assurdo proibire tutto. Uscire fa bene alla salute»Lo speciale contiene due articoliUn uovo di cioccolata con dentro una multa, talvolta piuttosto salata. È ciò che il weekend di Pasqua ha riservato a tanti italiani, incappati in un'interpretazione zelante della zona rossa da parte degli ufficiali preposti ai controlli. Per chi non ha avuto la scaltrezza (o più semplicemente le risorse) per imbarcarsi alla volta delle Baleari o di qualche altra destinazione esotica, l'alternativa era quella di tumularsi in casa o, al massimo, di andare a far visita a una parte dei famigliari. C'è stato però chi, magari annichilito dalla eterogeneità delle norme e dalla confusione di alcune iniziative last minute, è stato sanzionato per infrazioni non gravi, verosimilmente compiute in buona fede. Partiamo dal quadro generale: nella giornata di ieri il Viminale ha fatto sapere che, tra il sabato e la domenica di Pasqua, le forze di polizia impegnate in tutta Italia hanno controllato più di 200.000 persone, sanzionandone più di 5.000. Di queste, alcune decine sono state denunciate per aver violato gli obblighi di quarantena, mentre sono stati circa 10.000 i controlli che hanno riguardato gli esercizi e le attività commerciali. Ed è in questi ultimi casi che la scure delle forze dell'ordine ha comminato i provvedimenti più duri, a maggior ragione in un periodo economicamente disastroso per alcune categorie di lavoratori. Sabato, erano state controllate più di 110.000 persone e 15.000 attività commerciali. Nella giornata di Pasqua, invece, le verifiche, tra quelle ai privati cittadini e quelle agli esercizi commerciali, sono state oltre 106.000, con più di 2.400 sanzioni, oltre alle 83 comminate ai titolari delle attività e ai 23 provvedimenti di chiusura. Dai bollettini diffusi localmente è emersa una separazione abbastanza netta tra le infrazioni operate da chi in qualche caso ha dei precedenti, e normali cittadini, magari sanzionati per aver violato, in modo non grave, le restrizioni agli spostamenti. A volte, protagonisti di incursioni da regimetto sanitario sono stati anche sindaci e vicesindaci. A Minori, sulla Costiera amalfitana, il primo cittadino del paese ha interrotto un picnic abusivo del movimento «Io apro», rovesciando i tavolini da pranzo sistemati all'aperto. Nella vicina Cetara, il vicesindaco ha compiuto un blitz in spiaggia, facendo multare tre persone sorprese mentre osavano prendere la tintarella. Altrove, per evitare pericolosi stazionamenti sulla battigia, ci si è organizzati con i mezzi pesanti: sul litorale romano, ad esempio, sono stati sguinzagliati i famigerati droni, già protagonisti dell'epopea dei controlli anti Covid lo scorso anno. Stavolta, però, pare siano mancati all'appello gli elicotteri che interrompevano le arrostate clandestine. Le forze dell'ordine hanno poi sanzionato dieci persone nel quartiere romano di Primavalle, dopo una segnalazione al 112. A Gassino, nell'hinterland torinese, gli agenti hanno identificato 13 persone, colpevoli di aver festeggiato un compleanno in numero eccedente a quanto consentito dal dpcm. La scure dei controlli si è abbattuta su di una festa di compleanno anche nel Siracusano, a Carlentini, dove il «tanti auguri» è costato una multa s sette persone. Sempre nei dintorni di Siracusa, un bar è stato chiuso a Floridia perché un avventore è stato sorpreso a consumare una birra all'interno, così come a Rosolini, dove i clienti che avevano varcato la soglia del bar erano tre. Poi c'è il capitolo «ragazzate», dove le multe hanno colpito delle feste organizzate da gruppi di giovani: tra queste spicca quella di Corso Umberto a Napoli, che ha portato a 41 multe e addirittura due arresti per resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere, spiccati nei confronti di chi ha aggredito gli agenti nel momento in cui, su segnalazione dei vicini, si sono presentati all'appartamento. Situazione simile più a Nord, ai lidi ferraresi, dove 20 giovani sono stati identificati e multati per avere organizzato una festa in un appartamento di Lido di Pomposa. Non poteva mancare Salerno, feudo dello «sceriffo» Vincenzo De Luca, ex sindaco ora governatore campano, dove tre ventenni sono stati multati per assembramento e spostamento non consentito, mentre tutti gli altri riuscivano a dileguarsi nel fuggi fuggi generale. Un'altra multa elevata a Salerno ha consentito invece di accertare un altro tipo di reato: un clandestino che partecipava a un assembramento è stato punito con il foglio di via. Destino simile per un quarantunenne bolognese che è stato portato in camera di sicurezza dopo essere stato colto al volante in violazione, oltre che della zona rossa, degli arresti domiciliari e in stato di ebbrezza. A Pozzuoli, invece, un ventunenne si è lanciato a tutta velocità con il suo scooter contro la polizia per eludere i controlli, per poi essere catturato e multato per violazione della zona rossa, per non aver indossato il casco e per non avere alcuna polizza assicurativa per il veicolo. Sempre nel Napoletano, a Castellammare, un quarantunenne noto alle forze dell'ordine, alla vista dei controlli, ha ingerito un involucro contenente sostanze non precisate, ed è finito piantonato in ospedale.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
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