2020-04-12
Dal redivivo Giovannini alla consigliera di Conte. Gli imbucati al comitato
Nella task force Fase 2 siede il sempre pronto ex di Istat e governo Letta. E poi la quasi ministra dell'Istruzione «trombata» e l'avvocato di Urbano Cairo.Mentre c'è ancora chi aspetta i 600 euro dall'Inps o la cassa integrazione, nell'ultimo mese in Italia si sono moltiplicate le poltrone, tra comitati, gruppi di presunti esperti o meglio ancora task force di saggi. Dopo aver visto la nascita di un comitato tecnico scientifico a febbraio formato da 8 persone (in teoria ne esiste già uno permanente al ministero della Salute), dopo la nomina di un commissario straordinario per l'emergenza (Domenico Arcuri), dopo la nascita di una task force di 74 esperti per trovare un'applicazione per tracciare i malati, è spuntato un altro comitato (task force fase 2). Questa volta è composto da 19 individui, alcuni dei quali già presenti in altri comitati, cioè lo stesso Arcuri e Angelo Borrelli, a capo della Protezione Civile. In sostanza in questo momento in Italia ci sono, oltre alle istituzioni, altri 100 nuovi nominati che si occupano dell'emergenza e del post. Non è chiaro quale lavoro svolgano (si moltiplicano gli appelli alla trasparenza) se non quello di complicare ancora di più la ragnatela di competenze e responsabilità. A parte Vittorio Colao, Giovanni Gorno Tempini, Enrico Giovannini e Riccardo Cristadoro - scelti con il placet di Sergio Mattarella e rappresentanti del deep state italiano - il resto del gruppo è a sconosciuto al grande pubblico. Risponde come sempre a logiche di correnti, tra avvocati di imprenditori noti (Urbano Cairo), professori vicini all'ex segretario dem Matteo Renzi e fedelissime del presidente del Consiglio che rischiano di restare senza occupazione. Nel gruppo non poteva mancare Giovannini, economista, membro dell'Aspen Institute, professore all'Università Tor Vergata (storico feudo Dc) e alla Luiss di Confindustria, ex presidente Istat, ex ministro del Lavoro del governo Letta nel 2013, ma soprattutto il profilo perfetto per il lungo elenco di task force in Italia. Come Mr Wolf nel film Pulp Fiction, quando c'è un problema arriva Giovannini. Accadde nel 2011 quando il governo Berlusconi lo chiamò per presiedere «il gruppo di lavoro economia non osservata e flussi finanziari». La storia di ripete nel 2013, quando a chiamarlo è questa volta l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: fa parte del «pool di saggi» che dovranno confezionare le riforme per superare la crisi economica. Silurato dal governo Renzi, Giovannini era ricomparso a inizio febbraio, perché inserito da Conte nell'ennesimo comitato di esperti dal nome «Benessere Italia», una cabina di regia dai contorni indefiniti per migliorare la qualità della vita degli italiani. Di Benessere Italia si sono già perse le tracce. Per questo motivo nella task force per la fase 2 compare anche Filomena Maggino, punta di diamante della casta a 5 stelle, fedelissima di Conte già nominata consigliere con 30.000 euro di stipendio con l'obiettivo di dare indicazioni sulla sostenibilità e il benessere. In realtà Maggino, professoressa di Statistica sociale alla Sapienza, sarebbe dovuta diventare ministro dell'Istruzione. Poi finì stritolata dalle faide interne al partito di Beppe Grillo. Così si è ritagliata un posto a Palazzo Chigi. Ma dal momento che anche tra i grillini iniziavano a montare dubbi su quale fosse il suo ruolo, alle fine del 2019 si è pensato appunto di affidarle questa cabina di regia sulla salute degli italiani. Tra i 19 c'è anche un'altra fedelissima del presidente del Consiglio. È Mariana Mazzucato, da un mese consigliere economico di Conte, docente alla University College London, teorica dello Stato imprenditore e di un rilancio della vecchia Iri in Italia.Se Gorno Tempini e Cristadoro rappresentano il primo Cassa depositi e prestiti e il secondo Banca D'Italia, è tutta da decifrare la nomina di Stefano Simontacchi, 46 anni, uomo di fiducia di Urbano Cairo, patron di Rcs e La7, avvocato e presidente della Fondazione Buzzi. Stiamo parlando di uno dei legali più importanti in Italia, alla guida dello studio Bonelli Erede Pappalardo che ha chiuso il 2019 con 166 milioni di euro di fatturato. Simontacchi è anche nel consiglio di amministrazione di Rcs e sta seguendo Cairo dal punto di vista legale in una delle partite più delicate per l'establishment italiano. Cioè quella che vede il fondo di investimento Blackstone contro l'imprenditore milanese con una richiesta di risarcimento danni da 300 milioni di euro. C'è spazio anche per Enrico Moretti, professore di economia a Berkeley in California, autore nel 2013 del libro The new geography of jobs, bibbia negli Usa e al tempo sponsorizzato anche dall'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Moretti è un professore molto stimato, non ha una collocazione politica definita, ma è sempre stato Renzi a portarlo su un palmo di mano. Tanto che nel 2017 durante un viaggio in California, l'ex premier ricordò di averlo a lungo incontrato insieme con Marco Carrai. Nel nuovo comitato c'è anche Giuseppe Falco, managing partner in Italia di Boston Consulting Group, società di consulenza e di pubbliche relazioni.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)