2020-06-25
Dal taxi del mare un nuovo focolaio. Sea Watch porta in Sicilia 28 infetti
I contagiati recuperati dalla Ong tedesca si trovano sul traghetto Moby Zazà insieme ad altri 181 clandestini. E attorno alla Sicilia si aggirano sette navi. Matteo Salvini: «Il governo perde tempo a cambiare i decreti sicurezza».Nell'Hotel House di Porto Recanati, occupato da stranieri, i malati salgono a dodici.Lo speciale contiene due articoli.Ventotto dei 209 migranti a bordo della nave-quarantena Moby Zazà (ancorata a Porto Empedocle) sono risultati positivi al coronavirus: a rivelarlo, sono stati i tamponi effettuati nella mattinata di martedì. Nella serata dello stesso giorno, era stata diffusa la notizia che uno dei migranti - soccorsi in acque internazionali dalla Sea Watch - fosse stato ricoverato nel reparto malattie infettive dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta: se in un primo momento si era ipotizzato un caso di tubercolosi, nelle scorse ore è stato definitivamente appurato che si tratta di Covid-19. Dei migranti contagiati, 27 risultano al momento asintomatici. Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. A cominciare dal governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che ha dichiarato su Facebook: «Ventotto migranti positivi sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell'isola, senza poterli circoscrivere e controllare». «Oggi si capisce meglio», ha proseguito il governatore, «quella nostra richiesta. E chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione. Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte».Dura anche la reazione di Matteo Salvini. «Porti spalancati, navi da crociera per ospitare gli immigrati, decine di clandestini col Covid-19, sanatoria da catastrofe e taser per le forze dell'ordine dimenticato: il governo perde tempo per cambiare i decreti sicurezza, quando al Viminale non sono nemmeno riusciti a ufficializzare le deleghe per viceministri e sottosegretari. È un governo che mette in pericolo l'Italia e gli italiani», ha tuonato il leader della Lega. Su una linea simile si è collocata anche la deputata di Fratelli d'Italia, Carolina Varchi, che ha dichiarato: «A evitare il peggio, è stata solo la soluzione della nave-quarantena voluta dal governo Musumeci».Il Ministero dell'Interno ha respinto le accuse. «Le procedure adottate per i migranti sbarcati dalla nave Sea Watch e accolti per la quarantena obbligatoria a bordo del traghetto Moby Zaza, ancorato nella rada di Porto Empedocle, garantiscono la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese», hanno riportato fonti del Viminale. Intanto, intorno alle coste siciliane, si aggirano altre navi delle Ong, tra cui l'Ocean viking, l'Alan Kurdi e la Mare Jonio. In tutto questo, il Sindacato autonomo di polizia ha evidenziato alcune criticità nel processo di accoglienza migratoria in Sicilia in una lettera al Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen. Nella missiva si sottolinea un aumento del numero di migranti sbarcati rispetto all'anno scorso e si fa presente che gli arrivati vengano posti in quarantena soltanto dopo le procedure di fotosegnalamento, mettendo così a rischio la salute degli agenti. Problemi sono tra l'altro evidenziati anche in riferimento alle strutture di accoglienza. In questo quadro, non è certo passata inosservata la gaffe del viceministro alle Infrastrutture, il grillino Giancarlo Cancelleri, che, parlando lunedì a Porto Empedocle, ha platealmente scambiato la Moby Zazà per una nave da crociera. «Ho visto che c'è una nave ormeggiata: questo significa che arriveranno turisti e che ci sono prospettive», aveva dichiarato. L'affermazione ha attirato al sottosegretario non poche critiche. Ad andare all'attacco è stato per esempio la senatrice di Forza Italia, Anna Maria Bernini, che ha affermato: «Il viceministro Cancelleri pensava che la Moby Zazà trasportasse turisti ad Agrigento, e invece era una nave-quarantena per i migranti. Oggi sappiamo che in ventotto sono positivi al Covid, e questo purtroppo conferma la preoccupazione che abbiamo espresso fin dall'inizio dell'epidemia». Dura si è mostrata anche Giorgia Meloni. «Giancarlo Cancelleri, vice ministro grillino alle Infrastrutture, si vanta dei risultati del governo in ambito turistico, scambiando una nave adibita per la quarantena dei