2024-07-14
Dietro gli attacchi del «sindaco hot» c’è una sfida al prefetto di Roma
Pietro Tidei, protagonista dello scandalo a luci rosse, si è rivolto così a una consigliera d’opposizione: «Goditi il figlio o vedrai come va a finire». Il motivo? Per salvare un dirigente sta ignorando le direttive di Lamberto Giannini.«Sei patetica». «Stai attenta, perché dovrai ancora non mollare per altri quattro anni. Quattro anni sono lunghi, quindi alla fine ti stancherai». «Vivi tranquilla, c’hai un bellissimo ragazzino che è veramente stupendo, goditi il figlio e fai l’opposizione come si deve. Se tu lo fai con questa ansia, veramente poi vai in depressione. Te lo dico io, andrai in depressione. l’ho detto prima, poi vedrai come va a finire». Sono queste le esatte parole con cui Pietro Tidei, il focoso sindaco pd di Santa Marinella finito agli onori delle cronache nazionali per le performance amorose nella saletta attigua al suo ufficio in Comune ha rivolto a una consigliera di opposizione, Alina Baciu, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. La colpa della consigliera? Aver preso posizione nella guerra all’ultima Pec che il sindaco hot ha lanciato al prefetto di Roma Lamberto Giannini. Oggetto del contendere, tra il primo cittadino e l’ex capo della Polizia, l’incarico del tecnico che è di fatto il braccio destro di Tidei, l’architetto Ermanno Mencarelli, in pensione dal 2022, ma confermato dal sindaco per un anno, come previsto dalla norma che regola gli incarichi conferiti ai dipendenti pubblici «in quiescenza». A Mencarelli, Tidei ha affidato i lavori pubblici e la gestione di fondi per i progetti finanziati attraverso il Pnrr: oltre 20 milioni di euro. A settembre 2023, mentre esplodeva lo scandalo per i video a luci rosse, Tidei ha prorogato ulteriormente l’incarico a Mencarelli, forte di un parere emesso dal fondatore dalla Gazzetta amministrativa, Enrico Michetti, già candidato a sindaco di Roma del centrodestra. Ma a rovinare la festa al primo cittadino di Santa Marinella sono arrivati una serie di esposti presentati al prefetto da Antonio Canizzaro, un residente di Tolfa, altro Comune dove Mencarelli ha un incarico. Il solerte cittadino ha interessato della questione Mencarelli, Giannini e perfino la Presidenza della Repubblica. Va detto che l’attuale prefetto di Roma non è soltanto un alto burocrate, ma un investigatore di prim’ordine. Dal 2004 al 2013 ha diretto la Digos di Roma, quindi il Servizio centrale antiterrorismo e dal 2017 ha guidato la Direzione centrale della polizia di prevenzione. Nel marzo del 2021 ha completato il cursus honorum dentro la sua amministrazione ed è diventato Capo della Polizia di Stato, incarico che ha ricoperto per più di due anni. Giannini, dopo uno scambio di corrispondenza con il segretario comunale di Santa Marinella Stefano Schirmenti (che dalle carte sembra allineato alle posizioni del prefetto), il 26 giugno ha tagliato la testa al toro e scritto a Tidei che «l’incarico dell’architetto Ermanno Mencarelli, dipendente pubblico in quiescenza, in relazione al ruolo di responsabile del V settore presso il Comune di Santa Marinella, non appare in linea con la normativa relativa al conferimento di incarichi a soggetti collocati in quiescenza», invitando pertanto il sindaco a «rivalutare l’incarico conferito alla luce delle suesposte considerazioni». Il primo cittadino, però, tira dritto e si dice convinto che Mencarelli possa restare a gestire i fondi Pnrr fino a fine 2026. Per questo chiede un incontro a Giannini (secondo Tidei dovrebbe avvenire il 25 luglio) per illustrargli la sua posizione e, una settimana fa, porta in Consiglio comunale, depositandola la mattina stessa, una delibera che riguarda degli «addendum» al contratto con Multiservizi (controllata dal Municipio), che portano la firma di Mencarelli. La consigliera, cercando conferme, informa il prefetto Giannini che, secondo le voci di corridoio del Comune del litorale romano, avrebbe immediatamente preso contatto con gli uffici per chiedere chiarimenti. Quando arriva il momento di discutere il punto sulla delibera che coinvolge Mencarelli (che alla fine verrà ritirata), l’esponente dell’opposizione chiede la parola, legge la missiva inviata al prefetto e critica duramente la linea del sindaco. Il quale, dopo aver definito l’intervento della Baciu una «piccola sceneggiata, degna veramente del teatro dei bassifondi», regala agli attoniti consiglieri un’anteprima della lezione di diritto che vuole impartire a Giannini: «Per quanto riguarda, invece, l’affidamento per incarico della dirigenza al quinto settore, evidentemente Michetti dice che si può fare, per il semplice motivo che, al di là delle leggi e dei regolamenti, quello che conta è l’interesse generale [...], riaffermando che l’ente locale è autonomo e quindi si può autoregolamentare e che non è analogicamente applicabile il principio di quello che si applica ai dirigenti dello Stato». In sintesi, secondo Tidei, a Santa Marinella le leggi dello Stato valgono se lo decide lui, dopo aver consultato Michetti. I toni minacciosi del sindaco non restano tra le mura del Comune. La Baciu, infatti, con un comunicato rende di pubblico dominio quello che le ha detto Tidei. Che reagisce sfoderando per l’ennesima volta il caposaldo della sua idea di confronto politico: la minaccia di querela. Il primo cittadino accusa la consigliera di «inventare storie che possono essere smentite da fatti e testimoni», ma al tempo stesso, conferma di fatto il racconto dell’esponente dell’opposizione, giustificando le sue parole con il fatto che il tono era «sarcastico». A peggiorare l’umore dell’esperto politico dem si sarebbe aggiunta la solidarietà espressa alla consigliera di opposizione dai capigruppo di Fratelli d’Italia e Pd alla Regione Lazio, Daniele Sabatini e Daniele Leodori, e soprattutto da una parte della sua maggioranza, quella che fa capo a Noi moderati. E ancora una volta sarebbero volate le minacce, sempre contro una donna. ll commissario provinciale Paolo Toppi e le consigliere di Santa Marinella Patrizia Befani e Patrizia Ricci, hanno denunciato: «È intollerabile quanto mi è stato riportato ieri sera dall’assessore del nostro partito nel Comune di Santa Marinella: una telefonata in cui il sindaco avrebbe minacciato di ritirare la delega al vicesindaco (Roberta Gaetani, ndr) qualora la stessa non avesse ritirato la solidarietà alla Baciu». Accuse che, per adesso, Tidei non ha pubblicamente smentito.
Jose Mourinho (Getty Images)