2025-01-28
Denatalità e ideologie affondano l’Occidente. Gli Usa l’hanno capito, adesso tocca a noi
Abbiamo del tutto dimenticato i nostri valori fondanti e cristiani. L’economia è stata usata per imporre scelte. Ora serve reagire.Il trumpismo sarà una opportunità di riprendere la sovranità della nostra intelligenza ? A Davos il mitico Larry Fink ,capo di BlackRock , il fondo che gestisce 11 trilioni di dollari, pari al 60% del Pil europeo e cinque volte il Pil italiano, ha dichiarato che «l’Europa è un mito. Un bel mito, ma non funziona… C’è troppo pessimismo...». E poi aggiunge un suggerimento implicito: «Negli Usa qualunque impresa può trovare capitali e questo conferisce alla sua economia la capacità di ricostruire, cambiare direzione e modificarsi più velocemente...».Bella, opportuna e intelligente provocazione quella di Fink. Ma è comprensibile il pessimismo europeo, visto che in Europa ci sono i vincoli rigidi di bilancio imposti da Bruxelles che chiedono solo la riduzione del rapporto debito/Pil e, di fatto, non permettono di fare investimenti.Ma il pessimismo europeo, forse questo Fink non lo sa, nasce anche dalla perdita della speranza fondata sui valori cristiani, rinnegati. Ciò è avvenuto, formalmente, rifiutando le radici cristiane nella sua Costituzione. Poi è avvenuto, praticamente, disconoscendo i «valori non negoziabili» (vita, famiglia, educazione), supponendo di poter essere più forti accettando un modello socioeconomico e culturale nichilistico, pensando di poter competere meglio in un mercato globale dove il nichilismo è un vantaggio superiore e consolidato di altri mondi. Poveri noi , quale miopia… Ora, in pochissimi giorni, se non in ore , ascoltando Donald Trump e Javier Milei a Davos, scopriamo che abbiamo sbagliato tutto. Scopriamo che, negli ultimi decenni, ci siamo lasciati imporre scelte socioeconomico-politiche (dal globalismo utopistico e governi sovranazionali a denatalità e ambientalismo, a immigrazionismo, a fine sovranismo, a progressismo etico…) che hanno spento la nostra intelligenza nonché imposto nuove regole di carattere morale «insostenibili», che hanno corrotto i valori della civiltà occidentale. Ci siam resi conto anche che è impossibile riuscire a risanare in modo «sostenibile» l’equilibrio geopolitico di potere-economia senza riconoscere il senso morale della vita e delle azioni. L’economia, la politica e la morale devono conoscersi e frequentarsi meglio perché, senza visione morale, tutto crolla.Anche Trump sembra averlo capito. La sua elezione potrebbe essere, quindi, l’occasione per riprendere «sovranità di intelligenza»? E cogliere questa occasione per proporre di cambiare ciò che è insensato, innaturale e dannoso, che è stato imposto in un periodo buio di civiltà? Perciò la ripresa dell’ottimismo (auspicato da Larry Fink) sta nella ripresa del controllo delle nostre economie europee rivedendo i vincoli del patto di stabilità e generando e gestendo le nostre risorse in autonomia responsabile, concordata con i partner europei. Pertanto, cambiando la governance europea. Di fatto, tornando al progetto originale dei padri fondatori dell’Europa. Ma non basta, per riprendere quell’ottimismo necessario, suggerito da Fink, vanno rivalutati i nostri perduti valori non negoziabili (vita, famiglia, educazione) che sono il nostro fondamento e sono complementari ai valori economico-sociali. Purtroppo fatichiamo a comprendere i danni provocati dal loro rifiuto, origine di tutti, dico tutti, i problemi dell’Occidente, che ancora oggi si vuole negare dimostrando di confondere cause con effetti e fini con mezzi. Ma come si può pensare di sostenere una civiltà in tal modo? Sì, tutte le crisi negli ultimi 50 anni son dovute al crollo della natalità in Occidente e alle decisioni prese per compensarle con delocalizzazione e consumismo ed infiniti reset correttivi, che hanno creato danni su danni. Il potere dominante nel Paese maggiormente responsabile e consapevole, gli Usa, ha cambiato guida, prospettive e strategie onde evitare il fallimento del potere economico e dei valori dell’intero Occidente. L’arma dell’economia è stata usata per decenni per spaventare a imporre scelte, ora è stata la presa di coscienza della situazione economica a spaventare chi prima spaventava gli altri. Aspettiamo che anche qualche cosiddetta autorità morale lo riconosca? «Il bisogno aguzza l’ingegno», si è sempre detto. La storia stessa ce lo spiega incoraggiandoci a non perdere fiducia. Farò un esempio da intendere «fra le righe». Nel Medioevo, nel XIV secolo, l’Europa visse una crisi recessiva drammaticamente dura. Dopo la crescita demografica post anno Mille (quando avrebbe dovuto esserci la fine del mondo) che durò un intero secolo fino al XII secolo, l’Europa venne dilaniata da carestie, guerre e, soprattutto, epidemie. Per ben cinque anni (tra il 1347 e il 1352) una epidemia pandemica chiamata peste nera (quella bubbonica) portata dall’Asia da viaggiatori, commercianti, guerrieri (grazie alle pulci) dimezzò la popolazione europea (tra i 30 e 40 milioni di morti) e conseguente successivo crollo nascite, crisi produttive agricole, abbandono di villaggi, crisi finanziaria e rivolte popolari.Furono necessari ben due secoli (fino al 1550) per ricostituire la popolazione europea precedente e riavviare l’economia. Ma tutto ciò provocò il bisogno che aguzzò l’ingegno della popolazione europea, che accelerò la meccanizzazione del lavoro per sostituire la mancanza di contadini e accelerò la nascita delle armi da fuoco per sostituire la mancanza di soldati. Un po’ (leggendo fra le righe) quello che successe con il Covid che accelerò di almeno vent’anni il processo di digitalizzazione nei nostri recentissimi tempi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.