2020-08-10
Deputati con il bonus partite Iva. Sono tre leghisti, un M5s e un Iv
Matteo Salvini: «Sospensione immediata». Luigi Di Maio: «Ora siano loro a uscire allo scoperto».«Chiunque siano, immediata sospensione». Nessuna giustificazione da parte del leader della Lega, Matteo Salvini, nei confronti dei parlamentari che avrebbero preso il bonus Covid. Insieme a tre leghisti ci sarebbero un deputato del M5s e uno di Italia viva. Come rivelato da Repubblica, i cinque hanno chiesto all'Inps il bonus da 600 euro mensili, poi elevato a 1.000, previsto dai decreti Cura Italia e Rilancio per sostenere il reddito di autonomi e partite Iva in difficoltà durante la crisi del coronavirus. «Che un parlamentare chieda i 600 euro destinati alle partite Iva in difficoltà è una vergogna. Che un decreto del governo lo permetta è una vergogna», aveva già detto Salvini. Ad accorgersi della richiesta dei cinque furbetti, la direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell'Inps, una struttura creata proprio per individuare i truffatori dal neopresidente, Pasquale Tridico. I nomi non sono stati svelati per una questione di privacy, ma la polemica e la caccia ai furbetti si è scatenata subito ieri mattina anche se, va precisato, non ci sarebbe alcuna illegalità. Infatti, tra i primi commenti c'era qualche parlamentare che sottolineava come nella norma inclusa nei decreti non ci siano limiti, «chiunque può chiedere il bonus». Infatti, tra i richiedenti del bonus, sarebbero coinvolte addirittura 2.000 persone tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci.Così su Facebook la leader di Fdi, Giorgia Meloni: «Visto che l'Inps non fa i nomi per questione di privacy, invito ogni parlamentare a dichiarare #BonusInps io no! In modo che i nomi emergano lo stesso, per esclusione». Sempre sui social, il commento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che su Facebook ha scritto: «Ai cinque furbetti che hanno avuto il coraggio di avanzare richiesta allo Stato per avere il bonus di 600 euro evidentemente non bastavano i quasi 13.000 euro netti di stipendio al mese, non gli bastavano tutti i benefit e privilegi di cui già godono. È vergognoso. È davvero indecente. Questi cinque personaggi invece di rispondere al popolo che li ha eletti hanno ben pensato di approfittarne. Escano allo scoperto, chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore. Non importa di quale forza politica siano espressione. Mi auguro che anche le altre forze politiche la vedano come noi». «È scandaloso», afferma Licia Ronzulli di Forza Italia, «i parlamentari restituiscano immediatamente i soldi».Condanna netta anche da parte del presidente della Camera, Roberto Fico: «È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite Iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre».È intervenuto su Fb anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: «Posso dire che è una vera vergogna?».