migranti in mare per una nave da crociera. Così, tanto per capire in che mani siamo», ha twittato la leader di Fratelli d'Italia.La questione della Moby Zazà rischia di deflagrare potentemente in seno al governo giallorosso. Non dimentichiamo che l'esecutivo ha mostrato profonde spaccature interne sulla modifica dei decreti sicurezza: se sul tema il M5s tende a una posizione attendista, il resto della maggioranza preme per accelerare i tempi. Il dossier Moby Zazà può irrigidire ulteriormente i grillini e, in secondo luogo, sta offrendo all'opposizione un nuovo motivo di coesione, dopo la manifestazione del 2 giugno e la critica compatta agli Stati generali. Certo: è ancora troppo presto per parlare di unitarietà effettiva. Ma per Giuseppe Conte, che nelle scorse settimane ha cercato ripetutamente di dividere il centrodestra, questa ritrovata intesa non è esattamente una buona notizia.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/dal-taxi-del-mare-un-nuovo-focolaio-sea-watch-porta-in-sicilia-28-infetti-2646256537.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="altri-due-positivi-nel-palazzone-multietnico" data-post-id="2646256537" data-published-at="1593032184" data-use-pagination="False"> Altri due positivi nel palazzone multietnico Nel ghetto verticale dell'Hotel House di Porto Recanati il virus continua a girare indisturbato. Il palazzone multietnico (ci dormono in oltre 2.000 di 30 etnie diverse, in parte clandestini) che è anche una centrale di spaccio e di prostituzione, un porto delle nebbie dell'immigrazione illegale, rischia di trasformarsi in nuovo focolaio. Dai primi casi di Covid scoperti una quindicina di giorni fa l'Hotel House è circondato da un cordone sanitario. In quattro containers sono ospitati i laboratori che prelevano e processano i tamponi che dovranno esser fatti a tutti i residenti del «ghetto verticale» e a chiunque entra o esce. Sono stati disposti 1.500 controlli, finora se ne sono fatti poco più di 200. Per questo ci sono cinque portieri volontari che hanno costituito anche delle squadre multietniche per farsi capire. Ieri sono stati scoperti altri due contagiati su 213 tamponi fatti che fa salire il numero degli infetti abitanti all'Hotel House a 12. Se si seguissero i criteri statistici dell'Istituto di Sanità si dovrebbe dire che il 50% dei nuovi casi nelle Marche è concentrato lì. Altri due casi sono stati scoperti uno nel pesarese e uno sempre in provincia di Macerata su 611 tamponi eseguiti. L'infettività all'Hotel House è tre volte superiore che nel resto della Regione dove ormai l'epidemia sembra in fase di attenuazione. Gli ultimi dati del Gores (il centro di prevenzione regionale) segnalano solo 11 ricoverati (due in terapia post intensiva), 5.314 guariti e fortunatamente nessun nuovo decesso. Tuttavia un'anomalia c'è: in quarantena ci sono ancora 748 persone di queste 193 sono residenti all'Hotel House. Dove il mancato rispetto dell'isolamento è l'elemento di maggiore preoccupazione. Nonostante la vigilanza dei portieri e il pattugliamento continuo di carabinieri e Polizia le «porte girevoli» sono sempre in funzione. Si entra e si esce a piacimento, ma soprattutto non si riesce a sapere sempre chi entra e chi esce. Luca Davide, bergamasco cinquantenne, uno dei portieri, due giorni fa ha chiamato d'urgenza i carabinieri per fermare la fuga di un «isolato». Come spiegava a Cronache Maceratesi: «Nonostante mandiamo le persone a fare il tampone, raccomandiamo l'uso delle mascherine, c'è chi deve stare in isolamento ed esce tranquillamente». E molti entrano senza essere visti. Se quello è un rifugio dei clandestini è difficile pretendere che lascino i documenti. Questa situazione di tensione ha indotto tre giorni fa Prefettura e Questura di Macerata a fare un vertice con servizi sanitari, forze dell'ordine e il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo. Si vuole evitare di dover riaprire «l'astronave» gemella di quella di Milano Fiera, il mega reparto anti Covid tirato su in un mese da Guido Bertolaso a Civitanova Marche, affidato ai Cavalieri di Malta e voluto, tra mille polemiche, dal governatore delle Marche, Luca Ceriscioli che il Pd ha deciso di non ricandidare alle prossime regionali. Ora «l'astronave» è vuota, ma in caso di esplosione di focolaio al «ghetto verticale» è l'unica via di fuga.