Si torna a scuola e per la colazione del mattino o la merenda conviene sfruttare, per fare felici i nostri ragazzi, i sapori che quest'ultimo scampolo di estate ci regala. I fichi sono i protagonisti della tavola di settembre e hanno anche un positivo, forte, valore simbolico.
Si torna a scuola e per la colazione del mattino o la merenda conviene sfruttare, per fare felici i nostri ragazzi, i sapori che quest'ultimo scampolo di estate ci regala. I fichi sono i protagonisti della tavola di settembre e hanno anche un positivo, forte, valore simbolico. L'albero di fico veniva piantato accanto alle case dei contadini perché desse dolcezza, il mosto di fichi era il sostituto dello zucchero e del miele, il mitico "lonzino di fichi" aromatizzato con foglie d'alloro era il dolce preferito dei bambini di una volta e quante volte avete sentito dire: sono il meglio fico del bigonzo? Beh il bigonzo era quell'attrezzo fatto a mo' di conchiglia dove si mettevano i fichi a seccare per aver scorta d'energie e di dolcezza per l'inverno. Il fico è simbolo di fecondità, di prosperità e protegge dagli spiriti maligni. Proprio quello che ci vuole! Così abbiamo pensato di proporre questa torta soffice, buonissima e facilissima da fare. Ingredienti - 8 fichi ben maturi e di generose dimensioni, 4 uova, 120 grammi di zucchero di canna, 250 grammi di mascarpone, 200 grammi di farina tipo 1, una bustina di lievito per dolci, una presa di sale, zucchero a velo q.b. Queste quantità sono per una tortiera a cerniera di 20 centimetri di diametro. Procedimento - Come prima cosa sbucciate i fichi e fatene 4 a fettine e quattro a pezzetti. Ora nella planetaria montate lo zucchero con le uova fino a renderle spumose, aggiungete la farina, il mascarpone il lievito, la presa di sale. Continuate a montare. Se volete potete farlo anche a mano in una ciotola capiente e una frusta mettendoci un po' di energia nel montare perché più aria incorpora l'impasto e meglio è. Ora aggiungete i fichi a pezzetti.Foderate la tortiera con carta forno e sistemateci l'impasto, guarnitelo con le fettine di fico in superficie e infornate in forno statico a 180 gradi per circa 55minuti. Sfornate lasciate intiepidire e poi spolverizzate con lo zucchero a velo e servite. Come fa divertire i bambini - Date a loro il compito di guarnire la torta con le fettine di fico e poi fate fare a loro la nevicata di zucchero a velo! Abbinamento - Va benissimo un Picolit friulano che è in perfetto matrimonio con questa torta, potete mettere anche un Recioto di Soave, un Torcolato di Breganze, un'Albana passita di Romagna.
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».






